Anno: 1998
Altri titoli: -
Interpreti: Mina e Adriano Celentano
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Al termine dell'ultimo brano del CD Leggera di Mina, si può sentire una voce maschile che, dopo aver bussato ad una porta, chiede: «È permesso?...». La voce è di Adriano Celentano, che nell'annunciare discretamente il suo ingresso in sala d'incisione, dà il via a una serie di indiscrezioni sulla carta stampata, con i cronisti che avanzano l'ipotesi di un disco di duetti con artisti differenti (pochi mesi prima era stata registrata la versione in duo de La canzone di Marinella con De André). Cominciano a farsi i nomi di Ramazzotti, Lavezzi, Morandi: quest'ultimo smentisce, anzi si dichiara preoccupato, addirittura risentito del fatto che Mina non abbia chiamato anche lui. Tutto sbagliato.
Nel maggio 1998 vede finalmente la luce l'attesissimo album in cui duettano i numeri uno della musica nostrana da più tempo sulla scena.
Mina e Adriano Celentano hanno debuttato insieme, sono entrambi apparsi in TV per la prima volta nello show Il Musichiere nell'aprile 1959 e nello stesso anno hanno partecipato al film Urlatori alla sbarra. Insieme si sono poi esibiti in alcune trasmissioni televisive del sabato sera, tra cui rimane memorabile la parodia di Parole parole in una puntata di Teatro 10 del 1972.
Un intero album insieme però è rimasto un sogno nel cassetto. Per molti anni era stato impossibile realizzarlo, per problemi di diritti discografici, ma la situazione si risolve quando le etichette di entrambi gli artisti passano sotto il controllo di una stessa azienda. A Lugano arrivano i provini di moltissimi autori, ma la scelta cade su brani per nulla strepitosi, per cui quello che doveva essere un evento epocale si rivela un tranquillo esempio di easy listening all'italiana.
L'album si chiama semplicemente Mina Celentano, non contiene interpretazioni memorabili o brani "da far venire giù i teatri". Che senso avrebbe avuto, visto che da anni entrambi i protagonisti non si esibiscono più dal vivo?
Quello che la "strana" coppia offre è una serie di brani gradevoli, di gusto prettamente radiofonico, che serviranno nel corso dei mesi a spingere il disco oltre l'incredibile traguardo del milione e mezzo di copie vendute.
L'immancabile anteprima del Tg1 targata Vincenzo Mollica dà il via al lancio del primo singolo Acqua e sale, che porta la firma del duo Donzelli-Leomporro. I due, noti ai più come "Audio 2", sono già stati autori di altri successi di Mina, a partire da Neve, comparsa su Sorelle Lumiére del 1992, e sono già stati protagonisti di un piccolo giallo all'uscita del loro primo album, quando più di un ascoltatore ha creduto che si trattasse del nuovo disco di Lucio Battisti.
In Mina Celentano gli Audio 2 firmano tre brani, ma Acqua e sale è l'unico inedito. