Intervista a Paola Battista
( a cura di Christian Calabrese )

Due estati fa avevo "deciso" che - in mancanza di brani stagionali validi - il mio "tormentone" estivo sarebbe stata una canzone non propriamente del 2005: HO BRUCIATO IL MIO CUORE. Appena la sentii me ne innamorai. Già conoscevo le due versioni precedenti: quella dei Troggs e quella di Evie Sands. Eh sì, perché quella canzone altri non era che ANYWAY THAT YOU WANT ME. Mi colpì subito quella voce così piena di grinta che sembrava voler spaccare il mondo in due. Da principio pensai: riecco un'altra creatura RCA sulla scia di Nada e Valeria Mongardini. Invece mi sbagliavo. Quella "creatura" non era artefatta. Era proprio così, "nature". Il suo nome era (è) Paola Battista. Ascoltai anche il secondo singolo, SEI UN VELENO, versione italiana della celebre canzone scritta da Paul Anka per Tom Jones, SHE'S A LADY.

E mi piacque nuovamente. Avevo letto sue notizie su dei giornali dell'epoca e sapevo che era di Rovereto. Ma tutto quello che sapevo e che avevo scoperto finiva qui. Qualche tempo fa mi arriva un'email di una certa Paola Battistata che mi informava di aver letto della mia recensione su un suo disco presentato nel girone B dei Cantagiro 1970. All'inizio ho tremato: "non è che ho scritto cose turpi, come di solito faccio? " ho pensato. Poi il cervello ha cominciato a girare nel verso giusto e sono riuscito a fare due più due. Era lei, il mio idolo di due anni prima! Non mi faccio sfuggire l'occasione e l'intervisto. Man mano che ci scambiavamo delle email è nata una bella corrispondenza amichevole. Ed eccoci qui a fare domande e a rispondere.

Parlaci un pò di te.

Sono nata a Rovereto,in provincia di Trento il 16 aprile del...1952, dove vivo. Ho iniziato a cantare, durante il carnevale dei bambini, che ogni anno si svolge nella mia città, in quel tempo si usava eleggere un reuccio e una reginetta, scelti tramite un concorso canoro, Vi partecipai e vinsi. In seguito l'organizzatore della manifestazione, contattò I miei genitori, convincendoli a farmi entrare a far parte della loro compagnia di arte varia, che si esibiva in quasi tutto il Trentino. Avevo solo 4 anni.

Quando hai cominciato, dove e perchè.

Iniziava il periodo delle tournèè di spettacoli famosi nelle varie città. A Rovereto, arrivò Pippo Baudo con l'Orchestra di Luciano Fineschi, portando " 7 note per 7 voci" e a mia insaputa, mio fratello mi iscrisse a questo concorso, dove vinsi il primo premio. Venni premiata da Pippo Baudo, provai un grande orgoglio, anche perchè vinto nella mia Rovereto; ricordo il teatro Zandonai, gremitissimo. Dopo poco tempo, mi contattarono, per effettuare dei provini in alcune case discografiche di Milano, con l'invito di partecipare ai vari concorsi in giro per l'Italia. Ero giovanissima, appena diciassettenne e ignara di questo mondo, pieno di artisti famosi, sconosciuti (e poi conosciuti).

I tuoi primi incontri nel mondo della musica. Chi hai incontrato, quali sono stati gli autori di cui hai fatto I primi provini, cosa ti ricordi di loro.

