Marco dagli Appennini alle Ande
di Valerio

Titolo originale
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NOTE DI COSTUME

Cuore, racconto di maggio: Dagli Appennini alle Ande

Anche questa serie, come altre, è la rivisitazione di un racconto letto in ogni angolo del mondo. A fine ottocento De Amicis scrisse questa struggente vicenda del bambino che, solo soletto, si imbarcò da solo per cercare e riportare a casa la madre partita due anni prima per trovare fortuna all'estero.

Gli animatori nipponici, alla fine degli anni 70, ne trassero una serie televisiva dai contorni assai simili ad alcune produzioni dell'epoca. Alludiamo a racconti che lasciano stati d'animo con impronte simili nell'animo dei milioni di appassionati al genere: Heidi, Peline Story e, ovviamente, Remì.

Malot, De Amicis, Spyri, autori senza tempo

E' inevitabile un accostamento, sia pur sintetico, tra le citate serie che hanno tra loro analogie e differenze.
  • Marco e Remì: entrambi cercano la madre, ma Remì non l'ha mai conosciuta, Marco l'ha lasciata al porto di Genova e va a "riprendersela" in Argentina. Remì è un alternarsi di sventure e di periperizie che mette a dura prova la resistenza alle lacrime dello spettatore di ogni tempo.

  • Marco e Peline: entrambi sono alla ricerca del proprio amato genitore (il nonno per Peline), ma Marco (almeno) li ha entrambi in vita, anche se teme il peggio per la madre. Peline ha visto la scomparsa del padre e della madre e vaga in cerca del nonno.

  • Marco e Heidi: Heidi ha perso entrambi i genitori e vuol tornare alla sua amata baita in montagna. Sua madre diventa la natura stessa, i fratelli gli animali di montagna, in un susseguirsi di scoperte che lo rendono capolavoro assoluto del genere. Marco vuol tornare alla sua preziosa Genova, per farlo attraversa (letteralmente) i proverbiali mari e monti.


AMBIENTAZIONE

Il tempo della serie

Per collocarla nel tempo è sufficiente fare riferimento al romanzo da cui è tratta la serie: siamo sul finire del 1800. Marco ha poco meno di 10 anni. Tra i tanti immigrati italiani, anche la madre ha dovuto cercare lavoro fuori territorio per sostenere la famiglia.

I luoghi della serie

Questo è il percorso che Marco segue per trovare la madre:

  • parte dal porto di Genova durante le vacanze da scuola; si imbarca sulla Michelangelo;
  • arriva a Rio de Janeiro e da lì sale su un battello per giungere a Rosario, città nella provincia di Santa Fe a circa 300 km di distanza da Buenos Aires;
  • a Buenos Aires scopre che la madre non è più lì. Presumendo che abbia seguito lo zio a Bahia Blanca, scende a sud;
  • qui apprende che la madre non è con lui, ma a Buenos Aires e allora torna a nord;
  • nella capitale viene a sapere che la famiglia Meguinez non è più nella capitale, ma a Tucuman: la città è a nord-ovest del Paese. Ai confini con i paesi del centro-america.

    Se si pensa che i mezzi di trasporto dell'epoca non avevano la velocità di quelli odierni e che i mezzi economici erano limitati, non è difficile comprendere che l'impresa del ragazzo genovese sia stata un'impresa miracolosa: più che un viaggio, un'odissea.


    LA TRAMA

    Per fondare una clinica per poveri, Pietro Rossi si indebita a tal punto, che la moglie, Anna, deve lasciare l'Italia per trovare lavoro in Argentina e sostenere i figli Tonio e Marco. Dopo un primo anno di corrispondenza, i contatti con la madre si interrompono: Marco, unico libero da impegni stringenti, decide di raggiungerla per riportarla in patrìa, preoccupato dal silenzio oltreoceano. Superate le perplessità iniziali, anche il padre si convince della bontà della scelta e lascia partire il figlioletto.

    Giunto a Rio, Marco viene imbarcato, con l'aiuto dell'equipaggio amico, su un battello di emigranti diretto a Rosario. Qui, grazie all'aiuto di amici passeggeri, riesce a prendere un treno diretto a Buenos Aires ed inizia invano le ricerche della madre. L'indirizzo unico che aveva, non corrisponde più allo stesso nome e così le sue ricerche diventano pressoché vane.

    Sul posto, per pura coincidenza, trova la famiglia di Pepe, un burattinaio genovese, partito anche lui da Genova prima di lui per cercare migliori fortune. La figlia minore di Pepe, intimamente affezionata a Marco, convince il padre a spostarsi verso Bahia Blanca, dove pare essersi trasferito lo zio presso cui la madre si appoggiava.

