Settimana 3 Febbraio 1980
( da TV Sorrisi & Canzoni )

1. DISCO BAMBINA – HEATHER PARISI
2. L’ARIA DEL SABATO SERA - LORETTA GOGGI
3. REMI E LE SUE AVVENTURE – I RAGAZZI DI REMI
4. SE TORNASSI - JULIO IGLESIAS
5. CICCIOTTELLA – LORETTA GOGGI
6. MY SHARONA – THE KNACK
7. BUONA DOMENICA – ANTONELLO VENDITTI
8. NOTTE A SORPRESA – POOH
9. NO MORE TEARS – DONNA SUMMER & BARBRA STREISAND
10. CHE NE SAI - RICCARDO FOGLI

=================== 33 giri ===================

1. INNAMORARSI ALLA MIA ETA’ – JULIO IGLESIAS
2. VIVA – POOH
3. THE WALL – PINK FLOYD
4. BUONA DOMENICA – ANTONELLO VENDITTI
5. VIVA L’ITALIA - FRANCESCO DE GREGORI
6. ATTILA – MINA
7. ROBINSON – ROBERTO VECCHIONI
8. BANANA REPUBLIC – LUCIO DALLA & FRANCESCO DE GREGORI
9. DISCOVERY - ELECTRIC LIGHT ORCHESTRA
10. COGLI LA PRIMA MELA – ANGELO BRANDUARDI

Iniziano i "famigerati" anni Ottanta. Famigerati perché c’è chi, a distanza di tempo, li odia e chi invece per contrapposizione li osanna. Finisce, o perlomeno sta per finire, un periodo difficile e buio nella vita degli italiani. Gli anni di piombo, del terrorismo, dei grandi conflitti sociali, della violenza. Gli anni Ottanta cancellano tutto ciò che era un'abitudine nel decennio precedente. Via l’impegno politico dalle scuole, via la violenza dalle strade, finiti i cortei e le manifestazioni. Sembrano appartenere ad un’altra epoca, lontana.
I giovani che crescono negli anni ottanta sono disinteressati delle problematiche che afflissero i loro coetanei nel decennio precedente e vivono la loro vita orientandola verso una positività spesso creativa ma anche in prevalenza orientata verso il divertimento. Certo, ci saranno state anche le eccezioni, ma sinceramente non fanno testo. L’impegno sociale sembra "out" e chi parla di tematiche ambientali o politiche si conta sulle dita di una mano e spesso viene ritenuto persona noiosa. Anche il mondo della musica si adegua. Poco alla volta i cantautori di un certo impegno mordono il freno ed escono sul mercato con dischi differenti e più consoni al decennio corrente.

ANTONELLO VENDITTI

Un esempio per tutti, Antonello Venditti, che appeso l’eskimo al chiodo e messosi un cappello per nascondere le incipienti calvizie, diventa un numero uno a livello di vendite e di popolarità cosa che, per quanto fosse notissimo nel decennio precedente, non era mai riuscito a fare. Si avvicina alla gente e la gente si avvicina a lui. Certo, questo non significa che la qualità sia migliore, anzi...
Il suo BUONA DOMENICA, uscito alla fine del 1979 fa ancora per certi versi parte del periodo antecedente a quello della commercializzazione ad oltranza e saluta il nuovo decennio ai primi posti della classifica. Ci sono canzoni molto buone, a parte la title track (BUONA DOMENICA) con la quale racconta la giornata interminabile di una ragazza chiusa in camera ad aspettare la telefonata del suo ragazzo, che non arriva mai, e a studiare per il giorno dopo a scuola. C’è MEZZANOTTE, molto degregoriana, per esempio, o anche MODENA, con un assolo di sax molto bello, che arricchisce la canzone di una apprezzabile nota jazzistica. L’intenzione era proprio quella di spaziare tra i vari generi. Venditti ha voluto abbinare all’uscita del nuovo album un tour nei teatri e nei Palasport italiani con gli stessi musicisti che hanno preso parte alla registrazione del disco. Questo dopo un anno e mezzo di lontananza dagli studi di registrazione e dai concerti. Promette ogni sera almeno due ore di musica e non meno di 25 canzoni. La prima data è fissata per il 30 gennaio a Torino. Venditti si commuove quando il pubblico lo saluta con gli accendini nel corso di una canzone e non riesce ad andare avanti. Forse si è trovato un sistema meno complicato del lancio dei pomodori per sospendere un'esibizione?