Partecipai a Castrocaro Terme, quando vinse Giusi Romeo, (diventata poi Giuni Russo) ed Elio Gandolfi. Io mi qualificai per la finale con la canzone "C'era un ragazzo che come me". Ma poi mi fecero cambiare la canzone, e dovetti rimediare con "La Fisarmonica" (mi chiedo ancora oggi il perchè...) Successivamente mi hanno invitata a fare una piccola tournèe nel Veneto e dintorni, con Ricky Gianco, Gian Pieretti, Alberto Anelli, Vanna Scotti e altri. Dopo aver vinto parecchi concorsi in giro per lo stivale, come ho detto precedentemente, fioccarono le prime opzioni con le varie case discografiche: la Fonit Cetra era una di queste dove a capo vi era il grandissimo Maestro, Carlo Alberto Rossi, autore - assieme ad un' altro grande paroliere Giorgio Calabrese - della mitica "E se domani", tra l'altro pezzo stupendo che modestamente mi si addice molto come genere e di moltissimi altri pezzi epocali (si può dire?? padre di Chris), che conobbi a Roma, nella sua casa. Ora non ricordo singolarmente i titoli,ma registrai parecchi pezzi. Ricordo i maestri Angel Poncho Gatti, Puccio Roelens e altri. Ci fu poi la Philips, la Ricordi,dove anche registrai qualcosa. Successivamente mi chiamarono in Corso Europa dove risiedeva il CIP, ossia il Clan Celentano, dove allora vi era capo, il fratello Alessandro. Anche lì le stesse cose, provini a non finire. Ma i tempi erano piuttosto lunghi per avere dei riscontri concreti, cosi sfumarono le cose. Comunque sia esperienze sempre molto interessanti. Non ricordo come ma mi trovai a fare un concorso dell'ENAL, con le tante selezioni, prima in Trentino, Veneto e via dicendo, per finire alla finale di Cefalù, vincendo il concorso nazionale. (Gilda Giuliani arrivò quinta). Li cominciò la mia vera, vita artistica.

Quando hai firmato il contratto per la RCA cosa hai pensato? Quali sono state le tue reazioni?

Subito dopo aver vinto il concorso nazionale a Cefalù, si avvicinò un signore, che mi chiedeva se fossi disponibile per fare un provino, sinceramente cominciavo ad avere un po di nausea ai concorsi, per quanti ne avevo fatti, e con molta naturalezza e sincerità lo ringraziai, ribadendo che la cosa non mi interessava più di tanto. I soliti concorsi, avanti e indietro, riscontri pochi, chiacchiere molte... so che ci rimase un po' male, insistendo continuamente voleva farmi firmare subito una opzione di 6 mesi. Io insistendo per il contrario gli dissi infine che io me ne sarei tornata a Rovereto e se veramente erano ancora interessati mi avrebbero ricontattata in seguito. Il signore misterioso era Roberto Davini della RCA di Roma. Dopo neanche una settimana, mi ricontattarono per un ennesimo provino, questa volta particolare, in quanto era un provino spettacolo, allestito all'interno della casa discografica dove c'erano tutti gli artisti segnalati nei vari concorsi italiani. Eravamo in diversi, compreso lo sconosciuto (allora) Claudio Baglioni. Ebbene, ci dissero di proporre 3 brani ciascuno. Tutto questo durò 3 giorni, anche perchè volevano sperimentare la presenza scenica, con varie luci colorate, con vestiti (da loro indicati), colore, tipologia ecc. per creare poi eventualmente l'immagine, il personaggio, oltre che il cantante. Un vero e proprio spettacolo, con giuria di artisti famosi annessi. Per farla breve, si dovevano scegliere 2 vincitori che furono Claudio Baglioni e la sottoscritta. Fummo avvicinati dall'allora direttore generale Ennio Melis,che decise immediatamente di farci incidere ad entrambi il nostro primo 45 giri. Ricordo Claudio (aveva un paio di occhiali bordati di nero, con le lenti grosse un dito), ci guardammo con gioia ed esultammo per la bellissima notizia; lo stesso anno (1970 n.d.r) lui partecipò al "disco per l'estate ", ed io feci il "Cantagiro" e il " Festivalbar". Il nostro produttore era Antonio Coggio, che firmò I nostri dischi. La conferenza stampa venne fatta poco tempo dopo aver inciso il primo disco, in un teatro di Roma, alla presenza di molti artisti anche internazionali, tipo Erich Charden, Margaret Lee, la signora Longari vincitrice del Rischiatutto, ecc. La mia madrina fu Ottavia Piccolo , essendo anche lei di origini trentine. La serata fu presentata da Mariolina Cannuli, mi ricordo che io e Claudio eravamo molto emozionati, cosi quel giorno, cantammo per la stampa e in pubblico il nostro primo disco, e per la prima volta. Ora pensandoci, mi emoziono molto quando lo vedo in televisione (e cosi per altri miei colleghi di allora... ma sono veramente felice che lui abbia avuto il grande successo che merita! Ciao Claudio! Quanto tempo è passato...

Chi ti sceglieva il repertorio? E come si è arrivati a HAI BRUCIATO IL MIO CUORE? Conoscevi il pezzo originale dei Troggs o ti sei basata su quello appena uscito (all'epoca) di Evie Sands?