    Il lungo viaggio a sud si rivela l'ennesima delusione: a Bahia Blanca lo zio misterioso, il signor Meleli, si nasconde sotto falso nome per evitare guai giudiziari. Dopo essersi appropriato del denaro destinato a Genova, i rimorsi di coscienza, lo spingono a procurare a Marco il denaro necessario per tornare indietro. Sa, infatti, che la madre del piccolo viaggiatore non è più a Buenos Aires, ma a nord, a Tucuman. Marco, dunque, carico di speranze arriva di nuovo nella capitale, ma scopre che la sua nuova mèta è lontana da lui. Ricomincia, dunque, l'ultimo viaggio verso il paesino dove la madre lo sogna da mesi, affetta com'è da malattia che nemmeno il medico sa curare.

    Dopo la guarigione, madre e figlio possono viaggiare insieme e con un viaggio riassunto in appena dieci minuti, tornano in patria.


    Personaggi

    Marco Rossi
    Voce: Fabrizio Vidale
    Delle analogie con simili personaggi di altre serie si è già accennato. Ora è il momento delle analisi: nel primo episodio subisce il primo colpo della sua vicenda, quando sa che la madre deve lasciarlo per partire per l'Argentina. La scoperta lo lascia allibito e deluso: era l'unico a non sapere e ora vede partire la persona cui è più affezionato. Lo sconforto lo assale al punto da non salutarla quando si imbarcherà.

    E' solo l'inizio. Il ragazzo ha tenacia da vendere e idee chiare su cosa e come fare per raggiungerla. Trova tre lavori in due anni e quando il vuoto di corrispondenza si fa troppo profondo, l'Atlantico per lui è poca cosa di fronte all'affetto per la madre. Teme il peggio, prefigura una malattia della madre su cui non v'è minima certezza e decide. Tralascia anche le regole del vivere civile e tenta l'imbarco da clandestino: manovre dalle gambe corte. Scoperto viene interrogato e quando si conosce il motivo del suo gesto irresponsabile tutti si muovono a compassione, compreso papà Pietro, che di fronte a tanta tenacia deve arrendersi.

    Riesce a guadagnare le simpatie di tutti grazie a spirito e coscienza puri come l'acqua sorgiva. Dissemina speranza e solidarietà dovunque si trovi e ne coglie i frutti durante il percorso, interminabile, che lo separa da mamma Anna. Gli ostacoli al ricongiungimento non si contano, ma nemmeno i gesti commoventi dei personaggi che incrocia.

    E' così, che senza un soldo in tasca, Marco raggiunge la madre e le porta la medicina (se stesso), unica e insostituibile, per guarirla dal suo male incurabile: la lontananza dai suoi figli. Quello stesso oceano, l'Atlantico, che li ha divisi per anni, ora diventa un serbatoio di speranza e di sentimenti. Finalmente in due possono tornare a casa.

    Pietro Rossi
    Voce: Dario Ghirardi
    Il buon Pietro vuol fare il benefattore, ma si ritrova senza denaro per vivere. In tempi di crisi c'è bisogno di soldi e quando questi mancano anche la moglie diventa un possibile investimento per portare avanti la famiglia. Ma la partenza sembra peggiorare le cose: ora invece che in due, deve pensare da solo a tutto, figlio compreso. Il piccolo vuol partire, lui non può consentirlo, pericoloso come sarebbe il viaggio. Alla fine deve cedere, non alle insistenze del figlio, ma al rimorso per aver lasciato partire una moglie forse ora in precarie condizioni di salute. A mali estremi, estremi rimedi.


    Anna Rossi
    Voce: Silvia Pepitoni
    Come un treno in galleria, compare prima di salire sulla nave e ricompare quando deve scendere per ritornare in patria. Ma il destino di questa donna è l'asse portante della serie. Dietro di lei si muove tutta la scìa di personaggi e vicende che rendono questa serie un avvicendarsi senza respiro di luci e ombre, di delusioni e speranze che si riaccendono. Eppure, lei, Anna Rossi rischia davvero di spegnersi e per sempre, a pochi minuti dall'arrivo, inatteso ma decisivo, del figlioletto.

    La verità su di lei viene alla luce nel 51° episodio: nel letto di casa Meguinez, la donna, sofferente, invoca il nome del ragazzo che fuori, al freddo e sclazo, la sta cercando disperatamente e senza sosta. Lei lo saprà solo dopo quando, in preda ai tormenti del suo male, sognerà di averlo accanto a sé. Ora, il figlioletto, non è più un sogno.

    Tonio Rossi
    Voce: Oreste Baldini
    Il figlio maggiore di casa Rossi deve fare il pendolare tra Milano e Genova per studiare. L'università assorbe tempo e denaro: per procurarsi le risorse deve lavorare in ferrovia ed è così apprezzato che alla fine è indeciso tra il lavoro che lo sostiene e quello per cui sta studiando. Nella serie non è un personaggio centrale ma, come tutti i fratelli maggiori, merita un posto di riguardo.

    Pepe il burattinaio
    Voce: Paolo Turco
    Il più bizzarro tra i protagonisti è anche tra i più positivi. Questo singolare artista ambulante vende buonumore e vive dell'apprezzamento della folla che si diverte e seguire i suoi spettacoli in città. Ama festeggiare gli eventi lieti con qualche cenetta al ristorante, ma quando alza il gomito promette la luna ai commensali. A Marco promette di portarlo con sé in Argentina, ma quando tutti lo credono sotto l'effetto di qualche bicchiere di troppo, lui mostra il lato migliore di sé: mantiene la parola e cerca di accontentarlo.

