Settimana 08 Maggio 1983
( da Ciao 2001 )

# TITOLO INTERPRETE Quotazione
1Vacanze romane Matia Bazar  
2Amico e’ C.Caselli & D.B.Bembo 
3I didn’t know P.H.D  
4Shock the monkey Peter Gabriel  
5Face to face heart to heart Twins  
6L’italiano Toto Cutugno  
7Do you really want to hurt meCulture Club  
8Acquarello Toquinho  
9Vita spericolata Vasco Rossi  
10Chi chi chi co co co Pippo Franco  

Classifica 33 giri

# TITOLO INTERPRETE Quotazione
1The Final Cut Pink Floyd  
2Tutto Sanremo ‘83Aa.Vv  
3Tango Matia Bazar  
4Another Page Christopher Cross 
5Acquarello Toquinho  
6L’Arca Di Noe’ Franco Battiato  

Il 3 maggio, anche l'ottava legislatura repubblicana è stata sciolta prematuramente, seguendo la stessa sorte delle altre tre che l'hanno preceduta. IL Presidente della Repubblica Sandro Pertini riceve al Quirinale il Presidente del Consiglio Amintore Fanfani per sciogliere le Camere. Ora bisogna decidere la data delle elezioni che dovrebbe essere il 19 o il 26 giugno. Se prevalesse la proposta per l'ultima domenica di primavera, si riaprirebbe il problema dell'abbinamento con le amministrative già fissate per la domenica successiva. Ma ad appena 48 ore dallo scioglimento di Camera e Senato, il presidente del Senato Tommaso Morlino, muore d'infarto mentre giocava con i figli. Era nato il 26 agosto del 1925 ad Irsina (Matera) e quindi non aveva ancora 58 anni. Nel 1954 fu eletto nelle liste della DC, dopo una laurea in giurisprudenza. Dal 1959 al 1964 fu il braccio destro di Aldo Moro ed era diventato vice segretario nazionale. Vice presidente del Senato nel gennaio 1981 dopo la rinuncia di Fanfani, divenuto Presidente del Consiglio, era lui a subentrare con un voto plebiscitario.

