Settimana 27 Novembre 1976
( da Musica & Dischi [45] e Ciao 2001 [LP] )

1. Sei forte papà - Gianni Morandi (RCA)
2. Johnny Bassotto - Lino Toffolo (RCA)
3. Don't go breaking my heart - Elton John & Kiki Dee (Rocket)
4. The best disco in town - Ritchie Family (Derby)
5. You should be dancing - Bee Gees (RSO)
6. Disco duck - Rick Dees & his Cast of Idiots (RSO)
7. Due ragazzi nel sole - Collage (Saar)
8. Linda - Pooh (CBS)
9. Canzone d'amore - Orme (Philips)
10. Margherita - Riccardo Cocciante (RCA)
11. Music - John Miles (Decca)
12. Daddy cool - Boney M. (Durium)
13. Io camminerò - Fausto Leali (CBS)
14. Ave Maria no no - Santo California (Yep)
15. L'anniversario - Domenico Modugno (Carosello)
16. Dancing queen - Abba (Dig-it)
17. Don't make me wait too long - Barry White (20th Century)
18. Salsa soul - Andrè Carr (Saar)
19. What a wonderful world - Louis Armstrong (ABC)
20. Virgola - Jocelyn (Baby)

=================== 33 giri ===================

1. Arabian Nights - Ritchie Family
2. Poohlover - Pooh
3. Concerto per Margherita - Riccardo Cocciante
4. Via Paolo Fabbri 43 - Francesco Guccini
5. Amigos - Santana
6. Hard Rain - Bob Dylan
7. Rebel - John Miles
8. Trouble Maker - Roberta Kelly
9. A love trilogy - Donna Summer
10.Ullallà - Antonello Venditti

Capitano dei periodi, nella carriera di un’artista, in cui si è sempre presenti nelle classifiche discografiche. Non si fa in tempo ad uscire dalle stesse con una produzione ormai datata per ricomparire con un nuovo prodotto. C'è stato un periodo abbastanza lungo in cui c'era sempre un disco di Barry White (singolo o trentatré giri) nelle classifiche italiane e in quelle mondiali.
Torna di prepotenza in classifica nei singoli con DON'T MAKE ME WAIT TOO LONG e nei 33 (direttamente al 13° posto) con IS THIS WATCHA WONT che oltre a contenere il singolo testè citato ha anche I'M QUALIFY TO SATISFY YOU che sarà il suo prossimo 45. Altra canzone molto famosa inserita nell'album (di 5 brani) è I WANNA LAY DOWN WITH YOU BABY.
Barry White è venuto in Italia per un tour, conteso tra il patron del FestivalBar, Vittorio Salvetti, che lo voleva a tutti i costi per la finalissima della manifestazione di settembre e Sergio Bernardini, che ovviamente lo desiderava al Bussoladomani. Ha vinto il secondo, offrendo così al pubblico che frequenta la Versilia una delle più grosse attrazioni musicali del panorama internazionale. La preparazione per lo spettacolo è cominciata tre settimane prima. Barry White, capriccioso come una diva del cinema muto, ha iniziato a dettare legge direttamente da Los Angeles. Gli serviva un camerino a tre angoli (!), aranciate sempre fresche, sedie di un certo tipo (saranno state col rinforzo, data la sua mole), camere di lusso per le sue body guard, le quali probabilmente sono più idonee a proteggere i gioielli che porta alle dita (brillanti grossi come noci) che a difenderlo da eventuali fans troppo invadenti. Una settimana prima del concerto manda in avanscoperta due suoi collaboratori alla ricerca di "particolari situazioni ambientali". Era già pronto un bellissimo hotel a Lucca, ma dopo aver visto che Forte dei Marmi era sul mare (neanche si era informato) ha preteso di essere trasferito in una più prossima zona marittima. In teatro è arrivato solo all'ultimo momento per vedere se tutto era in ordine e cioè se c’erano due direttori d'orchestra e settanta strumentisti, buona parte dei quali erano dell'orchestra Rai, più i soliti jazzisti. Alcuni nomi eccellenti reclutati per suonare in quella serata erano Dino Piana, Mandrake (il mago delle percussioni brasiliano che lavora in Italia), Oscar Valdambrini e il fratello di Toni Cicco (ex Formula Tre, poi solista col nome di Cico) Ciro, anche lui batterista.
Il giorno del concerto il teatro era pieno all'inverosimile. Lui è arrivato e l'orchestra ha subito attaccato con LET THE MUSIC PLAY, praticamente identica alla versione su disco. Insieme a lui sul palco le LOVE UNLIMITED con sua moglie in stato di avanzata gravidanza. Via via ha snocciolato i migliori brani, veri tormentoni degli ultimi due anni. Le persone presenti si sperticano con gli applausi per lo spettacolo offerto e Barry White scambia anche qualche parola con il pubblico entusiasta e divertito. Un biglietto è costato ventimila lire ma ne è valsa la pena perché vedere Barry White in questo preciso momento (chi scrive ha avuto parenti tra i musicisti, tra il pubblico e tra gli organizzatori della ripresa televisiva) è uno spettacolo non fosse altro che per la grossa professionalità dell'interprete e del suo entourage. Esce un singolo parallelo alla produzione Barry White ed è quello della Love Unlimited Orchestra dal titolo MY SWEET SUMMER SUITE. Lo stile è il medesimo, la classe anche.

Ottantamila copie vendute in una sola settimana in Germania, nelle primissime posizioni in tutte le classifiche europee (arriveranno presto al primo posto ovunque) e nuova entrata da noi, direttamente al dodicesimo posto. I Boney M lanciano DADDY COOL, il brano più rappresentativo della loro produzione. Chi legge questi articoli conosce già il significato del loro nome e la loro storia: Maizie Williams (Montserrat), Marcia Barret (St.Chatrin), Liz Mitchell (St.Chatrin) e Bobby, unico uomo, originario di Aruba nelle Antille e DJ a Monaco. Questi sono i nomi del gruppo prodotto da Frank Farian che li ha pescati a Monaco di Baviera dove lavoravano nel campo dello spettacolo, generalmente come coristi. Cantanti e ballerini allo stesso tempo e per questo capaci di fare spettacolo sul palco, un altro motivo del successo del gruppo. Abbigliamento sexy e sadomaso con tanto di collari e catene, così come appaiono sulle copertine degli album, l’ultimo dei quali è già stato presentato in Italia e si chiama TAKE THE HEAT OFF ME. Nel 33 viene inclusa la canzone SUNNY, cover di un pezzo di Bobby Hebb e di Cher, che lanceranno anche come singolo non appena l'eco di DADDY COOL si sarà affievolito. In Italia il disco esce con una particolarità: viene incluso il brano BABY DO YOU WANNA BUMP che, ad esempio, in UK sarà sostituito con un altro dal titolo HELP HELP per questioni di copyright. Tra l'altro DO YOU WANNA BUMP era stato il primo singolo dei Boney M, che nella realtà venne cantato dallo stesso Frank Farian giacché non esisteva ancora il gruppo. Ma dopo il successo olandese dovette subito mettersi alla ricerca dei componenti per non perdere la grande occasione che gli si presentava. Da questo episodio, ecco nascono i Boney M.

Donna Summer, che ha un suo album in classifica (A LOVE TRILOGY) ha già in uscita il prossimo che si chiama FOUR SEASONS OF LOVE. Insieme al disco viene regalato un calendario per il 1977 nel quale lei posa con fare provocante per far fede all'etichetta che i discografici della Casablanca le hanno affibbiato per questa produzione su scala mondiale, The First Lady Of Love. Continuiamo a parlare del disco a 33 giri in classifica questa settimana alla nona posizione dopo 27 settimane. Esce ad aprile 1976 ed entra di filato in classifica. Sul lato A c'è una suite di quasi 18 minuti, ancora più lunga della precedente LOVE TO LOVE YOU BABY. E' composta da tre canzoni che sono TRY ME, I KNOW e WE CAN MAKE IT, che usciranno anche su singolo (sempre in suite) ma la durata sarà molto minore, circa cinque minuti.
La suite diventa subito una delle canzoni più sfruttate dai DJ di tutto il mondo, Italia compresa. Nel secondo lato troviamo la famosa COULD IT BE MAGIC (di Barry Manilow ma da quel momento sarà di dominio assoluto della cantante americana) preceduta da un introduzione sexy dal titolo PRELUDE TO LOVE. Più che altro si tratta di un gioco allusivo: in questo preludio si sente sussurrare con fare erotico la parola "come" (to come) più volte, per poi sfociare nella più innocua frase "come into my arms", frase chiave di COULD IT BE MAGIC.
Poi WASTED, usato come lato B del singolo-suite e COME WITH ME, anch'esso riciclato come B-side di SPRING AFFAIR.

Il nuovo album di Antonello Venditti si intitola ULLALLA’, registrato al Mulino, uno studio a 40 minuti di macchina da Milano, col gruppo che di solito lavora con Lucio Battisti. Il Mulino ha una particolarità rispetto agli altri studi di registrazione: non è soltanto un posto dove registrare ma anche un complesso abitabile con tanto di camere e cucina, sala da pranzo, etc. Una sorta di convivio per i musicisti impegnati in registrazione, poter permettere di fare vita comune per un migliore risultato del prodotto. Che nasce a pochi chilometri da quel paese che ha fatto parlare di sè, perchè il Mulino si trova proprio lì.
Non è facile replicare il successo di LILLY e difatti questo è un Venditti diverso, forse un album in minore rispetto ai precedenti, ma c'è da dire che si tratta di un momento di confusione per il cantautore della RCA. Il successo ottenuto negli ultimi anni non viene accettato da una parte del suo pubblico che poi era anche quello di De Gregori. Il famoso "processo", subito da quest'ultimo durante un concerto ad opera di una frangia estremista, non si ripeterà con Venditti sebbene non manchino delle avvisaglie di contestazione. Restano comunque i due cantautori di quel genere a vendere di più in Italia in questo periodo.
Venditti ha comunque rinunciato ad andare sul sicuro ricalcando le stesse formule adoperate per la buonissima riuscita commerciale di LILLY. Potrebbe voler dire due cose: in quel momento Venditti aveva qualcosa da dire e non aveva ancora esaurito le idee, oppure era timoroso di irritare una parte del pubblico che lo voleva ad ogni costo barricadero nonostante i cambiamenti fisiologici ed ambientali intorno e dentro di lui.
Ivan Graziani è lo special guest dell'album che contiene un brano di estrema attualità, una canzone dedicata alla tragedia chimica di Seveso, con la nube tossica di diossina del 10 luglio, uscita da un impianto della ICMESA, una fabbrica di antiparassitari e defolianti di proprietà svizzera. Ora sappiamo perchè la Svizzera è sempre così pulita e linda, dal momento che la loro spazzatura la mandavano in Italia. Il titolo è proprio CANZONE PER SEVESO.
Ogni canzone è in tono con lo stile dell'album ed ogni musica è in perfetta sintonia col proprio testo. MARIA MADDALENA e STRADA contribuiscono ad un’analisi storica sulla condizione della donna. Entrambe parlano di prostitute. La prima è la vicenda di due persone che si conoscono e non sanno niente l'una dell'altra fin quando l'uomo, una sera, scorge lei su un marciapiede. La seconda canzone è sempre la stessa donna ma duemila anni prima, la Maria Maddalena che tutti immaginiamo. Poi troviamo la bella UNA STUPIDA E LURIDA STORIA D'AMORE, un po' sul tipo di MARTA e LE TUE MANI SU DI ME per la costruzione musicale. JODY E LA SCIMMIETTA dove si muovono un bambino, una scimmia ed un presidente. Canzone tipica del periodo (forse già vecchia all'epoca) dove la simbologia dei tre personaggi è da interpretare come l'innocenza, la droga e la sopraffazione.
Poi c'è un brano che a leggerlo adesso fa capire molte cose di quella generazione di cantautori e non, affetta dalla sindrome di Peter Pan: PER SEMPRE GIOVANE. Il terrore del conformismo, della maturità, di esser considerati vecchi. Il normale trascorrere della vita. Forse è per questo che, a cinquant'anni passati, questa gente si ostina a vivere come ne avesse 25, ostentando una giovinezza che non c'è più e rendendosi solo patetici, con quel trito e triste anticonformismo innalzato a modello di vita che non è più nelle loro corde.

L'ideina della roulotte come metafora dell'arca di Noè, la partecipazione dei figli, gli animali, la gita in campagna. Tutta una simbologia cara ai bambini, mirante a colpire gli adulti. Non male la musicalità del brano. Si sta parlando del disco che ha riportato in auge Gianni Morandi, SEI FORTE PAPA', al numero uno questa settimana. Forse Morandi avrebbe potuto tornare al successo rivolgendosi al pubblico adulto, ma di questi tempi pare che non ci sia nulla di meglio che una sigla per avere successo, specie tra i bambini, nuovo pubblico da coltivare. E difatti SANDOKAN, JOHNNY BASSOTTO, CI VUOLE UN FIORE, VIRGOLA e LA TARTARUGA non sono frutto del caso. E’ quindi naturale che la RCA punti soprattutto sul singolo che è canzone sigla della trasmissione televisiva dove Morandi, Arnoldo Foà e Ombretta Colli sono i protagonisti, ossia RETE TRE. Il singolo si chiama SEI FORTE PAPA', estratto dal nuovo ellepi scritto interamente da Bruno Zambrini e Stefano Jurgens, dal titolo PER POTER VIVERE. Gli arrangiamenti sono dello stesso Zambrini e di Gianni Mazza. Il retro del disco primo in classifica si chiama SEI GIA' QUI ed è veramente notevole.
E' GIA' MATTINA è invece il 45 giri estratto per primo dal 33 che non raggiunge il successo che invece avrebbe meritato. Entrambi i brani sono tipici del nuovo corso morandiano. Altro pezzo da citare è AVEVAMO STRETTO UN PATTO, con chitarre elettriche che ben contrastano la trama classicheggiante del motivo. Purtroppo il 33 non avrà eguale fortuna di SEI FORTE PAPA'. Peccato perché avrebbe meritato molto di più. Ma resta comunque uno dei migliori di Morandi degli anni settanta, se non il migliore in assoluto. Morandi scompare per un paio di anni per studiare il contrabbasso al conservatorio di Roma e il suo prossimo disco uscirà solo nel 1978.

Ennesimo complesso alla ribalta del cosiddetto pop morbido all'italiana, i Collage. Grazie alla particolare ricettività che mostra il mercato verso tale fenomeno musicale in questi ultimi due anni, che hanno visto nascere complessi come La Bottega Dell'Arte, Il Giardino Dei Semplici, I Santo California, I Cugini Di Campagna, etc., non sfigurano questi cinque ragazzi sardi. La canzone, con un tema prettamente estivo, riscuote successo in autunno inoltrato.
DUE RAGAZZI NEL SOLE avrebbe dovuto andare al Disco Per l'Estate ma la soppressione della manifestazione per ordine della Rai sconvolge i piani del complesso e della casa discografica. Hanno partecipato al Festival di Castrocaro, l'hanno vinto e sono stati mandati alla Mostra di Venezia. Questi due passaggi televisivi, complice la canzone molto orecchiabile, li ha spinti subito in alto nella classifica. In Sardegna erano già abbastanza noti come interpreti di canzoni folk sarde che cantavano a "cappella", come poi faranno vedere in una puntata di Discoring, incalzati dal presentatore Boncompagni.
A Roma arrivano alla fine del 1974 ed incontrano il compositore Marrocchi e Antonello De Sanctis, che oltre a curare il repertorio di Paolo Frescura è anche l'autore di canzoni come ANIMA MIA e INNAMORATA dei Cugini Di Campagna. Quindi di complessi melodici pop se ne intende abbastanza. La caratteristica del complesso è quella di cantare quasi sempre insieme, sovrapporre le voci e ridurre al minimo l'intervento del solista che in questo caso è il diciannovenne Tore Fazzi, di Olbia, come tutti quanti. Il loro prossimo impegno sarà il festival di Sanremo e state sicuri che non deluderanno. Presentano TU MI RUBI L'ANIMA, uno dei più grandi successi dell'annata successiva.

La RCA (sempre lei!) vanta una tradizione di spettacoli organizzati con gli artisti che ha sotto contratto. Uno dei primi esperimenti fu il CantaPiper nel 1969 a cui partecipavano cantanti affermati e nuove leve, come i Four Kents, Mal, Annamaria Baratta, Giusy Balatresi, etc. Poi venne il periodo de Il Volo accoppiato a De Gregori, seguito a ruota dai concerti dati in tutta Italia da Branduardi e Toni Esposito. Ora è la volta di uno show in piena regola. Adriano Pappalardo, Mia Martini e la Schola Cantorum, tre esponenti di generi differenti tra loro. Lo spettacolo è chiamato Trio e tende ad eliminare le caratteristiche tipiche di questo tipo di intrattenimento, rinunciando ad intervalli tra primo e secondo tempo per non far svanire con l’interruzione il feeling che si crea tra il pubblico e gli artisti sul palco. Uno spettacolo che parte da Palermo e piano piano risale lo stivale per concludersi ad Adria.

Torna a cantare la cantante sarda Marisa Sannia dopo anni di silenzio artistico. In realtà in tutto questo tempo si era dedicata al teatro con Tony Cucchiara e alle sue due commedie CAINO E ABELE e STORIE DI PERIFERIA. Il successo non era mancato, specie nel primo spettacolo, ma lei sentiva il bisogno di tornare ad incidere e lo fa con un LP dal titolo strano, LA PASTA SCOTTA dove è mostrata seduta su una sedia in evidente stato interessante. Brani certamente non commerciali in cui la Sannia ha voluto mettere in parole e musica il suo mondo e i suoi pensieri. Il singolo estratto si chiama IL GUARDIANO DEL GIARDINO.

Tour italiano per la texana Andrea True con la scorta dei Connection, sei ragazzi con i quali si esibisice sui palchi. Arriva in Italia forte del successo del brano partecipante al Disco Mare 1976, MORE MORE MORE e della sua erotic music. Difatti Andrea, nonostante il nome mascolino, è stata un attrice porno, anche se a vederla non si direbbe. Assai lontana dall'idea che uno si può fare dopo averla vista alle prese in estenuanti giochi di gruppo.
Partita con l'intenzione di fare la cantautrice, Andrea aveva abbandonato ogni speranza dopo aver mandato decine di cassette con le sue canzoni senza avere avuto mai risposta. Per soldi, si butta nel mondo dell'hard core e quando raggiunge una certa stabilità economica ci riprova. Incide un brano e lo porta alla Buddah Records e questa volta fa centro. In Italia si esibisce al Piper di Roma, allo Space Electronic di Firenze, al Boomerang di Montevarchi e al Caravel di Mantova. Lo spettacolo comunque delude non poco. Gli spettatori credevano di assistere a qualcosa di più "proibito". Invece l'Andrea True Connection è solo uno spettacolo musicale disco-sexy con dei buoni musicisti e due coppie di ballerine seminude che però non scatenano la fantasia degli astanti. E tutto questo malgrado che le canzoni di Andrea True dicano cose tipo: "tienilo su più a lungo, saziami".
MORE MORE MORE racconta le sensazioni legate al fatto di dover fare l'amore davanti alla cinepresa, quindi una canzone quasi autobiografica introdotta da una lunga sequenza di pianoforte. Il LP che esce in questi giorni è caratterizzato da un ritmo insistente e trascinante per tutti e cinque i brani dell'album scritti da Gregg Diamond che del disco è anche produttore ed arrangiatore. Un oggetto molto curato, come si conviene ad una grande produzione a livello internazionale.
Donna Summer l'ha accusata di aver copiato la copertina di un suo disco ma lei sostiene che si tratta di una coincidenza. L'anno seguente, Andrea True annuncia il suo addio dalla scena della disco e lo fa durante la Disco Convention a New York.

A proposito di musica erotica, non dimentichiamo che durante l'estate abbiamo avuto in classifica due singoli molto espliciti a partire dalla copertina e cioè FEMMES di Nathalie e Christine, sul tema saffico con i soliti sospiri e frasi a metà interrotte da gridolini di piacere, come si conviene a questo genere di prodotto e LA PRIMA VOLTA, di Andrea e Nicole. Musica d'atmosfera e parlato dei due ragazzi alle prese con la loro "prima volta".

Si parlava poc'anzi del Disco Mare. Cos'era il Disco Mare? Una manifestazione particolare, con interpreti e brani di successo legati al mondo delle discoteche e giudicati da una giuria composta da 1000 DJ in tutta Italia e 150 radio private. Gli organizzatori di questa manifestazione giunta alla seconda edizione sono Gianni Naso e Tony Ruggero, due noti disc jockey.

Scontato il successo di Donna Summer. Nella categoria "slow" sono inclusi tutti quegli interpreti di musica italiana di un certo tipo. Finalisti La Bottega Dell'Arte, Mersia, Linda Lee e i Daniel Sentacruz Ensemble. Il complesso dei Vicini Di Casa vince grazie ad una speciale classifica elaborata dalle radio private in base alle preferenza del pubblico in FM. La canzone si chiama QUINDICI ANNI ed è il primo brano-revival italiano. C'è anche Bobby Solo che con la canzone DOLCE rientra nel grosso giro e intenta una causa ad Iller Pataccini che firmò il primo successo del cantante romano, UNA LACRIMA SUL VISO, mentre invece la paternità del brano era dello stesso Roberto Satti, vero nome di Bobby Solo, che all'epoca non era iscritto alla SIAE.

‘Pazza idea’ per la Fonit Cetra che lancia 4 dischi a 45 giri tutti con la medesima copertina. Due sconosciuti e due "recuperi". I nuovi rispondono al nome di Giancarlo Silva (LE TUE UNGHIE LACCATE) e Classe Unica (MARILENA). Specie quest'ultimo, a dispetto del nome non proprio azzeccato, è da considerare una buona produzione, molto gradevole. Dietro ci sono due grosse firme e cioè Sergio Bardotti e Luis Enriquez Bacalov.
I due riciclati sono Roberto Soffici, che da questo momento, dopo averci provato per ben sette anni alla Ricordi, comincia ad avere successo anche come interprete delle sue canzoni e non solo come autore. Presenta INVECE ADESSO, e risulterà l'unico vero successo del gruppo dei quattro. Il quarto disco infatti è il nuovo del gruppo Flora Fauna E Cemento, molto regredito rispetto agli esordi. Ora sono in cinque e non c'è più Mario Lavezzi. La canzone non è male e si chiama VISIONARIO NO. L'unico problema è che assomigliano un pò troppo ai Daniel Sentacruz Ensamble ultima maniera. Peccato perchè ai loro inizi, sotto la guida artistica di Lucio Battisti, facevano ben sperare.

Negli Stati Uniti, il mercato più consumistico del mondo, si stampano circa 60 LP e 120 singoli ogni settimana, dei quali solo la metà viene poi distribuita nei paesi europei. E molto spesso questi dischi durano lo spazio di un mattino. E' quindi curioso segnalare quelli con più settimane di presenza in classifica, prendendo in esame Billboard (Top 200 - Album) del periodo inizi novembre 1976. Il record con più settimane di permanenza spetta a Carole King e al suo TAPESTRY, in classifica da cinque anni e mezzo. Le settimane di presenza sono 291. Segue ben distanziato il quarto LP dei Led Zeppelin (196 settimane consecutive). Al terzo posto il famoso cantautore di matrice country John Denver con il suo GREATEST HITS che colleziona 145 settimane di presenza. Sempre attenendoci alle cifre del novembre 1976, si nota che gli esecutori col maggior numero di dischi in classifica (contemporaneamente) sono i Beach Boys, con cinque, seguiti dagli Aerosmith, George Benson e Wings con tre.