    L'affetto per lui va oltre gli effetti inebrianti dell'alcol e così, arriva il giorno della partenza. Qualcosa va storto (i soldi del biglietto mancano) e il ragazzo non può imbarcarsi. Si rivedranno a Buenos Aires dove gli spettacoli potranno essere meglio apprezzati.

    Violetta
    Voce: Susanna Fassetta
    Senza di lei questa serie mancherebbe della parte più delicata e toccante. Ad inizio serie nessuno crede in lei: il padre, "innamorato" della primogenita Concetta, la ritiene inutile, i coetanei ridono delle sue esibizioni con i burattini e lei, che pure lavora ai tavoli del ristorante, è rassegnata ad occupare l'ultimo posto in famiglia.

    Marco le rivoluziona il modo di pensare: le ridona la fiducia necessaria e la fa diventare una grande burattinaia. I due nutrono evidenti sentimenti reciproci ma la tenera età e la vena avventurosa della serie non possono soffermarsi sui loro sentimenti.

    I due si rivedranno a Buenos Aires, per salutarsi e promettersi un futuro incontro nella Genova tanto amata.

    Giulietta e Concetta
    Voce: Cinzia de Carolis
    La primo genita di Pepe è anche la più apprezzata dal pubblico. Le sue doti estetiche aumentano l'attenzione del pubblico verso le esibizioni di famiglia, ma nel tempo libero, che libero non è mai, si dedica alla cura delle sorelle minori: Giulietta e Violetta per chiudere la fila dei nomi in rima.

    La sua voce, prestata da Cinzia de Carolis, le conferisce il calore e la sicurezza che le occorre per sostenere gli sforzi di famiglia. Il tutto fin quando il ragazzino in cerca di madre non li trascina nella lunga odissea per mari e monti.

    Emilio (e gli altri)
    Nella serie ci sono almeno dieci personaggi, di sicuro secondari, che però vanno almeno citati per dovere di completezza. Quello rappresentato a sinistra è solo uno dei tanti che si fa "in quattro" per aiutare Marco a partire da Genova. Le idee che ha sono senz'altro valide, ma falliscono per la coincidenza di vari eventi poco fortunati. Alla fine sappiamo come il protagonista riesca a partire.

    Elenchiamo, in sintesi, tutti i personaggi che non possono avere maggiore caratterizzazione, ma che riempiono la serie in ogni episodio:

  • la signora Gina: addetta all'ufficio postale di Genova. Controlla ogni giorno la corrispondenza in arrivo e quando sa che Marco attende risposte dalla madre si affretta a consegnargli le buste. Gli offrirà anche il lavoro di portalettere per qualche mese;

  • il cuoco della nave sulla quale Marco sale per attraversare l'oceano Atlantico. Lo prende in simpatìa al punto da chiedergli di rimanere con lui. Si preoccupa di farlo imbarcare per Rosario, destinazione Buenos Aires.

  • Federico, l'anziano emigrante che si occupa di lui quando arriva, senza soldi a Buenos Aires e riesce a raccogliere il denaro per farlo arrivare a destinazione;

  • Suor Maria, la delicatissima suora che accoglie il ragazzo rassegnato quando scopre che l'indirizzo dello zio è sbagliato;

  • Pablo e Kuana, i due ragazzi che poveri che si preoccupano di lui durante il soggiorno nelle baracche dove risiedono. Alla sorellina Marco salverà la vita rinunciando ai soldi del suo biglietto per Tucuman;

  • L'oste della trattoria italiana della capitale. Dopo aver conosciuto il ragazzo vorrebbe tenerlo con sé, ma sa che è impossibile. Allora lo ospita fin quando non è pronto per partire in nave e continuare le ricerche;

  • Manuel, il rude capo-mandria che si prende cura di lui quando, disperato si trova in mezzo alle steppe argentine senza cibo e fuoco per riscaldarsi. E' lui a regalargli l'asinella Pelogrigio che morirà lungo il percorso, stremata dalla fatica;

  • I signori Meguinez: benestanti residenti di Tucuman che fanno tre traslochi in due mesi. Presso di loro trova lavoro Anna, madre di Marco. Per lei spendono il denaro per l'operazione, ma di fronte a tanta generosità persino il medico rinuncia al suo compenso per vedere partire felici madre e figlio.

    Ci fermiamo qui. L'elenco potrebbe proseguire, ma la sintesi è d'obbligo.

    Peppino, la scimmietta
    Qualcosa di simile era già noto al pubblico nella serie di Remì. Ma questa è un'altra storia. Questa simpatica bestiolina umanizzata è più di un'accompagnatrice del bambino protagonista: diventa una costante della serie. Ci si affeziona a lei come si farebbe per un animale domestico. Se non fosse per le sue piroette circensi Marco morirebbe assiderato sotto le nevi dell'Argentina. Se non fosse per la sua vena giocherellona gli spettacoli di Pepe otterrebbero meno successo.

