Anno: 1976 (Edizione Musicale Piccola Vela)
Altri titoli: -
Interpreti: Gloriana
HitParade: -
Chart annuale: -
Altri interpreti: Tony Bruni -
Valentina Stella - Guido Rossi - Pamela Paris
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"Na vranca 'e rena" è senza dubbio il pezzo che consegna, nel 1976, a Gloriana lo status
di star della canzone napoletana. La canzone, inclusa nell'album "Napoli Prima Volume 2°"
(Bellarecord BRLP 10034), fa da traino al 33 giri che, nella sola regione Campania,
distribuisce migliaia di copie.
Il motivo, che sia per la musica sia per il testo letterario, rientra nel genere delle
barcarole napoletane, inizialmente è considerato solo un pezzo riempitivo dell'album perché
nè i discografici nè Gloriana lo considerano un brano traino. Lo stesso autore denuncia
l'errore nel titolo sostenendo che esso mortifica la composizione.
"Na vranca 'e rena" è la storia di una femmena 'e mare che tutti i giorni, al tramonto,
attende il ritorno del suo amore. Ma l'attesa resta vana, perché, un giorno, una bella e
ricca ereditiera senza scrupoli, con lusinghe e promesse, è partita portando con sé il
giovane pescatore. Per la femmena 'e mare il suo amore è svanito come un pugno di sabbia
(…'na vranca 'e rena).
La canzone, gettonatissima alla radio, rilancia Gloriana dopo l'immediata delusione del
26° Festival di Sanremo. Il motivo crea, in sala d'incisione, un diverbio tra Edoardo
Alfieri, arrangiatore del brano, e Tony Iglio, autore della musica. Il diverbio nasce
perché Alfieri arrangia il pezzo a suon di sax, mentre Iglio chiede invano la presenza
del mandolino.
Due anni dopo "Na vranca 'e rena" è recuperata da Tony Bruni, il noto siciliano trapiantato
a Napoli, che ne realizza prima un 45 giri (Phonotype PH 274) e poi, dopo il discreto
successo commerciale, un album "Tony Bruni Vol.14°" (Phonotype AZQ 40037).
Nel 1982 la sanguigna Valentina Stella recupera il motivo, inserendolo nell'album
"Na vranca 'e rena" (Phonotype AZQ 40066). Con un nuovo arrangiamento (dove emergono i
mandolini e le chitarre), Valentina restituisce al motivo una seconda popolarità.
Nel 1996, esattamente vent'anni dopo l'incisione di Gloriana, la giovane Teresa Rocco
incide "Na vranca 'e rena" (solo piano e voce) come sigla iniziale e finale di un
programma Tv di canzoni classiche napoletane.
Nel 1999 è la volta del giovane cesellatore partenopeo Guido Rossi che recupera il
motivo, mentre, nel 2000, Pamela Paris omaggia, con il cd "Dolci ricordi" (Mega ADD
CD081), gli ultimi autori che hanno reso celebre la canzone napoletana nel mondo per
tutti gli anni '60/'70. Per rappresentare il repertorio di Alberto Sciotti sceglie
proprio "Na vranca 'e rena", confermando, così, il posto che "Na vranca 'e rena" ha
acquisito tra le canzoni del repertorio classico napoletano.
(Antonio Sciotti)
 
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