Una pila di nuove uscite discografiche in questi giorni, Discomusic in prima linea. Canzoni che magari non appariranno tra le prime venti ma che comunque sono notissime perché trasmesse dalle radio nazionali e private e battuttissime in discoteca.
Sulla linea delle Ritchie Family ecco le First Choice, attive da parecchio con il nuovo singolo YES, MAYBE NOT. I Real Thing con la famosissima YOU TO ME ARE EVERYTHING (in UK sono ben posizionati col nuovo singolo dal titolo CAN'T GET BY WITHOUT YOU), Jimmy James & The Vagabonds (esponente del Nothern Soul inglese, giamaicano di nascita ed attivo sin dagli anni sessanta) con NOW IT'S THE TIME, George Benson (atmosfere smooth jazz e soul raffinato) con THIS MASQUERADE e Tony Orlando & Dawn (ricordate TIE A YELLOW RIBBON e CANDIDA?) che si riciclano come gruppo da discoteca ma con toni ammorbiditi alla Carpenters e presentano MIDNIGHT LOVE AFFAIR. E poi l'appena stampato ma già un classico nelle discoteche, HEAVEN MUST BE MISSING AN ANGEL, dei Tavares, veramente un bel prodotto.

Per la musica italiana esce il nuovo singolo di Alice dal titolo PICCOLA ANIMA, poi Mario Lavezzi col suo primo singolo ed album da solista dal titolo LE TUE ALI (il 45) e IAIA (il 33). I Vianella si rifanno vivi dopo il cambio di casa discografica (dall'Ariston alla Fonit) e presentano IMPORTANTE che si rivelerà un flop clamoroso. Sarà colpa della foto di copertina in cui Vianello fa sfoggio di una capigliatura riccia (ma rada) ed un paio di baffi alla Luciano Rossi?
Mentre il cantante indiano metropolitano Alberto Camerini ci racconta la favola di CENERENTOLA E IL PANE QUOTIDIANO su etichetta Cramps. Filo conduttore del disco, i mezzi di comunicazione di massa.

Continuerà l'Hit Parade discografica? La questione verrà dibattuta all'AFI. La Rai avrà il coraggio di interrompere una trasmissione così popolare? Verrà sostituita la Doxa? Sarà sufficente questa società a fornire una classifica veritiera e non influenzata da sollecitazioni della case discografiche? Quali società hanno maggior interesse alla diramazione della classifica considerando che non tutte le label sono interessate al prodotto in formato 45? Di fronte a tanti interrogativi ce n'è uno di natura economica: il servizio della Doxa costa 45 milioni, che prima venivano suddivisi sulle tre reti radiofoniche e che ora andrebbero a gravare sulla sola rete Due. La Rai ha fatto sapere che non intende continuare a trasmettere la suddetta trasmissione a meno che non venga finanziata anche dalle case discografiche. La logica dell'azienda è subdola: un disco in Hit Parade fa vendere, il successo è assicurato se si passa a Dischi Caldi. Come finirà? Per saperlo bisogna aspettare il 15 di dicembre, mentre la Rai si continua amleticamente a chiedere se vale la pena. A rimetterci, eventualmente saranno gli ascoltatori... ma questo, per la Rai, come al solito, è ininfluente.

E il primo gennaio 1977 è sicura la pensione per Carosello, in onda dal 1957. Il direttore della Rai Michele Principe giustifica la cosa dicendo che era un passo inevitabile dopo la riforma della Rai (avvenuta nel 1975 e che ha abolito anche Canzonissima, Disco Per L'Estate e Tic Tac). Nasce dall'esigenza di "non privilegiare una rete nei confronti di un'altra tramite un programma di grande attrattiva".
Sembra un discorso imbecille ed in fatti lo è. Come a dire che non bisogna cercare di fare programmi di successo per non fare "ingelosire" l'altra rete. I bambini non dovranno aspettare più il termine della trasmissione per andare a nanna ma si adatteranno ai tempi correnti, facendo cioè un po' come gli pare... Fine di un epoca. E di Carosello.

Christian Calabrese