    Più che una mascotte, una co-protagonista.


    LA RECENSIONE

    Il vero nemico

    Scorrendo anche rapidamente la lista dei personaggi della serie è facile notare che non esistono i classici "cattivi". In quasi tutte le serie esiste qualcuno cui spetta il compito ingrato ma necessario di fare la parte del malvagio.

    In questa serie i malvagi non sono visibili, ma altrettanto pericolosamente in ogni dove si respira povertà e stento. Il padre di Marco fonda una clinica che accoglie malati in condizioni economiche disagiate e questa povertà, paradossalmente, porta egli stesso a far partire la moglie in cerca di lavoro.

    La miseria accompagna il protagonista per l'intera durata del suo viaggio: lo stesso Marco viaggia spesso senza riserve economiche sufficienti a sfamare se stesso e il suo compagno Peppino. Di fronte a tanta disperazione, però, interviene la speranza, la forza d'animo, la solidarietà di persone che aprono l'animo alla generosità. Un mondo, quello raccontato e descritto nel romanzo, che cerca di sopravvivere, più che di vivere, ma che vince grazie alla solidarietà dei suoi abitanti. Un messaggio di speranza che non tramonterà facilmente.

    Un oceano di sentimenti

    Al mare viene assegnato un ruolo di grande importanza. Un personaggio che non parla il linguaggio umano, ma che si fa capire con una profondità che va ben oltre quella a noi nota.

    All'inizio della serie è proprio lui a separare gli affetti di madre e figlio, poi ne diventa portatore di speranza, quando la corrispondenza ne solca le onde, per arrivare a consolare la solitudine dei loro animi.

    Infine diventa protagonista quando li congiunge e li riporta in patra: una serie che fa del sentimento e dell'azzurro delle distese oceaniche il suo immortale punto di forza.

    La frase memorabile. Abbiamo scelto di riportare la filastrocca della bambolina:

    Bambolina bambolina, ora inizia la tua danza.
    Gira a destra poi a sinistra bambolina bambolina, fai veder cosa sai fare.
    Gira intorno gira in cerchio bambolina bambolina, diligente e piccolina.
    Corri avanti, corri indietro e poi gira su di te.
    Bambolina, bambolina ora vedi che difficile non è.
    Danza pure, danza sempre, bambolina bambolina.

    (La compagnia di Pepe).


    EPISODI
    Grazie alla pubblicazione in Dvd della serie, possiamo gustare, rispolverata dai segni del tempo, una serie perfettamente resa. Questi sono i riassunti dei 52 episodi:

    1° episodio: La partenza (Vai allo spezzone)

    Per trovare lavoro Anna, madre di Marco e Tonio, decide di partire per l'Argentina. Con i figli rimane il padre, Pietro, che dovrà occuparsi di loro.

    2° episodio: Una lettera dall'Argentina

    In assenza della madre e con il fratello che lavora a Milano, Marco ha imparato a cucinare e ha deciso di lavorare nelle poste per risparmiare qualcosa. Nel frattempo è arrivata una lettera della madre dall'Argentina che rassicura la sua famiglia.

    3° episodio: Su e giù per Genova

    Grazie all'autorizzazione del padre, Marco riesce a iniziare il suo lavoro di portalettere. L'entusiasmo con cui lavora gli frutta i primi risparmi; il fratello Tonio deve tornare a Milano per lavorare.

    4° episodio: Non sono un vigliacco

    Durante il percorso fino alla scuola, Marco si imbatte in un gruppo di ragazzi che si divertono a molestare un compagno di classe. Costretto a battersi, Marco deve dimostrare il suo valore. Intanto, desideroso di rendersi utile in famiglia, cerca lavoro presso un falegname che ne rifiuta la collaborazione perché troppo piccolo.

    5° episodio: In cerca di lavoro

    Grazie al suo amico Emilio, Marco riesce a trovare un lavoro. I guadagni ottenuti dovranno aiutarlo a partire per l'Argentina e portare indietro la madre. Finalmente qualcuno lo assume per pulire le bottiglie di vino vuote.

    6° episodio: Il sogno

    Il signor Girotti apprezza molto l'impegno del ragazzo che ha assunto. Marco, durante la notte ha sognato sua madre che navigava su un fiume senza riconoscerlo. Il sogno viene interpretato come un presagio di pericolo per la madre, che infatti non ha inviato alcuna lettera. Intanto, finito il primo mese, Marco riceve il primo stipendio.

    7° episodio: La nuova casa

    I costi dell'affitto costringono il padre di Marco a trasferirsi in un appartamento meno ampio. Dopo le prime diffidenze, Marco accetta la nuova collocazione e fa conoscenza diretta della giovane Violetta. Tra i due nasce una calda amicizia.

