ROSA D'ATENE (Weisse Rosen aus Athen)
(di Larici / M.Hadjidakis)

  • Anno: 1964
  • Altri titoli: (gre):San sfirixis tris fores; (fra):Roses blanches de Corfou; (eng):The white rose of Athens;
  • Interpreti: Nana Mouskouri

  • HitParade: -
  • Chart annuale: -

  • Altri interpreti:
  • Nata a Creta nel 1934, Nana (Joanna) Mouskouri diventa popolare in patria nel 1959, dopo aver vinto, al primo Festival della Canzone Greca, il primo e il secondo posto.
    Nel 1961 viene invitata a Berlino, dove ritira un premio al FilmFest per la sua partecipazione, come commentatrice e come cantante di ben cinque motivi, al documentario tedesco intitolato Grecia, terra dei sogni. Uno dei cinque brani è Weisse Rosen aus Athen, che vende in Germania ben un milione di copie.

    Da qui parte il successo internazionale di Nana, dal 1993 anche ambasciatrice UNICEF, tuttora riverita da milioni di fans sparsi in Europa e oltre, con più di mille motivi incisi in quattordici lingue diverse, tra cui l'ebraico, l'olandese e il giapponese. Insomma, una specie di Caterina Valente dell'Egeo.
    In Italia Nana ha avuto una breve parentesi di popolarità negli anni sessanta, in occasione di alcune apparizioni televisive, destinate al lancio della versione italiana dei suoi 45 giri.
    Il primo disco pubblicato in Italia è appunto Rosa d'Atene (Fontana TF 261370), che curiosamente porta il titolo principale come facciata B, mentre sulla facciata A si trova La notte non lo sa, versione italiana di Á force de prier, di Testa-Bernard, presentata all'Eurovision Song Contest 1963 sotto i colori della bandiera lussemburghese.
    Nana avrà l'opportunità di presentarlo a uno spettacolo di grande prestigio, che si svolse a Milano con il patrocinio dell'ONU in favore dei rifugiati politici. Insieme a lei, alla serata parteciparono vedettes di tutto il mondo quali Mahalia Jackson, Maurice Chévalier, Bing Crosby.
    Come usava all'epoca, sul retro-copertina del 45 giri sono stampate delle brevi note di presentazione dell'artista, che in questa occasione sono direttamente firmate da lei: «Vi presento, non senza emozione, il mio primo disco cantato in Italiano. Da tempo desideravo questo incontro con un pubblico a me tanto vicino: non per nulla la Grecia, la mia patria, e l'Italia si specchiano nello stesso mare e vivono della stessa luce. Ho scelto queste due canzoni, che il pubblico di altri Paesi ha accolto con tanto favore, perché il nostro incontro fosse caratterizzato dalla simpatia più aperta e cordiale. Per questo ho voluto interpretare questi melodiosi motivi nel linguaggio più melodioso del mondo: il Vostro...»

    In realtà Rosa d'Atene che, per motivi di metrica, in translation ha perso il suo colore bianco, prima che in Italiano era stato tradotto in altre lingue. Manos Hadjidakis, che ha scritto parole e musica del brano adattandolo da una canzone popolare greca, è stato il pigmalione di Nana e sarà per tutta la sua carriera il compositore preferito.
    Si tratta di un garbato sirtaki arrangiato con le sonorità tipiche della musica greca. Ovviamente il brano non manca di dare risalto alla voce chiara e intonata dell'artista, che su tutte le foto viene ripresa con un paio di occhiali dalla montatura da professoressa di matematica, che rimarranno per lei una specie di marchio di fabbrica.

    A questo primo 45 giri in italiano faranno seguito alcuni altri, ma mentre la popolarità dell'artista da noi si estinguerà con il sopraggiungere dell'ondata beat, all'estero dura ancora oggi: in Francia, Spagna, Germania e Olanda le sue raccolte di canzoni, che spaziano dal folklore greco alla musica sacra, dalla canzone francese d'autore alla bossa nova, fino agli standards di Gershwin e Porter interpretati con insospettabile senso dello swing, continuano a riempire gli scaffali dei negozi di dischi.

    (Orlando R.)