LE TRE VERITA'
(di Mogol / L.Battisti)

  • Anno: 1971
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Lucio Battisti

  • HitParade: #12
  • Chart annuale: #58

  • Altri interpreti: -
  • Ecco una simpatica canzone, probabilmente tra le meno conosciute della produzione della Premiata Ditta Mogol-Battisti, dove l'amore di semplicità del Nostro si esprime in una forma francamente strana a prima vista. Ma non preoccuparti, cercherò di sviscerarne i segreti...

    La canzone, come si può forse intuire dal titolo, parla del classico triangolo amoroso. Una prima peculiarità consiste nel fatto che Battisti canta la stessa melodia in tre ottave diverse: la prima volta (lei) in falsetto all'ottava superiore, la seconda volta (l'altro) all'ottava inferiore, mentre la terza (lui) normalmente - si fa per dire, vista la tessitura della voce del nostro che è molto alta. Il primo esempio che mi viene in mente di questi cambi di ottava è "Father and son" di Cat Stevens, ma vorrei anche ricordare "Bandiera Gialla" (The Pied Piper), dove il buon Gianni Pettenati rendeva già nel 1966 questa idea. Devo però confessare che non conosco nessun altro esempio di brani cantati su tre ottave distinte.

    La ben nota frugalità battistiana, oltre che nell'utilizzare per la canzone un solo giro di accordi ancorché complicato, si nota anche nella melodia. Nel brano Battisti tende infatti a rimanere sulla stessa nota per molte sillabe. Esercizio: prova a collassare tutte le note uguali in una... vedrai come la canzone si accorcia!

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