JULIO IGLESIAS

In questo periodo ci sono due spagnoli molto famosi in Italia. Miguel Bosè, amato dalle ragazzine, e Julio Iglesias, dalle loro mamme: il sogno segreto delle casalinghe italiane, quando ancora nessuno pensava di fare i calendari. Iglesias è presente nelle nostre classifiche dal 1975 sebbene ci provi dal 1969. MANUELA dà la stura al ciclone latino. Ora è primo in classifica con INNAMORARSI ALLA MIA ETA’ e piazzatissimo nei singoli con SE TORNASSI. Chi aveva pronosticato un declino dell’astro spagnolo, cavaliere solitario della melodia in un mondo dominato dal ritmo secco della musica da discoteca, ha preso un grosso granchio. Di INNAMORARSI ALLA MIA ETA’ (che poi è 35 anni ma chissà perchè sembra di più) è uscito anche il film che forse sarebbe bene non nominare neanche. Difatti non piacque neppure a lui. Una produzione spagnola come da noi si faceva negli anni Cinquanta.
SE TORNASSI è una canzone scritta da Albert Hammond che ricordete per IT NEVER RAINS IN SOUTHERN CALIFORNIA, un buon successo del 1973. Hammond è uno spagnolo di Gibilterra che vive a Los Angeles e che aveva già inciso per conto proprio. Appena Iglesias ha sentito la canzone se ne è subito innamorato ed appropriato. Un’altra canzone con una firma nota è NON SI VIVE COSI’ scritta da Jacques Revaux che insieme a Claude Francois ha scritto COMME D’HABITUDE diventata in America MY WAY, tradotta da Paul Anka per Frank Sinatra. Anche la canzone che dà il titolo al disco ha una firma eccellente (per la Spagna). E’ quella di Alejandro, lo stesso che ha scritto MANUELA. Poi c’è la canzone che sarà il secondo singolo estratto dall’album, QUANDO SI AMA DAVVERO. Un paso doble messicaneggiante e romantico. Insomma, Julio Iglesias va sul sicuro e con una mega produzione americana alle spalle non poteva essere altrimenti. Questa settimana è primo e intende restarci per un bel po’.

LE SIGLE

Eh si, una sigla abbinata ad una trasmissione di successo ancora tira. E come! Sia la sigla di apertura che quella di chiusura di FANTASTICO (che prende il posto di CANZONISSIMA e sarà il primo di una lunga serie) si alternano alle prime posizioni dal dicembre scorso. DISCO BAMBINA è un pezzo scritto su misura per la Parisi. Un ritmo, come recita il titolo, disco. Di cui esiste anche una extended version per le discoteche, che riscuote un grossissimo successo. Grande successo ottiene anche la versione spagnola (e tedesca) della canzone, nei rispettivi paesi. Heather piace ai bambini e ai più cresciutelli. Ha diciannove anni, arriva dalla California e nell’estate del 1978 arriva a Roma in vacanza. Allo Jackie O di Roma, locale famosissimo ai tempi (nome che deriva da Jacqueline Onassis) viene notata dal coreografo Franco Miseria che la introduce subito nell’ambiente dello spettacolo. Il primo passo lo fa a fianco di Baudo in LUNA PARK.
La sua maniera di ballare e quel suo modo così particolare di tenere la gamba tesa in alto (esercizio difficilissimo) conquista il pubblico televisivo e crea un nuovo personaggio di cui la televisione aveva bisogno dato che il posto lasciato dalla Carrà era vacante. La quale Carrà nel frattempo era andata in tour in America latina, riuscendo a riempire lo stadio di Buenos Aires con trentamila persone e data la sua immensa popolarità viaggia con la scorta della polizia e su un aereo personale.
DISCO BAMBINA ci viene propinata anche negli spot interpretati con lo stesso corpo di ballo di FANTASTICO (escluso Enzo Avallone in arte Truciolo), spot nei quali sul body attillato invece che i colori sgargianti della sigla reca la scritta PARMALAT (erano tempi non sospetti).

