Anno: 1960
Altri titoli: -
Interpreti: Ringo Starr
HitParade: #13, aprile 1974
Chart annuale: Top 100
Altri interpreti: Johnny Burnette
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Primo top ten (N° 9 in USA) per il light rocker Johnny Burnette e grandissimo successo
per Ringo Starr (N° 1 in USA): la canzoncina é di una semplicità estrema sia nella
musica che nel testo; ciò non toglie che il disco sia stato di grande presa per le
ragazzine americane del 1960, ancora ben lontane da qualsiasi forma di femminismo o
di contestazione: nulla esclude che quelle stesse signorine, un po' più cresciute,
fossero le stesse che gradirono la riedizione del 1973, insieme con i fans degli ex
Beatles.
Le due incisioni sono totalmente differenti: la più vecchia presenta il solito
arrangiamento debordante di archi e voci femminili; l'esecuzione vocale di Johnny
Burnette è ancora più approssimativa del solito; il finale della canzone, con un
tragico tentativo di acuto, è inascoltabile. Appare strano che la canzone migliore
di questo cantante (Big big world) in Italia non abbia avuto alcun riscontro; ma,
nel campo musicale, è accaduto di tutto.
Decisamente migliore la versione di Ringo Starr: il brano viene trasformato in un
4/4 country, adattissimo alla sua vena interpretativa; il sound è da jug band,
accentuato dal kazoo suonato da Paul McCartney in persona e uno dei coristi è
nientemeno che Harry Nillson (quello di Without You); sappiamo tutti che la voce
di Ringo non era certo quella di Bing Crosby; aveva però una inflessione hillbilly
che, nella sua modestia, la rendeva piacevole: inutile ricordare il suo
misconosciuto album country registrato in America con tutta la cosiddetta
"Nashville mafia", il gruppo di turnisti che registrava le basi musicali negli
studi di registrazione in quella città.
(Giovanni Villata)
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