Se si pensa che i mezzi di trasporto dell'epoca non avevano la velocità di quelli odierni e che i mezzi economici erano limitati, non è difficile comprendere che l'impresa del ragazzo genovese sia stata un'impresa miracolosa: più che un viaggio, un'odissea.
LA TRAMA
Per fondare una clinica per poveri, Pietro Rossi si indebita a tal punto, che la moglie, Anna, deve lasciare l'Italia per trovare lavoro in Argentina e sostenere i figli Tonio e Marco. Dopo un primo anno di corrispondenza, i contatti con la madre si interrompono: Marco, unico libero da impegni stringenti, decide di raggiungerla per riportarla in patrìa, preoccupato dal silenzio oltreoceano. Superate le perplessità iniziali, anche il padre si convince della bontà della scelta e lascia partire il figlioletto.
Giunto a Rio, Marco viene imbarcato, con l'aiuto dell'equipaggio amico, su un battello di emigranti diretto a Rosario. Qui, grazie all'aiuto di amici passeggeri, riesce a prendere un treno diretto a Buenos Aires ed inizia invano le ricerche della madre. L'indirizzo unico che aveva, non corrisponde più allo stesso nome e così le sue ricerche diventano pressoché vane.
Sul posto, per pura coincidenza, trova la famiglia di Pepe, un burattinaio genovese, partito anche lui da Genova prima di lui per cercare migliori fortune. La figlia minore di Pepe, intimamente affezionata a Marco, convince il padre a spostarsi verso Bahia Blanca, dove pare essersi trasferito lo zio presso cui la madre si appoggiava.
Il lungo viaggio a sud si rivela l'ennesima delusione: a Bahia Blanca lo zio misterioso, il signor Meleli, si nasconde sotto falso nome per evitare guai giudiziari. Dopo essersi appropriato del denaro destinato a Genova, i rimorsi di coscienza, lo spingono a procurare a Marco il denaro necessario per tornare indietro. Sa, infatti, che la madre del piccolo viaggiatore non è più a Buenos Aires, ma a nord, a Tucuman. Marco, dunque, carico di speranze arriva di nuovo nella capitale, ma scopre che la sua nuova mèta è lontana da lui. Ricomincia, dunque, l'ultimo viaggio verso il paesino dove la madre lo sogna da mesi, affetta com'è da malattia che nemmeno il medico sa curare.
Dopo la guarigione, madre e figlio possono viaggiare insieme e con un viaggio riassunto in appena dieci minuti, tornano in patria.
La separazione dalla madre in una scena ben costruita e struggente.
L'imbarco del ragazzo ha elementi che la rendono assolutamente memorabile. E' il caso di riviverla.
All'epoca la scena fece commuovere milioni di ragazzi davanti agli schermi della Rai.