    8° episodio: Il burattinaio

    Dopo aver assistito ad una esibizione divertente della scimmietta Peppino, il signor Pepe, burattinaio girovago, fa una proposta incredibile a Marco: insegnare qualche numero all'animale in cambio di un viaggio in Argentina. Marco ne rimane entusiasta e confessa al padre le sue intenzioni sulla vita futura.

    9° episodio: Un vecchio amico

    La promessa del signor Pepe si rivela del tutto inaffidabile. Al risevglio dalla serata di festeggiamenti per il successo ottenuto, il burattinaio nega ogni parola detta. Violetta spinge Marco a tornare a scuola, ma il desiderio del piccolo amico è di arrivare in Argentina. La vita dell'amico Sandro al padre Pietro segna la riconciliazione di padre e figlio. Nella clinica il padre salva una paziente in fin di vita.

    10° episodio: Carote sulla testa

    La pioggia ferma gli spettacoli del signor Pepe, ma la figlia maggiore Concetta si ammala e cade proprio durante il teatrino. Marco si adopera per cercare un medico e lo trova alla clinica del padre, il dottor Rambaldini. Le cure di Violetta alla sorella faranno bene anche al padre che crederva ancora ai sortilegi delle carote.

    11° episodio: Pensa a tutto Violetta

    Le cure di Violetta portano alla guarigione la sorella Concetta. Intanto, per racimolare qualche lira, lei stessa ha deciso di esibirsi in pubblico e tentare di superare le sue paure. Marco la aiuta e in due riescono ad ottenere un buon successo e a soddisfazione del padre. Finalmente dall'Argentina arriva la lettera della madre: Marco sospetta di una malattia.

    12° episodio: Festa grande a Genova

    Per racimolare i soldi del biglietto, Marco accetta di collaborare con Emilio per produrre gelati. In occasione dell'inaugurazione del grande dirigibile al porto, i due possono guadagnare bene. Violetta, dopo aver saputo che il suo amico potrebbe partire con loro esprime la sua preoccupazione. Marco è deciso a fare il passo. Grazie ad un losco mercante del posto cerca di ottenere un biglietto a metà prezzo.

    13° episodio: Tutto va storto

    Alla vigilia della partenza Marco cerca di reperire il suo biglietto dal losco affarista che avrebbe potuto procurarl-. Paolo, però, non si presenta all'appuntamento e per Marco il sogno del viaggio sparisce. La nave, all'indomani, parte per l'Argentina e lui dovrà attendere prima di partire.

    14° episodio: Il mio amico Rocky

    Durante le sue scorribande al porto Marco conosce un mozzo di origini brasiliane il quale, senza farlo apposta, gli offre lo spunto per partire senza pagare il biglietto: clandestinamente. La sera stessa il ragazzo si intrufola sulla nave in procinto di partire per nascondersi in una scialuppa. Con lui, non visto, si imbarca anche Peppino.

    15° episodio: Il clandestino (Vai allo spezzone)

    Preoccupato per le sorti del figlio, Pietro lo cerca per tutta la notte con l'amica Gina, dell'ufficio postale. Le ricerche risultano inutili fin quando non si scopre della lettera lasciata da Marco per il padre. L'unica nave che si imbarcherà per il Brasile partirà di lì a tre giorni. Marco, costretto a farsi scoprire viene portato dal comandante. In presenza del padre, commosso dalla determinazione del ragazzo, Marco ottiene il permesso di viaggiare. Lavorando in cucina riuscirà a pagare il viaggio. Con lui, inseparabile, la scimmietta Peppino.

    16° episodio: Fiori sull'albero

    La vita sulla nave, con le sue particolarità, piace molto a Marco che entra subito nelle simpatie dell'equipaggio. Persino il capitano, sempre impassibile, lo invita ad essere più naturale senza timori nei suoi confronti. La nave vede il primo porto: Marsiglia.

    17° episodio: La rete del pescatore

    Dopo aver solcato buona parte dell'oceano, la Folgore passa anche l'equatore. Per l'occasione Marco viene incaricato di pescare dal ponte della nave e tra lo scetticismo del'equipaggio riesce prendere un tonno. Il Brasile è sempre più vicino.

    18° episodio: Peppino è lontano

    La nave approda a Rio, ma l'altra, diretta in Argentina, è bloccata al porto per una grave avarìa, che la terrà ferma per 10 giorni. Leonardo, capocuoco, trova una seconda imbarcazione per il piccolo Marco. Al momento dell'imbarco, però, si accorge che la scimmietta non è con lui. Per trovarla rischia persino di perdere la sua coincidenza.

    19° episodio: Un bambino che strilla sempre

    L'esperienza sul vascello sul quale s'imbarca non è come sulla Folgore. Marco conosce gente stremata dalla fame e dalla vana speranza di trovare qualcosa di più incoraggiante della patria lasciata. I suoi viveri, lasciatigli da leonardo gli servono per sfamare i bambini a bordo ed il piccolo Nino che piange perché senza il suo cibo preferito. Al nonno del bimbo Marco racconta la sua vicenda e l'anziano passeggero promette di aiutarlo.

