Anno: 1958
Altri titoli: -
Interpreti: Freddie Cannon
HitParade: -
Chart annuale: -
Altri interpreti: Tommy Steele
|
Tra il 1959 e il 1966, Freddy "Boom Boom" Cannon, al secolo Federico Picariello, nato a
Lynn, Massacchussetts nel 1940, collezionò 21 entrate nella classifica pop di Billboard,
portando una ventata di autentico dinamismo in un periodo caratterizzato, spesso e
volentieri, da un addolcimento delle atmosfere rozze del rock dei primi anni '50 a favore
di suoni più dolci e gentili, meglio tollerati dalle famiglie WASP dei kids americani.
Il suo primo caricatissimo hit fu Tallahassee Lassie; parte dei versi originali erano
stati scritti per gioco dalla mamma di Freddy, la signora Picariello, parte della
musica da Freddy stesso, che, come molti giovani dell'epoca, faceva parte di un
piccolo gruppo amatoriale. Per puro caso, Frank Slay e Bob Crewe, arrangiatori e
produttori, ascoltarono il complessino proprio mentre eseguiva il pezzo, chiamato
ancora "Rock and roll baby"; evidentemente gradirono l'ascolto, poichè portarono il
cantante a Boston, dove, in uno studio mal organizzato e peggio attrezzato, incisero
la canzone. Fu aggiunto qualche verso e soprattutto il potente inciso con il tamburo
muto della batteria (boom boom boom, da cui il soprannome del cantante), ripetuto poi
due volte nel corso della registrazione.
Il disco, artisticamente, valeva veramente poco: nessun DJ voleva farlo ascoltare.
Esiste però il santo dei disperati, nella fattispecie Dick Clark che fece suonare il
disco a nastro e invitò Federico nel programma American Bandstand: i ragazzi del
pubblico letteralmente impazzirono per il giovane vocalista che non sapeva cantare,
non sapeva muoversi ma aveva una carica esplosiva dentro sè stesso. Il disco arrivò
fino al numero 5 della hit parade.
Effettivamente il disco è di una rozzezza inimitabile: chitarraccia strozzata nelle
note alte, batteria suonata da un battilastra, cori da barber shop, pianoforte
maltrattato da Frank Slay, Freddy Cannon che, ripeto, non è in grado di emettere
con sufficienza bene una singola nota. Un coacervo di brutture che, unite insieme,
creano un brano formidabile per ritmo, grinta e convinzione, rimasto negli annali
del rock and roll. Immortali i versi "She dances to the bob / she dances to the
stroll / she dances to the walk / uuh she can rock 'n roll": una vera delizia.
Non ci è dato sapere chi sia questa Lassie di Talahassie. I versi sono talmente
stralunati che non si capisce bene se sia una ragazza, una automobile o una
fanciulla assai ben carrozzata; del resto, non ha alcuna importanza: quel che conta
è il beat pazzesco del prodotto, che conta ben pochi rivali.
La cover inglese, sicuramente più professionale, è di Tommy Steele, altro personaggio
che sembra nato apposta per la composizione.
Oggi Freddy Cannon è ben lungi dal ritiro, ma continua ad esibirsi per un pubblico
di nostalgici in giro per il mondo: state sicuri (ed io l'ho visto personalmente)
che lo spettacolo, nei suoi concerti non manca mai.
(Giovanni Villata)
|