Il 3 maggio, anche l'ottava legislatura repubblicana è stata sciolta
prematuramente, seguendo la stessa sorte delle altre tre che l'hanno
preceduta. IL Presidente della Repubblica Sandro Pertini riceve al
Quirinale il Presidente del Consiglio Amintore Fanfani per sciogliere le
Camere. Ora bisogna decidere la data delle elezioni che dovrebbe essere
il 19 o il 26 giugno. Se prevalesse la proposta per l'ultima domenica di
primavera, si riaprirebbe il problema dell'abbinamento con le
amministrative già fissate per la domenica successiva. Ma ad appena 48
ore dallo scioglimento di Camera e Senato, il presidente del Senato
Tommaso Morlino, muore d'infarto mentre giocava con i figli. Era nato il
26 agosto del 1925 ad Irsina (Matera) e quindi non aveva ancora 58 anni.
Nel 1954 fu eletto nelle liste della DC, dopo una laurea in
giurisprudenza. Dal 1959 al 1964 fu il braccio destro di Aldo Moro ed
era diventato vice segretario nazionale. Vice presidente del Senato nel
gennaio 1981 dopo la rinuncia di Fanfani, divenuto Presidente del
Consiglio, era lui a subentrare con un voto plebiscitario.
Lucio Dalla
Registrato alla Fono Sprint di Bologna, eseguito il transfer alla RCA di
Roma, è appena uscito "1983", il nuovo album di Lucio Dalla, a due anni
di distanza dall'ultimo, il Q Disc del 1981. Un album sicuramente molto
interessante. L'attenzione di Dalla verso le nuove tecniche di incisione
forse lo rendono meno spontaneo che nei precedenti due dischi (tacciati
anche di facile commerciabilità) ma più competente e padrone dei mezzi.
Lo portano cioè verso una resa fedele delle proprie registrazioni.
CAMION, per il quale è stato adottata la tecnica dell'olofonia (che
permette un ascolto in termini reali della fonte sonora in tutta la sua
spazialità) è da questo punto di vista rappresentativo dell'intero
lavoro, marcando un salto di qualità tecnologica non indifferente. Tutto
questo discorso sul suono non va a discapito della musica e dei testi.
E' soltanto una cosa in più, forse un inutile perfezionismo. Nel disco
suonano gli Stadio (gruppo che ha fatto per anni la spalla a Lucio Dalla
nei concerti e che ora si diverte a scambiare il favore al "capo"), band
nata da turnisti di sala d'incisione. Il disco si apre con "1983", una
ricostruzione alla maniera di Dalla degli ultimi quarant'anni di vita
italiana (1943-1983). Canzone ricca di riferimenti, affollata di ricordi
di vita minima e di memorie da mettere su carta prima che si facciano
dimenticare. L'anno in corso, proprio quel 1983 che dà il titolo alla
canzone è un momento cardine per tornare indietro nel tempo e ripensare
a gente che non c'è più, a situazioni e discorsi che nel mondo attuale
(quel 1983, appunto) non hanno più senso perchè scomparse travolte dal
progresso. Una maniera di rivedere il proprio rapporto con il passato e
con l'oggi. Nel 1981 con TELEFONAMI TRA VENT'ANNI aveva immaginato il
mondo del 2001 un po' differente da quello che poi avremmo conosciuto,
ma comunque si era proiettato in avanti. Ora, nel 1983, momento in cui
Dalla compie quarant'anni, preferisce gettare lo sguardo indietro e fare
i conti col proprio vissuto. Il brano si apre lentamente ma poco a poco
si proietta verso reminiscenze del passato, a quel 1943, ai suoni in
stile Glenn Miller, tipici dei big band dell'epoca. Come oggi gli
americani sono attesi a Riccione in veste di turisti, questa volta si
aspettavano i tedeschi. Il tutto raccontato con gli occhi di un bambino
che fantastica su razzi spaziali, all'epoca degni solo di un libro di
Giulio Verne. E spera che tutti, proprio tutti, rimangano vivi proprio
per vedere. Una dimensione narrativa rivolta verso l'America on the road la
si può riscontrare in L'ALTRA PARTE DEL MONDO. PECORELLA è invece una canzone
molto strana ma ricca di novità ritmiche ed armoniche. Tornando a
CAMION, tutto il discorso musicale viene racchiuso in alcuni giri
armonici ricorrenti in tutto il brano con un arrangiamento che stempera
una strana atmosfera repentinamente oscillante fra l'aggressività e la
dolcezza. Ritornando al giro armonico del brano constatiamo quanto sia
tipicamente nello stile Lucio Dalla del periodo. La sua voce, in questo
brano non eccelso, diventa determinante sul versante narrativo. STRONZO,
dal titolo inutilmente volgare, è un brano con una base quasi "dance" in
cui Dalla si diverte a fare dei vocalizzi mentre il coro ripete ad
libitum il titolo della canzone. In NOI COME VOI e SOLO ripropone lo
stile degli ultimi 10 anni, quello più conosciuto, dove la tradizione
influenza più del rinnovamento sonoro. PECORELLA a tratti sembra una
canzone di Ron o degli Stadio. E' incredibile come gli stili di chi
collabora da anni con le stesse persone alla fine si uniscano e non si
riesce quasi più a distinguere di chi è quella tal canzone o
quell'altra. Non so se sia un bene questa simbiosi. Anche perché, alla
fine, quando queste "anime" si separano per lavorare in proprio, le
influenze artistiche sono ben visibili tanto che, nonostante poi non sia
così, sembra che nel lavoro di ognuno abbia sempre messo lo zampino
l'altro. Un disco particolare, all'epoca leggermente più difficile delle
altre produzioni del cantautore, che si fa molto più attento alle
sonorità del futuro. Ciò nonostante sia "liricamente" ancorato al
passato e al presente, con un profondo attaccamento ed una scanzonata
nostalgia. Lo si può capire dalla title track dell'album.