Lucio Dalla

Registrato alla Fono Sprint di Bologna, eseguito il transfer alla RCA di Roma, è appena uscito "1983", il nuovo album di Lucio Dalla, a due anni di distanza dall'ultimo, il Q Disc del 1981. Un album sicuramente molto interessante. L'attenzione di Dalla verso le nuove tecniche di incisione forse lo rendono meno spontaneo che nei precedenti due dischi (tacciati anche di facile commerciabilità) ma più competente e padrone dei mezzi. Lo portano cioè verso una resa fedele delle proprie registrazioni. CAMION, per il quale è stato adottata la tecnica dell'olofonia (che permette un ascolto in termini reali della fonte sonora in tutta la sua spazialità) è da questo punto di vista rappresentativo dell'intero lavoro, marcando un salto di qualità tecnologica non indifferente. Tutto questo discorso sul suono non va a discapito della musica e dei testi. E' soltanto una cosa in più, forse un inutile perfezionismo. Nel disco suonano gli Stadio (gruppo che ha fatto per anni la spalla a Lucio Dalla nei concerti e che ora si diverte a scambiare il favore al "capo"), band nata da turnisti di sala d'incisione. Il disco si apre con "1983", una ricostruzione alla maniera di Dalla degli ultimi quarant'anni di vita italiana (1943-1983). Canzone ricca di riferimenti, affollata di ricordi di vita minima e di memorie da mettere su carta prima che si facciano dimenticare. L'anno in corso, proprio quel 1983 che dà il titolo alla canzone è un momento cardine per tornare indietro nel tempo e ripensare a gente che non c'è più, a situazioni e discorsi che nel mondo attuale (quel 1983, appunto) non hanno più senso perchè scomparse travolte dal progresso. Una maniera di rivedere il proprio rapporto con il passato e con l'oggi. Nel 1981 con TELEFONAMI TRA VENT'ANNI aveva immaginato il mondo del 2001 un po' differente da quello che poi avremmo conosciuto, ma comunque si era proiettato in avanti. Ora, nel 1983, momento in cui Dalla compie quarant'anni, preferisce gettare lo sguardo indietro e fare i conti col proprio vissuto. Il brano si apre lentamente ma poco a poco si proietta verso reminiscenze del passato, a quel 1943, ai suoni in stile Glenn Miller, tipici dei big band dell'epoca. Come oggi gli americani sono attesi a Riccione in veste di turisti, questa volta si aspettavano i tedeschi. Il tutto raccontato con gli occhi di un bambino che fantastica su razzi spaziali, all'epoca degni solo di un libro di Giulio Verne. E spera che tutti, proprio tutti, rimangano vivi proprio per vedere. Una dimensione narrativa rivolta verso l'America on the road la si può riscontrare in L'ALTRA PARTE DEL MONDO. PECORELLA è invece una canzone molto strana ma ricca di novità ritmiche ed armoniche. Tornando a CAMION, tutto il discorso musicale viene racchiuso in alcuni giri armonici ricorrenti in tutto il brano con un arrangiamento che stempera una strana atmosfera repentinamente oscillante fra l'aggressività e la dolcezza. Ritornando al giro armonico del brano constatiamo quanto sia tipicamente nello stile Lucio Dalla del periodo. La sua voce, in questo brano non eccelso, diventa determinante sul versante narrativo. STRONZO, dal titolo inutilmente volgare, è un brano con una base quasi "dance" in cui Dalla si diverte a fare dei vocalizzi mentre il coro ripete ad libitum il titolo della canzone. In NOI COME VOI e SOLO ripropone lo stile degli ultimi 10 anni, quello più conosciuto, dove la tradizione influenza più del rinnovamento sonoro. PECORELLA a tratti sembra una canzone di Ron o degli Stadio. E' incredibile come gli stili di chi collabora da anni con le stesse persone alla fine si uniscano e non si riesce quasi più a distinguere di chi è quella tal canzone o quell'altra. Non so se sia un bene questa simbiosi. Anche perché, alla fine, quando queste "anime" si separano per lavorare in proprio, le influenze artistiche sono ben visibili tanto che, nonostante poi non sia così, sembra che nel lavoro di ognuno abbia sempre messo lo zampino l'altro. Un disco particolare, all'epoca leggermente più difficile delle altre produzioni del cantautore, che si fa molto più attento alle sonorità del futuro. Ciò nonostante sia "liricamente" ancorato al passato e al presente, con un profondo attaccamento ed una scanzonata nostalgia. Lo si può capire dalla title track dell'album.

