Anno: 1959
Altri titoli: -
Interpreti: The Champs
HitParade: #8, Maggio 1960
Chart annuale: Top 100
Altri interpreti: -
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Dopo lo smash hit "Tequila", il gruppo The Champs andò in crisi; Chuck Rio ed un suo
compagno lasciarono l'outfit nove mesi dopo la prima sessione, non solo per tentare
una carriera solista, ma anche per la bassa professionalità del gruppo che, nelle
esecuzioni dal vivo in tour, aveva combinato un disastro; altri musicisti entravano
ed uscivano in continuazione (Glen Campbell, Dash Crofts, Jimmy Seals); insomma una
situazione non ottimale. Questo non impedì al complesso di avere un successo mondiale
tra il 1958 e il 1960 con alcuni dischi di grande impatto, quali, ad esempio, El Rancho
Rock (Alla en el rancho grande), Sky High (Cielito Lindo), Midnighter, Chariot Rock
(Swing low sweet chariot), Subway, Lollipop, e, soprattutto un gradito ritorno alle
atmosfere ebbre di Tequila con il brano Too Much Tequila (N° 30 nella Hit Parade USA nel
1960).
Certamente, in questo pezzo, la grinta del loro primo 45 giri è del tutto assente: su
un ritmo di "mexican bolero" (che in Italia preferiamo chiamare beguine ed a Cuba
chiamano "Habanera"), il sax tenore (che non è più quello di Chuck) ha perso tutta la
forza e le chitarre sono strettamente acustiche; per fortuna, ci sono ancore le voci
degli ubriaconi ed una linea melodica ondeggiante e piacevole. Il sound, comunque,
ricorda Billy Vaughn, piuttosto che i vecchi Champs, e questo non fu apprezzato dai
loro fan.
La canzone ebbe più successo in Italia che nel paese d'origine: i juke box e la radio
allagavano il paese con ondate continue di "Troppa tequila"; addirittura fu scritto un
testo in italiano, eseguita da un gruppo vocale (a memoria, al momento senza verifica,
il Quartetto 2 più 2 di Nora e Paola Orlandi); tutti conoscevano questo disco dei Champs
e lo si ascoltava dappertutto.
Una curiosità: un gruppo torinese, allora operante localmente sulla piazza ed abbastanza
noto nel periodo, I Chierichetti, fondato dal pianista Giuseppe Molino e dal vocalista
Johnny, fu costretto a ripetere per ben 17 volte a furor di popolo Too Much Tequila,
durante il veglione di Capodanno 1966/1967 (quindi 6 anni dopo l'uscita della canzone),
tenutosi nel celeberrimo e storico Ristorante del Cambio: il povero cantante fu costretto
ad inventarsi le parole della canzone sul momento poichè al pubblico urlante non era
sufficiente la versione solo suonata!
(Giovanni Villata)
 
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