Altra canzone che si alterna al primo posto con quella della Parisi è L’ARIA DEL SABATO SERA cantata da Loretta Goggi. In comune (oltre alla prima posizione con quella della Parisi) è che entrambe sono sigle dello stesso programma ed entrambe sono scritte dagli stessi autori e cioè Alberto Testa, Giorgio Calabrese e il maestro Tony De Vita. L’ARIA DEL SABATO SERA oltre ad essere una signora canzone è anche la sigla più importante della trasmissione legata alla Lotteria Italia. Difatti, mentre la sigla iniziale è solitamente vivace, spensierata e divertente, quella finale è più ponderata, riflessiva e ha il compito di chiudere il programma verso le 23, dando la buonanotte ai telespettatori in maniera più compita e tranquilla. E queste caratteristiche la canzone di Loretta le ha tutte. Non è l’unico 45 giri della Goggi in classifica. C’è anche la sigla dedicata ai bambini di FANTASTICO BIS che va in onda all’interno di DOMENICA IN dal titolo CICCIOTTELLA, scritta dalla sperimentata coppia Lauzi-Pippo Caruso che in passato avevano scritto LA TARTARUGA. La Goggi canta con la sua voce, finalmente. Dopo anni di rimproveri per assomigliare un po’ troppo a quella o questa cantante di cui faceva benissimo l’imitazione.
Ultimata la parentesi televisiva la Goggi torna in scena a fianco della sorella Daniela con lo spettacolo itinerante SUPERGOGGI che già le aveva viste trionfare la scorsa estate in tutta Italia. Prima di iniziare il tour italiano, che comincerà ad Ischia a febbraio, ricalcando le orme di Raffaella Carrà partono per l’Argentina dove le sorelle Goggi sono famosissime già da due anni.

Altre uscite a 45 giri di sigle di successo sono KEN FALCO, tratta da un cartone animato giapponese ambientato nel mondo delle corse automobilistiche e viene incisa dai Super Robots. Sempre loro incidono IL GRANDE MAZINGER. Poi il successone dei Ragazzi Di Remi con la canzone REMI tratta dall’omonimo cartone animato e L’APE MAGA’ interpretata dal coro dei Nostri Figli (di Nora Orlandi).

BARBRA STREISAND & DONNA SUMMER

Sembra che la coppia vada di moda nel mondo della canzone. Dopo Syreeta e Billy Preston, Millie Jackson e Isaac Hayes e per restare a casa nostra, Dalla-De Gregari e Guccini con i Nomadi, è la volta di due dive mondiali, messe insieme forse per rappresentare delle minoranze (che poi tanto minoranze non sono). Quella ebraica (potentissima lobby americana) e quella nera. Loro sono Barbra Streisand e Donna Summer e la canzone è NO MORE TEARS. Si sono incontrate ad un party a casa di Frank Sinatra ed è stato proprio the voice a lanciare l’idea di un duetto fra le due dive. Qualche giorno dopo Donna Summer si reca a fare delle incisioni negli studi di registrazione di proprieta’ della Streisand, la saluta e ricordandosi delle parole di Sinatra provano a canticchiare insieme il brano NO MORE TEARS che la Summer stava incidendo e che non la convinceva troppo. La cosa sembra andare. Risultato finale: prime in tutto il mondo. Ma era anche abbastanza scontato. Così, a prima vista, l’accoppiamento tra la regina della musica sofisticata americana e la regina della discomusic europea potrebbe apparire irreale e poco credibile e invece al di là di ogni previsione, la canzone prodotta da Giorgio Moroder (e come ti sbagli!) è uno dei più grandi successi di tutto l’autunno inverno 1979-80. L’inizio è melodico, sulla linea abituale della Streisand. Poi il brano esplode in un martellante ritmo disco con le due cantanti che duettano e duellano raggiungendo raffinati livelli di coesione. Non poteva essere altrimenti dato il nome delle interpreti. Le rivalità non sono comunque mancate. Piuttosto che rispettate i ruoli e di affidare la parte melodica alla Streisand e la parte ritmica alla Summer si era pensato di capovolgere i ruoli. La Streisand in particolare voleva dimostrare che a parti invertite lei avrebbe potuto fare quella di Donna Summerma Donna Summer non avrebbe mai potuto fare altrettanto. Alla fine, pensando ai gusti del pubblico si decise di lasciare tutto com’era. Il singolo è stato anche inserito nel 33 giri della Summer dal titolo ON THE RADIO. Mentre non è presente nell’album della Streisand dal titolo WET, che la cantante ebrea lancia in contemporanea con l’uscita del film MA CHE SEI TUTTA MATTA? In coppia con Ryan O’Neal. Una considerazione: Barbra Streisand, nonostante la sua fama indiscutibile (al pari della sua bravura) non era mai riuscita a piazzare un disco nelle primissime posizioni delle classifiche italiane, specie tra i singoli.