Musical Youth

Un salto oltremanica per incontrare un gruppo di ragazzini di origine giamaicana che tantissimo successo hanno ottenuto alla fine del 1982 in Inghilterra. Senza neanche fare la trafila che si addice ai nuovi gruppi e con uno scarsissimo battage pubblicitario, i Musical Youth e la canzone PASS THE DUTCHIE arrivano direttamente al primo posto in classifica. In Italia sono passati in tv a dicembre, a Domenica In, ma non se n'è accorto nessuno. Tutti sotto i 15 anni, a differenza di gruppi di adolescenti del passato, come i Jackson Five o gli Osmonds. Sostanzialmente loro erano creazioni del music business, mentre questi si reggono sulle proprie gambe. Nonostante la pigmentazione della pelle sia simile a quella di Michael Jackson e fratelli, non fanno musica soul, funk, r'n'b. Fanno reggae. E Ska. E' difficile che nel Regno Unito un brano di musica reggae possa avere l'onore delle prime posizioni. Non capitava dai tempi di Bob Marley, nonostante l'Inghilterra ospitasse una delle più feconde case discografiche di musica reggae, ska e dub: la Trojan, che quest'anno compie i 40 anni. Il gruppo, a dispetto dell'età giovanissima, ha dietro qualche anno di esperienza, avendo cominciato a farsi conoscere ad un pubblico di nicchia, anche se a livello molto amatoriale. Il padre, Freddy Waite, era uno dei membri di un complesso giamaicano degli anni '60, The Techniques, che in patria ebbe una dozzina di hit in cima alle classifiche. Ma avere dei dischi in classifica in Giamaica non significa di certo che ti si possano aprire le porte delle classifiche della Union Jack. E difatti così fu. Freddy, comunque emigrato a Birmingham, iniziò a lavorare nelle fabbriche della Leyland ma il pallino della musica non gli passò mai. Anzi, lo trasmise ai suoi figli, Patrick (ora deceduto) e Junior, che insieme ad altri compagni di classe o che comunque frequentavano la stessa scuola, decisero di fondare un gruppo, naturalmente incoraggiato dal genitore. E così i due, insieme a Kelvin, Michael e Dennis, nel 1979 misero su i Musical Youth. Nel 1982, dopo circa tre anni di gigs nei vari pub inglesi, la MCA li scrittura e il loro primo disco con la Major è proprio quel PASS THE DUTCHIE. Una legge inglese dice che i minori di 15 anni sono tenuti a lavorare per un massimo di 39 giorni l'anno e buona parte di questo lasso di tempo è già stata usata (trasferte europee per presentare il pezzo nelle tv etc.) Questa legge ha fatto sì che la formazione vedesse cancellato il loro primo tour nazionale come supporter di Kid Creole & The Coconuts. Junior, il "vecchio del gruppo" (15 anni), racconta che prima del grande successo lavoravano incessantemente per farsi conoscere ma nessuno diceva niente. Ora che la gente li conosce, la legge applica alla lettera le sue regole, rischiando di far finire nel dimenticatoio il gruppo. E difatti così accadde: dopo un altro paio di successi come HEARTBREAKER, NEVER GONNA GIVE YOU UP, i ragazzi incisero altri due brani di buon esito, come 007 e TELL ME WHY, prima di concludere la loro breve carriera in compagnia di Donna Summer con UNCONDITIONAL LOVE. Il secondo album non entrò in classifica. Dennis lasciò il gruppo per formare un altro complesso, gli XMY e i Musical Youth si sciolsero definitivamente. Era il 1984.

Bee Gees

Guai giudiziari per i Bee Gees. Il 23 febbraio di quest'anno un tribunale di Chicago ha trovato i fratelli Gibb colpevoli di plagio perché la loro celeberrima HOW DEEP IS YOUR LOVE> sembra sia simile, se non uguale, ad un pezzo mai pubblicato, scritto da un tale Ronald Sell che nella vita fa l'antiquario. La storia comincia nel 1975, quando Sell scrisse la canzone: la registrò e pagò solo sei dollari per ottenere i diritti d'autore. Spedì poi 14 demo ad altrettante case discografiche e non ebbe neanche risposta. Quando il signor Sell, sentì dal vicino la colonna sonora di SATRUDAY NIGHT FEVER gli prese un colpo. "Ma quella è la canzone che ho scritto io!". Tutti a ridere, tranne il tribunale di Chicago. Oggi si parla di un risarcimento pari a 25 milioni di dollari del 1983. I Bee Gees, che hanno composto il brano nel 1976, negano tutto e attribuiscono il fatto ad una imprevedibile coincidenza. Non sappiamo esattamente come sia andata a finire, ma sicuramente il giudice di Chicago non era un fan del tre fratelli australiani!

