Anno: 1971
Altri titoli: -
Interpreti: Louis Armstrong
HitParade: #5, Marzo 1972
Chart annuale: Top20
Altri interpreti: -
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L'ultimissima incisione di Satchmo, ormai invecchiato e sottoposto a dei
contratti capestro tra cui la ridicola partecipazione al Sanremo del
1968, è la colonna sonora del film "007 al servizio di Sua Maestà",
firmata come sempre da John Barry.
Anche se non è farina del suo sacco,
anche se siamo lontani dalle magistrali scorribande jazz che l'hanno
fatto diventare una leggenda, la voce caratteristica di quest'uomo che
ha sempre ispirato dolcezza, simpatia, voglia di vivere, di cantare a
dispetto del tempo che passa, verrà ricordata anche grazie a questo
canto del cigno, le cui poche parole sembrano prefigurarne l'addio,
proprio perché sono un forte anelito di vita e di amore. Il tempo,
quell'entità che gli ha regalato settanta e più anni di vita e che
gli ha permesso di scandire il ritmo della sua band, gli appartiene
pienamente, vuoi perché la vita aldilà è sinonimo di eterno, vuoi perché
la sua stella non potrà mai tramontare.
Louis canta con partecipazione
su un tappeto di violini e chitarre acustiche, mettendoci poi un assolo
di tromba dei suoi divenuto celeberrimo, capace di irradiare come solo i
grandi geni sanno, un mélange inscindibile di tristezza e felicità. Uno
dei pochi ma preziosi contributi dell'artista jazz alla musica leggera
(citiamo anche "What a wonderful world" del 1968), trova un grande
successo nel nostro Paese a sette mesi dalla sua scomparsa, grazie alla
incessante promozione radiofonica di 'Alto gradimento', al punto che la
vedova Armstrong ringrazierà personalmente Arbore e Boncompagni. I santi
marciano, e lui è nel numero.
(Mario Bonatti)
 
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