Anno: 1977
Altri titoli: -
Interpreti: Bee Gees
HitParade: #1, Aprile 1978
Chart annuale: Top 10
Altri interpreti: N-Trance (#2, Novembre 1995, Top 20)
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Due anni prima di questo brano la disco era un fenomeno circoscritto alle comunità nere,
omosessuali e ispaniche degli USA. Un anno dopo era un fenomeno mondiale. Come era successo
per il rock'n'roll, perchè una musica di estrazione nera si diffondesse in tutto il mondo
se ne dovettero appropriare i bianchi. Lì era stato Elvis Presley, qui i Bee Gees.
Nel '76, il produttore Robert Stigwood aveva rivitalizzato i tre fratelli dell'Isola di
Mann convertendoli alla disco (l'album era "Children of the world" e l'hit "You should be
dancin'"), l'anno dopo, dovendo produrre un film sull'argomento, era naturale che tornasse
a rivolgersi ai Bee Gees. Il film ("La febbre del sabato sera") e la sua colonna sonora
furono un successo planetario.
Questo è il brano portante. Un brano maledettamente ben costruito, con un riff
indimenticabile, assolutamente irresistibile in discoteca. Impossibile ascoltarlo senza
riavere davanti agli occhi le immagini di John Travolta in giacca bianca, camicia nera e
il ditino alzato. Lo specchio di un'epoca e il simbolo di un intero genere musicale. La
canzone diede poi lo spunto ad un sequel della Febbre del sabato sera ("Staying alive",
appunto), ma senza lo stesso successo.
Il brano fu ripreso negli anni '90 dagli N-Trance che lo riportarono in classifica,
nell'autunno del 1995, per la precisione.
(Lucio Mazzi)
dalla sua Enciclopedia della Musica Dance.
 
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