Anno: 1953
Altri titoli: -
Interpreti: Carla Boni
HitParade: -
Chart annuale: Top 20
Altri interpreti: Flo Sandon's
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Il Festival di Sanremo 1953 si presenta con una novità: le canzoni sono eseguite da due
interpreti, e anche le orchestre da quest'anno sono due (Angelini, che rappresenta la
tradizione melodica, e Trovajoli, che privilegia sonorità più moderne). Non è dato sapere
chi abbia introdotto nel regolamento la doppia esecuzione, ma è facile immaginare che le
pressioni commerciali abbiano cominciato a farsi sentire anche in questo campo, visto
l'enorme seguito (anche internazionale) che in soli due anni il Festival ha saputo produrre.
Il 1953 segna anche la fine dell'egemonia di Nilla Pizzi, la cui vittoria sembrava scontata
anche quest'anno con "Campanaro", ma che invece arriva solo seconda. La stampa adombra una
combine dietro questa sconfitta: "Viale d'autunno" era destinata in un primo momento a Nilla,
ma il suo legame sentimentale con il maestro Angelini sta per finire: sembra che, a seguito
di un litigio, Angelini abbia tolto la canzone alla sua ex-favorita, facilitando così la
vittoria di un'altra concorrente.
"Viale d'autunno" è in fondo uno dei pochi brani salvabili tra i piagnistei e il vecchiume
di quest'annata: è una dignitosa beguine con una bella melodia composta dal maestro D'Anzi,
che per l'occasione crea anche le parole (a dire il vero con mediocri risultati) oltre che
la musica. Ad interpretarla due voci emergenti: Carla Boni, che, accompagnata dal maestro
Angelini, ne darà un'interpretazione moderna, di gusto americaneggiante; e Flo Sandon's che,
pur accompagnata dal jazzista Trovajoli, propende paradossalmente per un'esecuzione più
melodica.
Le vendite, malgrado non certificate dalla Hit Parade che allora non era ancora stata
inventata, daranno ragione a Carla Boni e nella memoria collettiva il brano verrà associato
a quest'ultima.
(Orlando R.)
 
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