    20° episodio: Pericolo

    Durante la navigazione verso Buenos Aires, una violenta tempesta si scatena sul vascello e grazie alla grande opera dell'equipaggio riesce a superare il momento avvicinandosi alla méta ormai vicinissima. Marco può salutare finalmente la nuova città.

    21° episodio: Terra in vista

    La nottata finale di Marco è scossa da un terribile incubo: la madre potrebbe essere addirittura morta e lui non tollera l'idea di una simile tragedia. Per questo passa il resto della nottata in bianco. Quando il sole è alto la nave avvista Buenos Aires all'orizzonte.

    22° episodio: La prima traccia

    L'arrivo a Buenos Aires non è dei migliori: giunto nella capitale argentina, Marco viene derubato dei soldi che porta e, come se non bastasse, l'indirizzo che ha come riferimento risulta abitato da persone diverse da quelle a lui note. Solo un'anziana donna ricorda della madre, partita di lì per cambiare lavoro. Troppo poco per sapere dove andare.

    23° episodio: Una pietosa bugia

    Perso il treno per Bahia Blanca, Marco trova rifugio nel convento lì vicino, dove ha saputo che una donna di nome Anna è stata ricoverata ammalata. La donna che giace sofferente non è sua madre lo confonde per il figlioletto Marcello e per evitarle delusioni e sofferenze lui le fa credere di esserlo. Suor Maria, che aveva creduto alla falsa notizia, apprezza il gesto del piccolo e, mossa a compassione, offre al bambino ospitalità. Marco si precipita all'ufficio immigrazione. Lì si augura di sapere qualcosa d'altro.

    24° episodio: Dov'è Pepe?

    Nemmeno l'ufficio immigrazione sa dare informazioni dettagliate sulle vicende della madre Anna. A Marco non rimane altro da fare che affidarsi a Pepe, il burattinaio emigrato a Buenos Aires per trovare fortuna. In verità a trovare il burattinaio ci pensa Peppino che lo vede in esibizione e porta Violetta al giardino, dove il ragazzo si era addormentato. La speranza si riaccende in lui.

    25° episodio: La notte dei tempi

    Pur di non lasciare il suo amico al suo destino, Violetta e Concetta convincono Pepe a lasciare Buenos Aires per viaggiare verso Bahia Blanca, in cerca della madre. Una serata in un locale italiano risolve i temporanei problemi economici. Il carro del burattinaio parte di nuovo.

    26° episodio: Cacciatore di anatre

    Lungo il percorso il carro di Pepe si ferma per far riposare il cavallo. Proprio durante la sosta un facoltoso cacciatore di anatre li invita alla sua fattoria e gli promette un compenso elevato per farli esibire. Le sue attenzioni, in realtà, sono rivolte a Concetta, prima figlia del burattinaio.

    27° episodio: Come finirà

    Per preparare lo spettacolo Pepe pensa al soggetto da raccontare e tra le vicende cui ispirarsi gli viene in mente quella di Marco che secondo lui è la più adatta per far commuovere il pubblico. Marco si rende conto di essere in debito verso di lui, che ha intrapreso il viaggio verso Bahia Blanca solo per aiutarlo. Così accetta che la sua vicenda diventi oggetto della recita.

    28° episodio: Don Pedro

    Alla tenuta di Salvatore la compagnia viene accolta in modo decisamente deludente, tanto che Pepe dubita della bontà della sua decisione. Lo spettacolo ottiene un gran successo, ma si decide di andar via da lì per riprendere il viaggio verso la mèta iniziale. Marco è desideroso di arrivare il prima possibile.

    29° episodio: Il gaucho solitario

    Le zone meridionali dell'Argentina diventano fredde ed inospitali, se poi si aggiunge qualche imprevisto al carretto o qualche malanno della piccola Giulietta, allora il problema si fa grosso. Per fortuna un solitario abitante della prateria offre ospitalità ai viaggiatori.

    30° episodio: Un invito pericoloso

    L'ospitalità del buon gaucho solitario è commuovente: viene riparato il carretto di Pepe e la compagnia può viaggiare verso la meta successiva: una cittadina di pochi abitanti. Qui in una trattoria italiana un losco avventore del locale utilizza un trucco per coinvolgere il buon Pepe in una pericolosa sfida a due. Fortunatamente il solito misterioso gaucho lo salva da una situazione intricata.

    31° episodio: Pepe e il puma

    Prima di giungere a Bahia Blanca, Pepe si ferma ad una casetta diroccata, dove decide che la compagnia passerà la notte. Durante una battuta di caccia con Marco si imbatte in un feroce Puma che li minaccia di aggressione. Tornati alla dimora notturna, a poco serve blindarla con legna raccolta nei dintorni: il puma torna alla carica ma decide di non aggredire. Si riparte la mattina dopo.

    32° episodio: I tre gemelli

    Durante il viaggio verso Bahia Blanca, Pepe incrocia un carretto di simpatici italiani con ben sei gemelli che allietano la pausa di pranzo. I numerosi viaggiatori vengono proprio dalla città argentina e augurano a Marco di trovare la madre.