SANDRO GIACOBBE

Un po’ in disparte negli ultimi tempi, Sandro Giacobbe in estate lancia un singolo dal titolo BLU, ben accolto nonostante non faccia grandi vendite. E’ un momento di crisi per il cantante genovese, dopo il boom del periodo 1974-1977. In quel periodo Giacobbe piaceva molto alle ragazzine ed era un tipico prodotto a quarantacinque giri. Vendeva molto, faceva manifestazioni importanti ma non si sentiva realmente realizzato. Dopo cinque buoni album con la CBS presi sotto gamba dal pubblico che lo preferisce nella dimensione a 45, fonda una sua etichetta. Si tratta dell’Airone, distribuita sempre dal gruppo CBS-CGD e per la prima volta fa tutto lui. Si autoproduce, scrive e compone testi e musiche per il suo nuovo lp, MI VA CHE CI SEI. La scelta delle canzoni diviene quindi molto più sentita e personalizzata, perché rischia di suo ma il suo discorso musicale non cambia. Continua ad essere coerente col passato ricalcando il tema del sentimento nei testi e delle piccole cose della vita. Nel frattempo, in tutto il 1979, ha avuto un boom clamoroso in Spagna dove riceve due dischi d’oro e le sue canzoni sono sempre in testa alle classifiche.

MUSICA & DISCHI ha fatto un'indagine di mercato sui gusti discografici e musicali degli italiani nel periodo che va dal febbraio al dicembre 1979. Le conclusioni sono piuttosto chiare.
L’Italia preferisce l’agonizzante discomusic agli altri generi e ama più i complessi e cantanti stranieri che i nazionali. I risultati sono suddivisi in cinque gruppi: discomusic, pop melodico, pop ritmico, cantautori e canzoni per bambini. I dati sono sconfortanti per l’industria discografica italiana visto che gli interpreti nazionali vendono esattamente la metà dei loro colleghi stranieri. L’Italia è ben rappresentata dai cantautori, che rispetto a quelli stranieri hanno il 75% del mercato, e dai complessi come i Pooh e i Matia Bazar. Altri nomi sempre presenti sono quelli di Celentano, Battisti e Iglesias.

Dal primo gennaio sono aumentati i prezzi che le case distributrici praticano ai rivenditori. I 33 giri sono saliti da 5000 lire a 5200, i 45 giri da 1250 a 1300. Naturalmente sono prezzi da media nazionale. I prezzi come al solito variano da rivenditore a rivenditore. L’unica casa a ribellarsi e a rimanere con i prezzi del vecchio listino è la RCA ma, come si diceva prima, non esistendo un prezzo consigliato al pubblico valido per tutti, questo dissociarsi non troverà un riscontro utile poi nei negozi.

L’ARRESTO DI PAUL MC CARTNEY

Il primo di gennaio la BBC ha trasmesso per tredici ore consecutive la classifica dei dischi più trasmessi nel periodo che va dal 1970 al 1979. Al primo posto fra i singoli è risultato Paul McCartney e i suoi Wings con MULL OF KINTYRE, seguito da RIVERS OF BABYLON dei Boney M e al terzo posto YOU’RE THE ONE THAT I WANT di John Travolta e Olivia Newton John. Praticante tutti e tre successi recenti risalenti al periodo 1978-1979.
McCartney, dopo numerosi rifiuti dalle autorità giapponesi, causa trascorsi con sostanze stupefacenti, ha ottenuto il nulla osta per un tour in Giappone. Programmate già sette date di cui quattro nel celebre Budokan di Tokio, dove tra l’altro Bob Dylan registrò un album dal vivo. In quattro ore dall’inizio della prevendita tutti i biglietti sono andati esauriti. Un record che non si era mai verificato nel paese del Sol Levante sebbene non nuovo a mega concerti di altri notissimi della musica pop e rock. Solo che, all’arrivo all’aereoporto di Tokio il 15 gennaio viene trovato in possesso di due etti di marijuana e naturalmente viene fermato. Il Giappone è tra i più severi nel settore della repressione alle droghe e il 16 gennaio l'artista viene arrestato. Egli dice di essere appena arrivato dall’America dove l’attitudine alla marijuana non è considerata così grave. Più in là confesserà la sua stupidità per aver portato la droga in Giappone ben conoscendo i problemi avuti per ottenere il visto, negatogli a lungo proprio per quegli stessi motivi.
Il giorno dopo subisce un interrogatorio al commissariato ed è condotto in carcere dove passa nove giorni, nutrito con pappine e semi di soia. Un regime dietetico restrittivo per chi la mattina è abituato ai cornflakes. In carcere passa il tempo canticchiando insieme alle guardie, le quali timidamente gli richiedono YESTERDAY. Alle otto le luci si spengono e si deve dormire su un materasso troppo sottile mentre lui avrebbe preferito “un soffice letto”. Alle sei la sveglia. I suoi compagni di cella sono un assassino ed uno finito dentro per spaccio di droga. Ma sono entrambi gentilissimi. Beh, non capita tutti i giorni di scontare una pena nella stessa cella con uno dei Beatles!!! Il 25 gennaio Paul esce di galera perché le autorità giapponesi decidono che "era inconsapevole delle restrittive leggi in materia di droga". Cosa assolutamente non vera, ma quando ti chiami Paul Mc Cartney le cose possono prendere pieghe diverse.
Paul arrabbiatissimo dichiarerà di non voler mettere più piede in Giappone. Ma forse i più arrabbiati saranno stati i fans nipponici dato l’annullamento del tour, che costa al cantante i tre milioni di dollari del compenso, naturalmente non percepito, più duecento mila sterline di penale e dieci mila di spese per gli avvocati. Bel colpo, Paul! Giappone, paese strano in cui non ci si può portare appresso neanche due panetti di fumo come bagaglio a mano! Incredibile!