Io ero molto timida, ma avevo un carattere tendenzialmente ribelle e anticonformista, tanto che anche in RCA registrai un sacco di brani di vari autori famosi, ma ad un certo punto,mi rifiutai di fare certi pezzi, che sinceramente non sentivo, (era come indossare un abito con tre taglie in meno...) che mi venivano imposti. Io mi ostinavo nel chiedere di poter cantare prodotti di un certo tipo, ma il tornaconto commerciale era più importante del cantante e spesso "minacciai" di ritornarmene a casa...così mi accontentarono e mi fecero ascoltare "Hai bruciato il mio cuore"; in un primo momento l'inciso mi sembrava troppo ripetitivo: ero piuttosto perplessa. Poi piano piano ascoltai con attenzione la melodia e cominciò a piacermi, sempre di più,ogni volta che lo ascoltavo, fino ad arrivare all'incisione ufficiale. L'autore italiano del testo e dell'arrangiamento, tra l'altro molto bello, è Cesare De Natale, con grande merito aveva capito il mio stile interpretativo e vocale; l'esecuzione musicale, è dell'orchestra di Paolo Ormi. L'autore, Chip Taylor è americano e fece la versione per I Troggs, che io seppi in seguito (sinceramente versione un po troppo morbidina per I miei gusti). L'ho sentita anche da un'altro gruppo, gli Spiritualized e mi è piaciuta di più. Per quanto riguarda Evie Sands, cantautrice americana, non l'avevo mai sentita prima, e dopo aver fatto una accurata ricerca , ho sentito il brano "Anyway that you want me" versione inglese, e lo trovo particolare e piacevole. Un pò strano sentito da un'altra artista!! Il mio appellativo era "Selvaggia" cosi mi chiamavano, e non mi dispiaceva affatto, io ero proprio come mi descrisse un giornalista, l"Antipersonaggio" (sotto questo profilo rispecchiavo le mie radici trentine...) Posseggo ancora l'articolo dell'inviato speciale a Gattinara dove vinsi la tappa. La cosa curiosa, fu che mi presi qualche bella multa(al Cantagiro)per aver saltato la roulotte della Rimmel Sponsor, per non essermi fatta truccare. Una sera Nuccio Costa mi presentò, ero tra le ultime in ordine d'uscita. Solo che tra uno sbadiglio e l'altro il rimmel fece un disastro, ma ormai...cosi decisi di evitare la roulotte. Tornando alla canzone, quando la incisi avevo un "difetto" sulla dizione, esattamente sulla lettera P e la S che arrivarono prevalentemente sparate in audizione (Paola, la S in sala di registrazione in Italia ha sempre avuto dei grandi problemi..n.d.r) . Mi fecero fare un breve stage per migliorare la cosa: sembravo Morandi al femminile...tanto che qualcuno mi chiedeva se ero emiliana...fin lì va benissimo...in seguito a qualcun'altro venne la brillante idea di "ritoccare" il mio stile e modo di cantare, cosa che fu discussa molto in RCA tra le file degli esperti. Alla fine conclusero che "selvaggia" ero e tale dovevo rimanere. Con mia grande gioia sparai un urlo alla Tarzan, anche perchè a mio modesto parere, avrebbero snaturato la mia forza espressiva e il mio istinto!

Che rapporti avevi con gli altri cantanti della celebre casa discografica romana? Ad esempio Nada, Morandi e Patty Pravo.