    33° episodio: Una gran delusione

    L'arrivo a Baìa Blanca segna l'inizio delle ricerche. Marco si rivolge al signor Moretti, un noto abitante del centro, che dovrebbe sapere molto del cugino del padre, Meleli. Purtroppo però le speranze riposte in lui si infrangono. Il signor Moretti nega di sapere qualcosa di lui e così il ragazzo vede spegnersi ogni buon proposito.

    34° episodio: Sempre teatro

    Nello sconforto arriva una proposta dal signor Moretti che allieta Pepe: diventare la compagnia di primo piano del teatro che verrà costruito in città. Marco accoglie con ostilità la decisione di Pepe: ora, convinto dell'assenza della madre in terra argentina, suo unico desiderio è di tornare in patria.

    35° episodio: Una buona notizia

    Le ricerche di Marco lo conducono ad un certo Marcel, che dice di avere notizie del signor Meleli. Purtroppo il referente della famiglia Rossi è venuto meno poche settimane prima. A conforto del ragazzo, però, Marcel si dice certo di poter recuperare la cifra che serve per riportare a Buenos Aires il ragazzo, dove la madre in una lettera dice di essere. Qualcosa, tuttavia, si cela di misterioso dietro le frasi dell'oscuro Marcel.

    36° episodio: Un uomo cattivo

    La verità non tarda ad arrivare: il rimorso di Marcel arriva all'estremo. Per rispondere alla sua coscienza del denaro sottratto alla madre di Marco si deve far anticipare un mese di lavoro in miniera. Il signor Meleli, dunque, è proprio lui che per speculare sui prestiti fatti ai suoi clienti ha sperperato denaro non suo. Ora, lui sa che la madre di Marco non è a Buones Aires, ma a Cordoba, ma non ha scelta. Il treno di Marco parte per la direzione sbagliata.

    37° episodio: Troppo tardi

    Un viaggio fino a Buenos Aires. Tutto per scoprire che la famiglia presso la quale lavorava la madre è a Cordoba. Il viaggio verso la nuova méta è così lungo che un treno impiegherebbe tre giorni per arrivarci. Solo il signor Fadovani può aiutare Marco. Letta la lettera di accompagnamento, anche Marco conosce la verità e si rattrista pensando al perché di tanto silenzio dalla madre.

    38° episodio: Pulizie di casa

    Il rifugio più tranquillo a Buenos Aires è la trattoria di Fosco. Lui con la moglie vorrebbe tenere con sé il ragazzo per evitargli un viaggio lungo e faticoso come il suo. Marco non può restare: un battello lo porterà a Rosario e un treno a Cordoba.

    39° episodio: Marinaio in mare

    I due compagni di viaggio di Marco, Mario e Giovanni si affezionano presto al ragazzo diretto a Rosario. La navigazione dura appena due giorni e Marco approda alla nuova città. Ora però deve dirigere a Cordoba.

    40° episodio: Non sono un mendicante

    Giunto finalmente a Rosario, Marco si mette alla ricerca del potente conoscente del signor Fadovani. Anche qui, però, lo aspetta una delusione: il signor Venitez non è in città e il suo maggiordomo lo scaccia fuori della sua tenuta insultandolo come un mendicante. La disperazione del ragazzo trova presto consolazione. Federico, l'emigrante conosciuto sul battello, lo porta in un locale italiano, dove tutti racimolano il denaro per il biglietto che lo porterà a Cordoba.

    41° episodio: Un treno per Cordoba

    Dopo un viaggio in compagnia di una famigliola di emigranti, Marco arriva finalmente a Cordoba. Qui, però, la famiglia dove dovrebbe abitare la madre, misteriosamente non risponde. Ormai sopraggiunge la notte.

    42° episodio: La lepre e l'armadillo

    Anche questa ricerca sembra destinata al fallimento. La famiglia che abitava quella casa si è trasferita. Così Marco è costretto a vagare in cerca di risposte. Pablo, un ragazzo affamato e aggressivo, lo maltratta, ma poi, visto il coraggio del suo rivale, lo accoglie e lo porta con sé. Marco trova una famigliola, povera, ma cordiale, dove abitare per cercare ancora.

    43° episodio: A pesca con Pablo

    Per racimolare qualche soldo, Pablo cerca lavoro nei campi. Purtroppo il periodo è quello sbagliato e così cerca fortuna pescando. Marco, desideroso di avere notizie della madre si rivolge all'agenzia immobiliare che deve venderla, ma proprio nel frattempo Pablo incorcia un carretto che porta bagagli per la famiglia Meguinez, che il suo amico sta cercando. Si apre uno spiraglio.

    44° episodio: Il falso cugino

    La casa non è abitata dalla persona che Marco sta cercando, ma dal cugino architetto. L'uomo, che apprezza gli sforzi del piccolo viaggiatore, gli offre anche il denaro per viaggiare sino a Tukuman, dove abita il cugino. Di ritorno a casa, Pablo apprende che la sorellina è stata colta da polmonite acuta e rischia la vita. Marco deve rinunciare al denaro per il viaggio per pagare il medico che la curerà, ma Pablo, in cambio lo aiuta a salire sul treno in clandestinità.

