Anno: 1961
Altri titoli: -
Interpreti: Acker Bilk
HitParade: -
Chart annuale: -
Altri interpreti: Andy Williams -
The Drifters - Ruby & The Romantics - Duane Eddy
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Un successo di dimensioni pantagrueliche per il clarinettista inglese Acker Bilk
(o meglio Mr. Acker Bilk), numero 1 nella hit parade americana e numero 2 in quella
inglese (dove per più di un anno rimase in classifica, e non c'era verso di farlo
uscire dai Top 30), oltre ad ulteriori entrate nelle zone alte delle hit lists in
altri paesi del mondo.
Il brano era stato composto dal medesimo strumentista per una trasmissione televisiva
per ragazzi ed il suo titolo primigenio era "Jenny": sebbene Acker si fosse arrotato
i denti e fatto i soldi suonando il Dixieland insieme con la sua Paramount Jazz Band,
non disdegnava di interpretare pezzi easy listening lussuosamente orchestrati. Proprio
questo "Stranger on the Shore" fu il suo maggior esito e, contemporaneamente, il
disco più venduto in assoluto tra il 1961 e il 1962, almeno in Gran Bretagna.
L'arrangiamento è rilassante: su un tappeto sonoro di archi (la Leon Young String
Chorale), Acker esegue il motivo, assai orecchiabile, con il clarinetto suonato alla
francese (molto vibrato, alla maniera del sax soprano di Sidney Bechet): si vocifera
che questo suono particolare fosse dovuto al fatto che lo strumentista aveva perso
due incisivi da ragazzino in una rissa tra compagni di scuola, e quando suonava, si
toglieva i denti finti...
L'atmosfera ricorda una pigra giornata estiva sulla spiaggia con una bibita fresca a
portata di mano. Certo, la composizione è molto lontana dai gusti odierni; oggi la
definiamo musica da ascensore o da studio dentistico, per rimanere in tema.... Comunque
il titolo è ancora ripescato in continuazione, vuoi nelle colonne sonore cinematografiche,
vuoi nei jingles pubblicitari, vuoi nelle compilation retrò. Nello stesso stile e con
la stessa orchestra, il musicista incise altri brani, di cui voglio ricordare almeno
"A taste of honey", dal film omonimo.
Nel 1962, in America, "Stranger on the Shore" fu riproposta, in versione vocale, da
Andy Williams, dai Drifters e da Ruby & The Romantics; qualche anno dopo, anche da un
Duane Eddy in fase, ahimè, calante in una scialba ed informe versione kitsch,
probabilmente imposta dalla Casa discografica RCA.
(Giovanni Villata)
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