Devo dire che I nostri rapporti erano un po limitati, causa il troppo lavoro concentrato nei pochi giorni che mi rimanevano, tra I numerosissimi viaggi Rovereto-Roma e viceversa. Comunque spesso ci si vedeva a pranzo, alla mensa della RCA. Poi come digestivo ricordo le giocate a calcio nel campetto adiacente la casa discografica di Morandi, Dalla , Ron, Fontana e molti altri, dove tifavo anch'io prima di iniziare il lavoro. Conobbi Mia Martini, per me una persona vera e di una delicatezza d'animo non comune. I suoi occhi rivelavano spesso quella nota di malinconia che le apparteneva anche quando cantava. Detesto cordialmente quelle persone che avevano detto tutte quelle dicerie negative su di lei. Quando ho sentito della sua scomparsa mi è dispiaciuto come se fosse stata della mia famiglia. Lei è stata una grandissima artista e rimarrà per sempre. Non dimenticherò Gabriella Ferri, altra grande. Una volta al bar della RCA stavamo aspettando che si liberasse lo studio e nel frattempo le prestai la chitarra che portavo spesso come compagna dei miei viaggi. Ricordo con grande nostalgia un duetto improvvisato, cercando io di imparare da lei qualche stornello romanesco... La prima Coca cola alla spina me la offrì Morandi,sempre alla RCA. Era la prima volta che lo vidi: aveva la barba lunga perchè stava girando il film "Le castagne sono buone". Era sempre stato il mio idolo e stavo vivendo un sogno. Ci incontrammo spesso per il fatto che si lavorava entrambi lì. I miei numerosi concorsi li ho difatti vinti quasi tutti con una sua canzone: "C'era un ragazzo..." (altro mio cavallo di battaglia). La foto con lui è stata fatta dalle mie parti durante una partita di calcio con la nazionale cantanti. Era tantissimo che non ci vedevamo. Una volta all'aeroporto di Linate vidi un tipo con un giornale appicciccato sul naso ed il bavero sopra le orecchie. Mi incuriosii ma questa figura non mi era nuova...mi avvicinai e mi disse di andare in fondo alla sala che era piu buia. Ci abbracciammo e mi disse che sarebbe venuto a cantare a Trento: era proprio lui! Purtroppo quel giorno ero a letto con la febbre, cosi non potei incontrarlo; un'altra volta ci siamo incontrati non lontano da dove abito, dove fece un concerto assieme a Hillary, violoncellista americana. Con molta fatica riuscìì finalmente a raggiungerlo e anche li è stato un incontro emozionante: siamo rimasti fino alle 5 del mattino a chiacchierare tra un bicchier di marzemino e altri amici. E il suo allora manager Romano(di nome)si era ricordato (eccome!) che lui sbagliava sempre il titolo di "Hai BRUCIATO il mio cuore" e quando mi vedeva, si dava una manata sulla gamba, canticchiandomi"Hai RUBATO il mio cuore"! Lui durante quella registrazione era in RCA e qualche volta veniva in studio. E se riuscivo andavo io da lui. Ho fatto una specie di coro insieme ad altri cantanti (ci trovammo per caso ad ascoltare Gianni incidere e cosi ci chiesero di partecipare tutti insieme) all'inciso di "Ho visto un film". Conobbi anche l'autore di "c'era un ragazzo..." Mauro Lusini,che trovo persona eccezionale, di una semplicità straordinaria. Nicola Di bari una volta entrò in studio mentre registravo, e mi ricordo che prese dello scotch da pacco, e cominciò a ritagliare il nastro , formando delle lettere, attaccandole sul vetro della regia scrivendomi "brava"!La cosa mi divertì e mi fece molto piacere. Con Palito Ortega, Nada, Modugno, Ranieri, Farida, Mongardini, Ricchi & Poveri e altri partecipanti del Cantagiro (in particolare Marina Occhiena, molto carina) ci vedevamo tutte le sere per raccontarci le proprie emozioni davanti alle diecimila persone...non ci voglio pensare...troppo bello!!

Chi ha deciso di spedirti al Cantagiro e al Festivalbar? Melis?

Come ho già detto precedentemente, la decisione partì dal direttore Melis. A Pugnochiuso ,da dove era partito il Cantagiro, nella pausa, io lasciai per quel giorno la carovana, per recarmi a registrare alla Cascata delle Marmore la trasmissione televisiva "Piccola Ribalta", andata in onda il giorno dopo Natale del '70, con la partecipazione delle Goggi, Warner Bentivegna, Lucia Altieri e altri ancora con la regia di F. Turvani. Successivamente registrai la sigla di apertura e chiusura di "Spiaggia libera" di Castellano e Pipolo, trasmissione radiofonica, al posto di Alto gradimento di Arbore.

Parlaci delle tue esperienze in seno a queste due manifestazioni. Come sono state, con chi hai stretto rapporti di amicizia, chi non sopportavi. Sei stata presente nei momenti di attrito tra Celentano e Nino Ferrer?

