Anno: 1965
Altri titoli: -
Interpreti: The Beatles
HitParade: #15, Novembre 1965
Chart annuale: Top 100
Altri interpreti: Ray Charles -
Los Marcellos Ferial
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Che cosa hanno in comune Tony Gilbert, Sidney Sax, Francisco Tabarro e Kenneth Essex?
Potrebbe essere la classica domanda da un milione di euro, tanto è difficile dare la
risposta! Questi illustri sconosciuti furono i componenti del quartetto d'archi che,
assemblato per l'occasione, insieme a Paul McCartney partecipò alla registrazione della
canzone pop probabilmente più conosciuta e più eseguita al mondo: "Yesterday". Il
produttore dei Beatles George Martin afferma che Paul McCartney già dal gennaio 1964
gli fece ascoltare quello che già era un avanzato abbozzo della composizione al quale
Paul aveva dato un titolo provvisorio, "Scrambled Eggs", ossia, "uova strapazzate". Solo
nel giugno 1965 però, Paul ritenne che fosse venuto il momento giusto per registrarlo.
La splendida armonizzazione di "Yesterday" aveva però bisogno di qualcosa in più che
non una semplice chitarra acustica. Ci voleva qualcosa che desse continuità al suono nei
vari passaggi, qualcosa che "legasse" e che desse anche fluidità. La risposta di Martin
fu un quartetto d'archi. Da un altro punto di vista, si ritenne che il suono della
batteria fosse troppo invadente e, pertanto, vi si rinunciò. Quanto detto conferma che
"Yesterday" fu qualcosa di assolutamente particolare fin dal momento della registrazione:
per la prima volta venivano (volontariamente) impiegati esecutori che non fossero gli
stessi componenti del gruppo e, per la prima volta, un solo ed unico componente dei
"Fab Four" partecipava alla registrazione di una canzone che sarebbe stata
poi pubblicata su un disco dei Beatles.
Quanto sia stato felice, all'epoca, John Lennon non è dato a sapersi. Di certo fu in
seguito assolutamente soddisfatto (ed i suoi eredi lo saranno tuttora, vista la parte
di quote che ancora incasseranno sino al 2030) di percepire il 50% del diritto
d'autore per un pezzo per il quale, come autore non aveva speso (non per sua colpa,
sia chiaro) un briciolo di fatica creativa e parimenti, come membro del gruppo, non
suonò una sola nota allorquando fu registrato. A Lennon vanno comunque riconosciute
una sensibilità poetica e una genialità creativa assolutamente non inferiori a quelle
di McCartney. Basti citare la stupenda "Julia" che apparirà sul doppio LP cosiddetto
"White Album" del 1968, una perla che non ha nulla da invidiare a "Yesterday" e che
non ebbe sicuramente la fortuna commerciale che si meritava.
In studio di registrazione, a dimostrazione del fatto che Paul sapeva perfettamente
ciò che voleva e che i musicisti ingaggiati per l'occasione erano veri professionisti,
furono sufficienti due "take" consecutive, la prima per scaldarsi le mani e la seconda
era già quella buona per ricavarci i master da avviare al reparto stampa dischi ed
ecco confezionato il capolavoro.
Leonardo Viani
 
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