    45° episodio: Sul letto di fuoco

    Il viaggio da clandestino non dura molto: gli addetti al treno lo trovano durante una seconda ricognizione e Marco finisce per rimanere a piedi a una trenita di cholmetri dalla méta. Per sua fortuna una carovana di viaggiatori argentini sosta dove lui vagava e lo raccoglie per portarlo a Tucuman.

    46° episodio: Il rude ragazzo

    Durante il viaggio Marco si ammala per qualche giorno e i mandriani che lo portano con loro devono occuparsi della sua guarigione. Il viaggio verso la madre è ancora lungo e i rudi viaggiatori devono trovare il modo di passare il tempo: qualche schermaglia viene risolta dal capo Manuel.

    47° episodio: La vacchia signora

    Dopo aver viaggiato per giorni, Marco lascia il gruppo di mandriani per arrivare a Tucuman. Con lui anche l'asinello del gruppo gli viene dato in cambio della sua buona opera. Lungo il tragitto trova il casolare di una signora che ci vive con un bambino isolata dal mondo. Da qui riparte, per arrivare alla piccola città di Tucuman.

    48° episodio: Il lungo cammino

    Il viaggio verso il paesino di Tucuman si rivela più faticoso del previsto. Il cibo scarseggia e quando si trova uno stagno presso cui abbeverarsi occorre approfittarne. L'unica casa che si incontra lungo il percorso offre anche qualche pagnotta. Intanto, stremato dall'età e dalla stanchezza, Pelogrigio, asino fedele al ragazzo, si spegne lungo la stada sassosa.

    49° episodio: La mèta non è ancora raggiunta

    Perso il suo asinello, Marco deve camminare a piedi ma la sua scarpa, usurata dal lungo cammino, si apre e a lungo andare deve toglierla. Ma a piedi scalzi e con il freddo che lo attanaglia la strada verso Tucuman si allunga. In città la madre soffre di un male ancora ignoto al medico e serve un miracolo per salvarla.

    50° episodio: Quasi alla méta

    Stremato e sotto la neve, Marco viene raccolto da un viandante a cavallo e rimesso in sesto. Lungo la strada, poi, un anziano del posto lo fa condurre a Tucuman dal nipote a bordo di un carretto. Arrivato in città, apprende che la madre è malata e lo sta attendendo. Dovrà salire un colle per arrivare alla residenza dei Meguinez.

    51° episodio: Non è un sogno (Vai allo spezzone)

    Il lungo viaggio è finito. La residenza dei Meguinez ormai è visibile e Marco incrocia la carrozza del padrone di casa. La madre Anna lo crede un sogno nella sua malattia. Poi, finalmente, la tanto sperata ricongiunzione. Marco ha raggiunto la sua mamma.

    52° episodio: Ritorno a Genova

    Finita la convalescenza, la madre di Marco può riprendere la vita normale. La famiglia Meguinez, per gratitudine, regala il biglietto per Genova ad entrambi, con la promessa di tornare in Argentina. Tornando Marco passa a salutare Pablo, i due marinai di Rosario e, naturalmente, Pepe con le figlie Concetta e Violetta. Con lei Marco fa promessa di rivedersi a Genova. Arrivati a destinazione, Tonio e il padre Pietro accolgono la donna finalmente tornata in patria.


    Rivediamoli insieme

    La serie è un'alternarsi di vicende e coincidenze tra personaggi e stati d'animo diversi.

    La partenza


    Dentro la scena

    La separazione dalla madre in una scena ben costruita e struggente.

    Il clandestino


    Dentro la scena

    L'imbarco del ragazzo ha elementi che la rendono assolutamente memorabile. E' il caso di riviverla.

    Non è un sogno


    Dentro la scena

    All'epoca la scena fece commuovere milioni di ragazzi davanti agli schermi della Rai.


    Bello ma impossibile

    La serie è realistica ed ambientata alla fine del XIX secolo. Le incongruenze non mancano:

  • Sembrerebbe sbagliata la collocazione della nave Michelangelo sulla quale Marco sale. La prima nave con questo nome risale alla metà del novecento. Probabilmente un nome di fantasia.

  • Durante la tormenta che lo sorprende nel viaggio verso Tucuman, Marco si addormenta con un piede scalzo e ferito. Non solo riesce a sopravvivere, ma addirittura viene salvato dalla scimmietta brasiliana. Verosimilmente è proprio la scimmietta, proveniente da climi temperati come quello brasiliano, a dover soccombere nel gelo.

  • Sulla nave diretta a Bahia Blanca è scritto Andlea Doria. Nell'episodio successivo, la denominazione è stata rettificata in Andrea Doria. A Genova l'insegna di un negozio è Tabachi. A Buenos Aires è Tabaccheria.

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