Massimo Ranieri

Nuova prova per Massimo Ranieri: BARNUM, il musical ambientato nel mondo del circo. Un lavoro duro, che richiede impegno, studio e sacrificio. Con la professionalità di certi attori americani, comincia ad entrare nel ruolo accettando l'ospitalità di Liana Orfei, curioso di condividere anche nella quotidianità, la vita del circo. Si sente come "un calciatore in ritiro prima di affrontare il campionato del mondo". BARNUM, dal prestigioso nome di un esponente circense (Taylor Barnum) debutterà al Sistina dove terrà cartellone per moltissimo tempo, per essere poi portato in tournée nei teatri di tutt'Italia. Massimo dovrà cantare tra un numero e l'altro le belle musiche di Cy Coleman. Una cosa veramente impegnativa. Pensate a dover cantare dopo aver fatto un numero acrobatico! Forse chi è nato nel circo non avrà di questi problemi, ma per chi gli si avvicina soltanto come attore, non è un impegno da poco.

Leader politici

E' tempo di elezioni e i leader politici si "svelano" sui giornali. Parlano di tutto, anche di musica. Prendiamo i casi di Francesco Rutelli, Gianfranco Fini e Vittorio Agnoletto.

Francesco Rutelli del Partito Radicale, parla di dieci anni prima come fossero 50 anni. Rimembra i tempi della campagna a favore dell'aborto (adesso invece rimpiange il fatto di ricordarseli!) e dei concerti politici che a suo dire, sono stati inventati dal Partito Radicale. I vari Dalla, De Gregori, Bennato, Battiato che suonavano per loro. Sarà vero? Boh. Alla domanda "che musica ascolta?" risponde "Beatles, Pink Floyd, Battiato" Concludendo con "dixieland" come fosse un complesso e non uno stile musicale. Ce lo vedete Rutelli dietro una jazz band di New Orleans con i guanti bianchi e la giacca a righe cantare "Oh When The Saints…"?

Vittorio Agnoletto è il rappresentante politico di DP, già allora agli sgoccioli. Rimpiange di non essere intonato e parla della sua passione per il jazz metropolitano e in particolare per John Coltrane. Agnoletto, nel 1983, aveva i capelli ed un viso stile Nanni Moretti anni settanta. Completamente un'altra persona.

Gianfranco Fini, 31enne, laureato in psicologia, figlio degenere di Giorgio Almirante, è candidato nella lista del MSI per la circoscrizione Roma-Latina-Viterbo-Frosinone. Parla dello svecchiamento della classe politica (tirando l'acqua al suo mulino) e della decrepitezza delle loro idee. Per quanto riguarda la musica, preferisce ascoltare Franco Battiato e Lucio Battisti "che si sono sempre sforzati di essere anticonformisti sia nella loro musica che nell'aspetto esteriore".

