Anno: 1979
Altri titoli: -
Interpreti: The Bee Gees
HitParade: #1, febbraio 1979
Chart annuale: Top10
Altri interpreti: -
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Dopo avere accompagnato a suon di milioni di copie vendute le gesta di Tony Manero/John
Travolta nel film "La febbre del Sabato sera", i Bee Gees decidono di battere il ferro
finché é caldo e nei primi mesi del 1978 si precipitano in studio per registrare un
album che possa ripetere il clamoroso exploit di una colonna sonora destinata ad
entrare nel mito. Il risultato é "Spirits having flown", una trita mega-produzione
che frutterà almeno tre singoli da alta classifica, il più ambizioso dei quali é
sicuramente "Tragedy".
Perché con "Tragedy" i fratelli Barry, Robin e Maurice Gibb vogliono
a tutti i costi dimostrare di sapere andare oltre l'easy listening ed i ritmi ballabili,
che peraltro sanno gestire benissimo, ma, purtroppo per loro e per noi, il mondo fuori
dalla discoteca é pieno di insidie, specie quando si va in cerca di radici rock mai
possedute o, peggio, ci si mette in testa di imitare gli idoli della black music solo
perché li si è visti in TV. E così il trio si ritrova a slittare sui terreni più
più scivolosi del pop, dove il rischio di precipitare nel kitsch sfiorando il ridicolo
é praticamente una certezza. Chitarre elettriche e fiati entrano prepotentemente in
scena come in un'opera rock mal riuscita, mentre le atmosfere vocali sono ormai
monopolizzate dal falsetto sempre più accentuato, e a tratti irritante, di Barry.
Nonostante il successo, "Tragedy" segna per il gruppo l'inizio di un'involuzione
artistica che presto farà sentire i suoi effetti negativi anche sul piano commerciale.
Recita il ritornello: "Quando il mattino piange e tu non sai perché, è difficile
da sopportare". Sarà, ma è francamente difficile credere a tutte quelle lacrime. Anche
perché i tre, all'epoca, avrebbero potuto tranquillamente consolarsi dando un'occhiata
al saldo del loro conto in banca.
(Luca)
 
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