Sicuramente, queste esperienze mi hanno lasciato un segno indelebile! Ero giovanissima e forse a volte inconsapevole di avere avuto certe opportunità. Cantare negli stadi di tante città per parecchie sere e con l'orchestra dal vivo - e come ho detto prima - davanti a 10.000 persone non è cosa da tutti giorni, Sentire il boato della folla in delirio per le varie esibizioni è un'emozione indescrivibile. Poi viaggiare tutti giorni in fila, con la nostra auto personale e toccare durante il giorno i tanti centri abitati seguiti da colonne di persone sui bordi delle strade, come al giro d'Italia… è incredibile quello che si prova! Il Cantagiro mi ha dato la possibilità di incontrare grandi personaggi e di conoscerli personalmente. Uno di questi fu Palito Ortega,persona molto dolce e grande star in Argentina. Siamo stati cari amici tanto che mi aveva proposto di trasferirmi a Buenos Aires. Lui era molto amico di Garrincha(calciatore famosissimo e compagno di Elza Soares) partecipante anche lei alla manifestazione (con MASCHERA NEGRA, ndr.). Dopo molto tempo al suo rientro seppi che mi dedicò un trofeo che vinse come goleador in una partita di football e mio zio che risiede a Buenos Aires mi mandò il giornale. Premetto che la manifestazione era in diretta Eurovisione. Questo zio , fratello di mia madre, fu la prima volta che mi vide, non ci conoscevamo neanche. Io non ero ancora nata quando emigrò. Palito divenne governatore del Tucuman. Ebbi una bella amicizia con Farida e con Nino Ferrer. Mi piaceva molto perchè era diretto, dolce e severo. Un grande personaggio. La Mongardini e l'indimenticabile Mimmo Modugno. Ricordo ancora il maestro Podestà, sotto il grande palcoscenico, con la sirena in mano da far scattare ogni volta sul brano di Mimmo "La Lontananza". Fu tra le prime persone a sapere la graduatoria finale, tanto che in fretta scrisse due righe, facendole passare da sotto il palco tra un operatore e l'altro fino a raggiungermi dietro le quinte: "Cara Paola complimenti , ce l'hai fatta sei nei primi dieci.Podestà"! Non ci volevo credere! Ci sarebbero tanti personaggi da elencare. Guido Renzi ebbe una grande simpatia e ammirazione nei miei confronti. Vinsi una tappa a Gattinara e lì fu il massimo per me e la mia discografica! Le simpatie vanno a pelle ma sostanzialmente non ebbi delle antipatie particolari. Solo un paio di volte ho assistito a dei litigi, che se non ci fossero stati I vari "gorilla", non so come sarebbe andata a finire. La cosa fu molto pesante. Mi riferisco al diverbio di Nino Ferrer e Celentano: io mi sono trovata a un paio di metri. I settimanali di allora lo possono testimoniare: tutto successe in un baleno. Mi presi uno spavento da matti...Adriano prese per la cravatta Nino e tra grida e insulti la tensione era forte. Come testimone diretta, a mio giudizio detti ragione a Nino, per il fatto che si permise di rimproverare il molleggiato ,dicendo che si sarebbe dovuto vergognare di cantare in play back quando tutti I giovani del girone B cantavano in diretta...cosa verissima!!! Se non bastasse assistetti anche allo scontro feroce con il giornalista Fabrizio Zampa e Adriano. Un aneddoto un po triste - mi ha fortemente amareggiata - quando un bimbetto riuscì a sgattaiolare dietro le quinte, dove finalmente raggiunse il suo obbiettivo e con carta e penna si precipitò sulla numerosa schiera dei gorilla di Celentano chiedendogli l'autografo: la risposta fu a dir poco vergognosa. Praticamente un bel Vaffa alla Grillo!!! Con tutto il rispetto e ammirazione che provavo da sempre per lui, avrei preferito di non dover sentire (e pentirmi)... Il Festivalbar l'ho girato a Trieste, ma purtoppo possiedo solo qualche articolo dei settimanali dell'epoca, ma nessuna documentazione. So che vi erano 38.000 juke box distribuiti in tutta Italia. Io ero abbinata a Jannacci. Praticamente si gettonava un disco e se ne ascoltavano 2. Esempio: Mexico e nuvole prima e Hai bruciato il mio cuore poi. Una specie di paghi uno prendi due!

Mi hai detto che hai conosciuto Lucio Battisti: di cosa avete parlato? Forse del fatto che ti avevano dato un nome d'arte che ricordava un pò troppo il suo nome ?