Solidarnosc

Il sindacato libero Solidarnosc, disciolto dal regime comunista polacco, promuove varie manifestazioni contro Jaruzelski. Decine di migliaia di persone in piazza hanno manifestato malgrado le forti intimidazione del partito comunista. In venti città la milizia è dovuta intervenire con estrema durezza contro la gente che cantava inni ed inalberava bandiere di Solidarnosc. A Nowa Huta un operaio è stato ucciso, colpito alla gola da una granata lanciata dall'esercito. Gli "zomo" si sono accaniti contro la gente che usciva dalla cattedrale a Varsavia, facendo decine di feriti. I manifestanti rispondevano alla violenza cantando "Jeszce Polka Nie Zginela" ossia " la Polonia non è ancora morta" e faceva con le dita il segno di vittoria. Grzegorz Przmek, 19 anni, figlio di una poetessa dissidente, viene ucciso mentre festeggiava la maturità insieme agli amici in un bar della città vecchia, nel momento in cui nella cattedrale di San Giovanni, distante poche decine di metri, era in corso una messa dedicata alla memoria del generale Pilsudski, famoso stratega che nel 1920 sconfisse l'Armata Rossa. Dei poliziotti si avvicinano al ragazzo e lo bastonano a morte, fermandosi alla vista del cervello fuoriuscito dal cranio. A Danzica la folla si è riunita nei pressi della casa di Walesa. Un grosso sbarramento di polizia ha impedito al corteo di proseguire e ci sono stati lanci di lacrimogeni e di pietre. Intanto il generale Jaruzelski assicura che "se nei prossimi mesi non vi saranno disordini arriverà la pace sociale". Che aveva un significato molto chiaro: se smettete di ribellarvi non vi uccidiamo più. Ma la Polonia era cambiata e Jaruzelski ne era consapevole. Il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan plaude alla rivolta polacca e omaggia gli operai e la gente comune per il coraggio dimostrato "in difesa dei loro diritti umani ed economici". Mosca risponde con una parata (quella del 1° maggio) "zoppa": assenti gli ambasciatori dei paesi Nato per protesta per ciò che stava accadendo in Polonia e per la presenza di sottomarini spia-sovietici individuati nel golfo di Stoccolma. Moltissimi cittadini moscoviti, incoraggiati dai clamori polacchi e stanchi di quasi settant'anni di parate obbligatorie, cercano di non andare adducendo mille scuse. Ma il PCUS, prevedendo una defezione di massa, fa appiccare tantissimi manifesti per le strade di Mosca in cui si rispolvera la vecchia definizione di "nemico del popolo" per coloro che non avessero partecipato alla grande festa. In questi giorni (maggio 2007) la sezione Katowice dell'Istituto della Memoria Nazionale Polacco (IPN) ha chiesto l'incriminazione per Wojciech Jaruzelski per i fatti avvenuti tra la fine degli anni '70 e i primi dell'80 e per aver decretato la legge marziale nel 1981. Il reato per il quale è iscritto è quello del "crimine comunista" e "crimine contro la nazione".

Campionato di Calcio

Eccoci, come sempre, al campionato di calcio. La Roma sta marciando trionfalmente verso lo scudetto. Un evento memorabile per una piazza, quella romana, abituata a vedere sfumare i sogni ad un passo dal loro avverarsi. La 28° giornata vede la compagine giallorosa campione d'Italia con due giornate d'anticipo per 56 minuti. Al gol di Falçao delle 16.38, replica quello di Bottega alle 17.32. La Roma giocava contro l'Avellino ed i gol sono stati messi a segno da Falçao (come detto) e da capitan Di Bartolomei. Gianni Brera, che aveva profetizzato "mai lo scudetto alla Roma perché sotto un certo parallelo lo scirocco fa argine" è stato smentito. Più che lo scirocco, a fare argine agli scudetti dell'asse Torino-Milano, in tanti anni sono stati gli arbitri. La Juventus pareggia a Torino contro l'Inter con un bel 3 a 3. Segna per primo Altobelli, raddoppia Oriali ed alla fine del primo tempo accorcia le distanze Platini. Hans Müller porta la squadra milanese sul 3 a 1 ma un secondo gol di Platini e poi il finale di Roberto Bottega, lascia alla Juventus un esile speranza di riacciuffare la Roma. IL Verona, quarta forza del campionato, vince a Cesena per 2 a 1 con reti di Fanna e Penzo; infine Garlini realizza per il Cesena. Ricordiamo che il Verona aveva una squadra molto forte, con "scarti" d'autore come Pietro Fanna, Spinosi, Dirceu e lo stesso Penzo. Il Napoli batte la Fiorentina per 1 a 0 con un autogol di Ferroni. La classifica è la seguente: Roma in testa con 40 punti, Juventus seconda con 36, Inter al terzo posto con 34, seguita dal Verona con 33. Questi i risultati finali degli incontri:
ASCOLI - TORINO 2-0
CESENA - VERONA 1-2
JUVENTUS - INTER 3-3
NAPOLI - FIORENTINA 1-0
PISA - GENOA 0-0
ROMA - AVELLINO 2-0
SAMPDORIA - CAGLIARI 1-1
UDINESE - CATANZARO 2-1

Christian Calabrese

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