Musical Youth
Un salto oltremanica per incontrare un gruppo di ragazzini di origine
giamaicana che tantissimo successo hanno ottenuto alla fine del 1982 in
Inghilterra. Senza neanche fare la trafila che si addice ai nuovi gruppi
e con uno scarsissimo battage pubblicitario, i Musical Youth e la
canzone PASS
THE DUTCHIE arrivano direttamente al primo posto in
classifica. In Italia sono passati in tv a dicembre, a Domenica In, ma
non se n'è accorto nessuno. Tutti sotto i 15 anni, a differenza di
gruppi di adolescenti del passato, come i Jackson Five o gli Osmonds.
Sostanzialmente loro erano creazioni del music business, mentre questi
si reggono sulle proprie gambe. Nonostante la pigmentazione della pelle
sia simile a quella di Michael Jackson e fratelli, non fanno musica
soul, funk, r'n'b. Fanno reggae. E Ska. E' difficile che nel Regno Unito un brano
di musica reggae possa avere l'onore delle prime posizioni. Non capitava dai tempi
di Bob Marley, nonostante l'Inghilterra ospitasse una delle più feconde
case discografiche di musica reggae, ska e dub: la Trojan, che
quest'anno compie i 40 anni. Il gruppo, a dispetto dell'età
giovanissima, ha dietro qualche anno di esperienza, avendo cominciato a
farsi conoscere ad un pubblico di nicchia, anche se a livello molto
amatoriale. Il padre, Freddy Waite, era uno dei membri di un complesso
giamaicano degli anni '60, The Techniques, che in patria ebbe una
dozzina di hit in cima alle classifiche. Ma avere dei dischi in
classifica in Giamaica non significa di certo che ti si possano aprire
le porte delle classifiche della Union Jack. E difatti così fu. Freddy,
comunque emigrato a Birmingham, iniziò a lavorare nelle fabbriche della
Leyland ma il pallino della musica non gli passò mai. Anzi, lo trasmise
ai suoi figli, Patrick (ora deceduto) e Junior, che insieme ad altri
compagni di classe o che comunque frequentavano la stessa scuola,
decisero di fondare un gruppo, naturalmente incoraggiato dal genitore. E
così i due, insieme a Kelvin, Michael e Dennis, nel 1979 misero su i
Musical Youth. Nel 1982, dopo circa tre anni di
gigs nei vari pub inglesi, la MCA li scrittura e il loro primo disco con
la Major è proprio quel PASS THE DUTCHIE. Una legge inglese dice che i
minori di 15 anni sono tenuti a lavorare per un massimo di 39 giorni
l'anno e buona parte di questo lasso di tempo è già stata usata
(trasferte europee per presentare il pezzo nelle tv etc.) Questa legge
ha fatto sì che la formazione vedesse cancellato il loro primo tour
nazionale come supporter di Kid Creole & The Coconuts. Junior, il
"vecchio del gruppo" (15 anni), racconta che prima del grande successo
lavoravano incessantemente per farsi conoscere ma nessuno diceva niente.
Ora che la gente li conosce, la legge applica alla lettera le sue
regole, rischiando di far finire nel dimenticatoio il gruppo. E difatti
così accadde: dopo un altro paio di successi come HEARTBREAKER, NEVER
GONNA GIVE YOU UP, i ragazzi incisero altri due brani di buon esito,
come 007 e TELL ME WHY, prima di concludere la loro breve carriera in
compagnia di Donna Summer con UNCONDITIONAL LOVE. Il secondo album non
entrò in classifica. Dennis lasciò il gruppo per formare un altro
complesso, gli XMY e i Musical Youth si sciolsero definitivamente. Era
il 1984.