Avevo conosciuto Lucio a Milano tempo prima di arrivare alla RCA. Forse alla Ricordi, dove stava lavorando. Qualcuno me lo presentò e vidi un ragazzo dolcissimo e timidissimo (un po piu di me...!) con questa corona di capelli ricci intorno al viso che molto discretamente mi allungava la mano per presentarsi. Scambiando due parole e facendoci un augurio reciproco per il nostro lavoro. Lo rividi a Milano parecchio tempo dopo alla Numero Uno, dove registrai il mio secondo 45 giri "Sei un veleno" (per motivi di studi impegnati a Roma) Ci salutammo cordialmente ricordando il suo viaggio in giro per l'Italia a cavallo con Mogol , che allora incontrammo in Toscana, con il Cantagiro, dove fecero una galoppatina lungo la carovana per salutarci e augurarci a tutti buone cose! (queste testimonianze sono quasi irreali. Questi scambi di complimenti, di lealtà e stima reciproca - che esistevano realmente allora - non esistono più da anni ormai. L'ignoranza e la cafonaggine imperversano a 360° gradi. n.d.r) Sulla mia auto vi era il mio nome e quando ci avvicinammo ai centri abitati le urla impazzite della gente, leggevano in primo momento Battist...credendo di vedere Lucio (invece ero io, Battista) Cosa divertentissima! Una volta il mio autista ha dovuto per disperazione farmi salire sul tetto dell'auto per distribuire gli autografi , per la ressa che ci schiacciava dappertutto... A Sirmione , vennero i miei che non vedevo da molto, vista la distanza breve da casa mia. Gianni (mio fratello) si avvicinò alla mia auto e chiese gentilmente all' autista in che Hotel fossi, (io ero gia scesa prima) dicendogli che era mio fratello, lui di rimando : Aò.. e io sò su nonno!! Tirò fuori allora un documento e per fortuna riuscirono poi a raggiungermi.

Passiamo al secondo singolo: SEI UN VELENO. Cover di SHE'S A LADY di Tom Jones. Come mai andò meno di HAI BRUCIATO IL MIO CUORE? Eppure non era male. Anche lì sfoderavi abbastanza grinta.

Bella domanda! Sinceramente piacerebbe saperlo anche a me...anche perchè l'arrangiamento di Vince Tempera e il pezzo erano buoni, poteva meritare, modestamente qualche cosina in piu...il retro "Spiaggia libera" sigla radiofonica, è stata sicuramente più ascoltata. La cosa curiosa fu che in quei giorni feci domanda - con risposta positiva - per un lavoretto umilissimo da svolgere in una colonia marittima assieme alla mia allora inseparabile compagnia del " Fil de fer" (Filo di ferro in trentino). Amiche d'infanzia cresciute insieme. Loro andavano per guadagnarsi le spese dei testi scolastici e non si sarebbero date pace se non ci fossimo più viste, date le mie frequenti assenze. Ma io promisi loro che non le avrei deluse. Sicchè ho chiesto al direttore della colonia estiva di poter raggiungere in un secondo tempo il personale, per motivi famigliari. Nessuno sapeva nulla. Così andai a Milano ad incidere la sigla radiofonica Spiaggia libera e poi a cosa finita, raggiunsi la località balneare dove mi aspettavano. Iniziai a lavorare(sodo)...finchè dopo pochi giorni io ero tranquillamente in refettorio con I bambini, a servire piatti fumanti di pasta, mentre alla radio tutti I giorni, mi...ascoltavo Spiaggia libera...I risvolti sono stati molto divertenti !

E dopo questo disco, il silenzio. Eravamo nel 1971. Cos'è successo?

Mi spedirono in Bulgaria, dove ho fatto una tournèè splendida, sotto il profilo umano e professionale. Assieme a me c'erano Mara Pacini, in arte Brunetta ( che ho ricercato ma inutilmente). Bravissima artista! Se qualcuno può avere sue notizie o contatti, vi pregherei di farmelo sapere. Poi c'era Emy Cesaroni. Ma eravamo distanti caratterialmente... Abbiamo cantato nel meraviglioso teatro di Sofia e a volte si facevano 2 concerti con la grande orchestra bulgara, pomeriggio e sera, per poi attraversare tutta la Bulgaria fino al Mar Nero. Conoscendo i più grandi cantanti e amici come DIMITAR YOSSIFOV E LILY VANOV. Tutti gli elementi dell'orchestra nazionale si chiamavano quasi tutti CHRISTO, stupendi sia nella vita che nella professione. Quando abbiamo terminato la tournèè all'aeroporto sono venuti tutti a salutarci con un mazzo di rose rosse...bellissima esperienza! Al ritorno dalla Bulgaria, non feci quasi niente, a parte le serate. Rimasi in attesa inutilmente e tornai a casa. La mia allora giovane madre stava male e non mi sarei mai perdonata il fatto di non esserle stata vicina se fosse successo quello che purtroppo è avvenuto.