Scompare un personaggio che dirà molto poco al pubblico ma parecchio a chi è un addetto ai lavori. Giuseppe Giannini, consigliere di amministrazione della CGD. Ha solo 50 anni e un infarto lo coglie inaspettato. Giannini aveva contribuito a portare ai massimi livelli la Compagnia Generale Del Disco (CGD) e aveva creduto alla validità di personaggi come i Pooh, Tozzi, Fogli, Ranieri. Giannini era stato per la CGD quello che Melis era per la RCA.
Altra scomparsa importantissima, per il teatro italiano, è quella di Romolo Valli che a 55 anni resta vittima di un incidente stradale avvenuto il primo di febbraio mentre rientrava a casa. Era impegnato nelle recite del dramma di Giuseppe Patroni Griffi dal titolo inquietante PRIMA DEL SILENZIO.

SANREMO 1980

L’edizione del trentennale è pronta alla partenza. Canzoni e cantanti sono stati scelti nel corso di una selezione che si è svolta a Sanremo nei giorni 15 e 16 gennaio. Selezione in verità poco trasparente, come sempre. Tutto, come si sarebbe detto poi, "perchè Sanremo è Sanremo". Prima, durante e dopo non sono mancate polemiche e malumori che hanno avuto una certo eco sulla stampa. Il patron è Gianni Ravera e questo forse spiega tutto. Questo Sanremo però è il prototipo di quello che sarebbe stato poi, negli anni a venire. La formula Ravera, nel tempo, si è rivelata quella da seguire (a parte le selezioni). Ci sono i big, i giovani, le nuove proposte e gli ospiti stranieri. Quest’anno c’è anche Sanremo Disco, una trasmissione dedicata alle vedettes della musica da discoteca che niente hanno a che fare, naturalmente, con la gara. Trenta i cantanti in gara. C’è il ritorno di Bobby Solo dopo dieci anni di lontananza dai palcoscenici sanremesi, quello di Gianni Morandi che presenta una canzone scritta da Francesco De Gregori e da Ron, arrangiata da Lucio Dalla (MARIU’), c’è il gruppo della Bottega Dell’Arte con una canzone molto carina dal titolo PIU’ DI UNA CANZONE, il bravo Aldo Donati, già vocalist della Schola Cantorum con CANTERO’ CANTERO’ CANTERO’. C’è anche l’ex gruppo progressive Latte E Miele che stranamente è stato messo tra i giovani insieme a personaggi come Coscarella e Polimeno (un duo) e a Mela Lo Cicero (??) ma anche a Bruno D’Andrea, protagonista di un best seller nell’autunno precedente, quando interpretò la sigla di Mork & Mindy, NA-NO NA-NO. Un idolo dei fotoromanzi Lancio, Gianfranco De Angelis. Poi due abitue’ del festival come Leano Morelli e Peppino di Capri (che presenta una canzone molto garbata, TU CIOE’), Pupo con SU DI NOI e Toto Cutugno con SOLO NOI.
A presentare ci saranno Roberto Benigni, Olimpia Carlisi (una bruttina di talento o forse una bruttina e basta?) e Claudio Cecchetto. Chi vincerà? Sono aperte le scommesse... chi sa il risultato finale è amico di Ravera.

Christian Calabrese