Bee Gees
Guai giudiziari per i Bee Gees. Il 23 febbraio di quest'anno un
tribunale di Chicago ha trovato i fratelli Gibb colpevoli di plagio
perché la loro celeberrima HOW
DEEP IS YOUR LOVE> sembra sia simile, se
non uguale, ad un pezzo mai pubblicato, scritto da un tale Ronald Sell
che nella vita fa l'antiquario. La storia comincia nel 1975, quando Sell
scrisse la canzone: la registrò e pagò solo sei dollari per ottenere i
diritti d'autore. Spedì poi 14 demo ad altrettante case discografiche e
non ebbe neanche risposta. Quando il signor Sell, sentì dal vicino la
colonna sonora di SATRUDAY NIGHT FEVER gli prese un colpo. "Ma quella è
la canzone che ho scritto io!". Tutti a ridere, tranne il tribunale di
Chicago. Oggi si parla di un risarcimento pari a 25 milioni di dollari
del 1983. I Bee Gees, che hanno composto il brano nel 1976, negano tutto
e attribuiscono il fatto ad una imprevedibile coincidenza. Non sappiamo
esattamente come sia andata a finire, ma sicuramente il giudice di
Chicago non era un fan del tre fratelli australiani!
Massimo Ranieri
Nuova prova per Massimo Ranieri: BARNUM, il musical ambientato nel mondo
del circo. Un lavoro duro, che richiede impegno, studio e sacrificio.
Con la professionalità di certi attori americani, comincia ad entrare
nel ruolo accettando l'ospitalità di Liana Orfei, curioso di condividere
anche nella quotidianità, la vita del circo. Si sente come "un
calciatore in ritiro prima di affrontare il campionato del mondo".
BARNUM, dal prestigioso nome di un esponente circense (Taylor Barnum)
debutterà al Sistina dove terrà cartellone per moltissimo tempo, per
essere poi portato in tournée nei teatri di tutt'Italia. Massimo dovrà
cantare tra un numero e l'altro le belle musiche di Cy Coleman. Una cosa
veramente impegnativa. Pensate a dover cantare dopo aver fatto un numero
acrobatico! Forse chi è nato nel circo non avrà di questi problemi, ma
per chi gli si avvicina soltanto come attore, non è un impegno da poco.
Leader politici
E' tempo di elezioni e i leader politici si "svelano" sui giornali.
Parlano di tutto, anche di musica. Prendiamo i casi di Francesco
Rutelli, Gianfranco Fini e Vittorio Agnoletto.
Francesco Rutelli del Partito Radicale, parla di dieci anni prima come
fossero 50 anni. Rimembra i tempi della campagna a favore dell'aborto
(adesso invece rimpiange il fatto di ricordarseli!) e dei concerti
politici che a suo dire, sono stati inventati dal Partito Radicale. I
vari Dalla, De Gregori, Bennato, Battiato che suonavano per loro. Sarà
vero? Boh. Alla domanda "che musica ascolta?" risponde "Beatles, Pink
Floyd, Battiato" Concludendo con "dixieland" come fosse un complesso e
non uno stile musicale. Ce lo vedete Rutelli dietro una jazz band di New
Orleans con i guanti bianchi e la giacca a righe cantare "Oh When The
Saints…"?
Vittorio Agnoletto è il rappresentante politico di DP, già allora agli
sgoccioli. Rimpiange di non essere intonato e parla della sua passione
per il jazz metropolitano e in particolare per John Coltrane. Agnoletto,
nel 1983, aveva i capelli ed un viso stile Nanni Moretti anni settanta.
Completamente un'altra persona.
Gianfranco Fini, 31enne, laureato in psicologia, figlio degenere di
Giorgio Almirante, è candidato nella lista del MSI per la circoscrizione
Roma-Latina-Viterbo-Frosinone. Parla dello svecchiamento della classe
politica (tirando l'acqua al suo mulino) e della decrepitezza delle loro
idee. Per quanto riguarda la musica, preferisce ascoltare Franco
Battiato e Lucio Battisti "che si sono sempre sforzati di essere
anticonformisti sia nella loro musica che nell'aspetto esteriore".