Da allora, cosa hai fatto? Quali sono state le tappe - che ritieni fondamentali -della tua vita ?

In seguito , per motivi di forza maggiore, mi sono ritrovata in una fabbrica a lavorare in una ditta che costruiva...televisori! Ora non più, ma vi assicuro che il periodo è stato traumatico, per il fatto che io non rendevo più conto di quale fosse la mia dimensione, dopo tutte queste esperienze. Il lavoro della cantante, specie qui da noi, non è considerato come tale. Anzi sono molto prevenuti. Perciò per ricominciare, ho avuto ancora le mie grosse difficoltà. Ora è un po diverso: ho cantato parecchio in giro e per tanti anni e un po si sono abituati all'idea ! Ho passato un periodo buio, senza voglia di sentire qualunque tipo di suono ,senza ascoltare la radio per parecchio tempo. Avevo un rifiuto totale a tutto quello che era musica. Poi mio marito Maurizio e gli amici mi hanno...risvegliata. Così iniziai a cantare con gruppi vari. Questo per fortuna è successo già da molto tempo. Tuttora mi sto "rifacendo" e mi sento più viva che mai!!! Non ci sono naturalmente le 10.000 persone del Cantagiro ma se si canta col cuore e fai sentire l'anima va benissimo anche una persona sola!! Nonostante le molte traversie ho capito che la tappa fondamentale è quella della vita: aver ricostruito un'esistenza colma di valori, cercando di trasmettere sempre più emozioni, cantando l'amore! (mi è venuta cosi...!!)

Hai qualche rimpianto o qualche sassolino nella scarpa che ti vuoi togliere?

Carissimo Chris, grazie per lo spazio che mi dedichi con le numerose domande! Cercherò di "riscattare" alcune cose che dalle mie parti non hanno forse mai saputo o quasi, pensando che la mia decisione di smettere, sia stata non da parte mia, ma solo perchè necessariamente, in questo ambiente, bisognava scendere a compromessi...non fu proprio così. Per quanto mi riguarda io ho smesso solo per una mia scelta e non rinnovai il contratto. Grazie ancora per questa opportunità: mi ha dato sempre un pò fastidio questa cosa. Ora mi fa piacere sfatare questo luogo comune, questa convinzione a priori! In quel periodo c'era in programma Canzonissima... Rimpianti? Beh, se vogliamo dirla tutta, ora come ora.. peccato! Sicuramente avrei potuto dare molto, molto di più. Ma va bene così! Vorrei dedicare un pensiero affettuoso a Vito Pallavicini, recentemente scomparso, che incontrai tanto tempo fa a Cavalese nella sua residenza estiva e che ebbi piacere di conoscere. Era una persona molto cara ed allegra! Ciao Vito! Ancora un altro?? Quello di incontrare e riabbracciare Pippo Baudo. E Mina che purtroppo non ho mai incontrato !

Cosa vorresti dire ai nostri lettori?

La musica è sempre stata la mia vita, poter esprimermi è come dare ossigeno a chi mi ascolta e provocare emozioni è la cosa che mi gratifica in assoluto. Quando canto mi scateno e la cosa che più mi distingue è quella grinta che metto nel vivere intensamente il pezzo. Mi trasformo completamente, con la contraddizione assurda che nella vita… sono timida ! Amici cari, ci sono ancora!!! Aspettatemi sempre...non si sa mai... Vi voglio bene ! Grazie molte a Christian di Hitparadeitalia per avermi dedicato questo ampio spazio e per avermi fatto nostalgicamente rivivere quel periodo ! Un grazie anche alla Radio (e a David)che trasmette le mie canzoni. Se vi capita, ascoltatele! Ciaooooooo

Vi abbraccio !

Paola ( Battista)

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Christian Calabrese