TORNA A SURRIENTO
(di E.De Curtis / G.De Curtis)

  • Anno: 1904
  • Altri titoli: Surrender
  • Interpreti: Enrico Caruso

  • HitParade: -
  • Chart annuale: -

  • Altri interpreti: Elvis Presley (#2, maggio 1961 - Top 20, 1961) - Aldo Piacenti - Beniamino Gigli - Roberto Murolo - Miranda Martino - Milva - Claudio Villa - Tito Schipa - Mario Lanza - Giacomo Rondinella - Tullio Pane - Luciano Pavarotti & Meatloaf - Frank Sinatra - Dean Martin - Connie Francis - The Flippers
  • La canzone è composta nel 1902 da Ernesto (musica) e Giambattista (versi) De Curtis, pronipoti di Saverio Mercadante. In quell’anno i due fratelli si trovano a Sorrento, dove Giambattista, poeta e scultore, sta eseguendo dei lavori nel Grand Hotel Imperial di proprietà di Guglielmo Tramontano, sindaco della città. Il caso volle che proprio in quell’albergo fosse ospite Giuseppe Zanardelli, Presidente del Consiglio, dal quale Tramontano sperava di ottenere per la città un ufficio postale di prima classe.
    Alla vigilia della partenza dell’illustre ospite, i due fratelli De Curtis compongono estemporaneamente una canzone da dedicare all’ospite, che alla sua partenza da Sorrento viene salutato dai famosissimi versi “Vide o mare quant’è bello, spira tantu sentimento…”. Il primo esempio di canzone-cartolina, uno dei tanti veicoli pubblicitari di cui l'Italia si è poi servita, soprattutto negli anni 50, per decantare le sue bellezze turistiche.

    Due anni dopo l’editore napoletano Bideri apporta qualche modifica nel testo e pubblica la canzone presentandola alla Piedigrotta 1904. Negli anni, Torna a Surriento diventerà un successo internazionale e uno dei più popolari "classici" della canzone napoletana.
    Nel 2002 il centenario della canzone è stato ricordato con una serie di manifestazioni e con un annullo speciale delle poste.
    A proposito di poste, il modernissimo ufficio promesso da Zanardelli fu approntato due anni dopo la sua visita, nel 1904, ed esiste tuttora, come esiste ancora l'Hotel Imperial Tramontano, che ingloba nella sua costruzione la casa natale di Torquato Tasso, e dalla cui sala ristorante si può ammirare lo stesso panorama mozzafiato che diede lo spunto per la canzone.

    Torna a Surriento è stata interpretata da una infinità di interpreti: da Enrico Caruso a Claudio Villa da Sergio Bruni a Roberto Murolo. All’inizio degli anni Sessanta anche Elvis Presley, non nuovo a riletture napoletane, la propose col titolo Surrender. Dello stesso periodo una rilettura in chiave latina, a tempo di cha-cha-cha, fatta dai nostri Flippers, un gruppo di jazzisti in cui hanno militato, tra gli altri, Massimo Catalano, Franco Bracardi, Fabrizio Zampa, Romolo Forlai e Stefano Torossi.

    (Franco Gàbici)