Solidarnosc
Il sindacato libero Solidarnosc, disciolto dal regime comunista polacco,
promuove varie manifestazioni contro Jaruzelski. Decine di migliaia di
persone in piazza hanno manifestato malgrado le forti intimidazione del
partito comunista. In venti città la milizia è dovuta intervenire con
estrema durezza contro la gente che cantava inni ed inalberava bandiere
di Solidarnosc. A Nowa Huta un operaio è stato ucciso, colpito alla gola
da una granata lanciata dall'esercito. Gli "zomo" si sono accaniti
contro la gente che usciva dalla cattedrale a Varsavia, facendo decine
di feriti. I manifestanti rispondevano alla violenza cantando "Jeszce
Polka Nie Zginela" ossia " la Polonia non è ancora morta" e faceva con
le dita il segno di vittoria. Grzegorz Przmek, 19 anni, figlio di una
poetessa dissidente, viene ucciso mentre festeggiava la maturità insieme
agli amici in un bar della città vecchia, nel momento in cui nella
cattedrale di San Giovanni, distante poche decine di metri, era in corso
una messa dedicata alla memoria del generale Pilsudski, famoso stratega
che nel 1920 sconfisse l'Armata Rossa. Dei poliziotti si avvicinano al
ragazzo e lo bastonano a morte, fermandosi alla vista del cervello
fuoriuscito dal cranio. A Danzica la folla si è riunita nei pressi della
casa di Walesa. Un grosso sbarramento di polizia ha impedito al corteo
di proseguire e ci sono stati lanci di lacrimogeni e di pietre. Intanto
il generale Jaruzelski assicura che "se nei prossimi mesi non vi saranno
disordini arriverà la pace sociale". Che aveva un significato molto
chiaro: se smettete di ribellarvi non vi uccidiamo più. Ma la Polonia
era cambiata e Jaruzelski ne era consapevole.
Il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan plaude alla rivolta
polacca e omaggia gli operai e la gente comune per il coraggio
dimostrato "in difesa dei loro diritti umani ed economici".
Mosca risponde con una parata (quella del 1° maggio) "zoppa": assenti
gli ambasciatori dei paesi Nato per protesta per ciò che stava accadendo
in Polonia e per la presenza di sottomarini spia-sovietici individuati
nel golfo di Stoccolma. Moltissimi cittadini moscoviti, incoraggiati dai
clamori polacchi e stanchi di quasi settant'anni di parate obbligatorie,
cercano di non andare adducendo mille scuse. Ma il PCUS, prevedendo una
defezione di massa, fa appiccare tantissimi manifesti per le strade di
Mosca in cui si rispolvera la vecchia definizione di "nemico del popolo"
per coloro che non avessero partecipato alla grande festa.
In questi giorni (maggio 2007) la sezione Katowice dell'Istituto della
Memoria Nazionale Polacco (IPN) ha chiesto l'incriminazione per Wojciech
Jaruzelski per i fatti avvenuti tra la fine degli anni '70 e i primi
dell'80 e per aver decretato la legge marziale nel 1981. Il reato per il
quale è iscritto è quello del "crimine comunista" e "crimine contro la
nazione".
Campionato di Calcio
Eccoci, come sempre, al campionato di calcio. La Roma sta marciando
trionfalmente verso lo scudetto. Un evento memorabile per una piazza,
quella romana, abituata a vedere sfumare i sogni ad un passo dal loro
avverarsi. La 28° giornata vede la compagine giallorosa campione
d'Italia con due giornate d'anticipo per 56 minuti. Al gol di Falçao
delle 16.38, replica quello di Bottega alle 17.32. La Roma giocava
contro l'Avellino ed i gol sono stati messi a segno da Falçao (come
detto) e da capitan Di Bartolomei. Gianni Brera, che aveva profetizzato
"mai lo scudetto alla Roma perché sotto un certo parallelo lo scirocco
fa argine" è stato smentito. Più che lo scirocco, a fare argine agli
scudetti dell'asse Torino-Milano, in tanti anni sono stati gli arbitri.
La Juventus pareggia a Torino contro l'Inter con un bel 3 a 3. Segna per
primo Altobelli, raddoppia Oriali ed alla fine del primo tempo accorcia
le distanze Platini. Hans Müller porta la squadra milanese sul 3 a 1 ma
un secondo gol di Platini e poi il finale di Roberto Bottega, lascia
alla Juventus un esile speranza di riacciuffare la Roma. IL Verona,
quarta forza del campionato, vince a Cesena per 2 a 1 con reti di Fanna
e Penzo; infine Garlini realizza per il Cesena. Ricordiamo che il Verona
aveva una squadra molto forte, con "scarti" d'autore come Pietro Fanna,
Spinosi, Dirceu e lo stesso Penzo. Il Napoli batte la Fiorentina per 1 a
0 con un autogol di Ferroni. La classifica è la seguente: Roma in testa
con 40 punti, Juventus seconda con 36, Inter al terzo posto con 34,
seguita dal Verona con 33. Questi i risultati finali degli incontri:
ASCOLI - TORINO 2-0
CESENA - VERONA 1-2
JUVENTUS - INTER 3-3
NAPOLI - FIORENTINA 1-0
PISA - GENOA 0-0
ROMA - AVELLINO 2-0
SAMPDORIA - CAGLIARI 1-1
UDINESE - CATANZARO 2-1
Christian Calabrese
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