SHE LOVES YOU
(di John Lennon - Paul McCartney)

  • Anno: 1963
  • Altri titoli: Lei ti ama (trad. di Cassia-Salinelli) - Si 'e llave tu
  • Interpreti: The Beatles

  • HitParade: #2, Maggio 1964
  • Chart annuale: Top 30

  • Altri interpreti: Fausto Leali - Shampoo
  • "She loves you… yeh!, yeh!, yeh! o, come preferite, all'americana yeah, yeah, yeah! O, all'italiana, ye!, ye!, ye! Od in mille altre lingue del mondo, tanta è stata la forza di questa introduzione da farla diventare, letteralmente, uno dei primi fenomeni di "globalizzazione" quando la globalizzazione ancora era da concepire. Se qualche maligno osò asserire che all'uscita di "Love Me Do", il primo singolo dei Beatles, il manager Brian Epstain ne indusse artificiosamente l'esordio nelle chart britanniche, acquistandone personalmente migliaia di copie per il proprio negozio di dischi NEMS di Liverpool, fu prontamente tacitato dal successo di "Please, Please Me" ma, soprattutto, dall'esplosione di "She Loves You" che fu la prima a raggiungere il milione di copie vendute nel breve volgere di qualche settimana nella sola Inghilterra. Fu un successo soprattutto presso il pubblico femminile, che andava in delirio nel vedere, alla TV, quattro stravaganti ragazzi agitare quelle che i padri dell'epoca, i benpensanti ed i bacchettoni, definivano "incolte zazzere".

    I Beatles cominciavano non ad andare alla moda, ma a "fare" la moda: taglio dei capelli, abbigliamento, i famosi stivaletti, diventeranno il riferimento di una generazione. "She Loves You" è orecchiabile e colpisce, come "Please, Please Me", al primo istante. Bellissimo l'accordo vocale di chiusura, alla maniera di Glenn Miller, posto come ciliegina sulla torta dalla sapienza armonica del produttore George Martin, una sesta maggiore con la voce di George Harrison a fare la sesta armonica, Paul ad intonare la quinta e John la terza.

    Naturalmente non si contano le cover del brano: da quella dell'epoca di Fausto Leali, a quella, negli anni '80 di tali Shampoo che riportarono in classifica il brano.

    Leonardo Viani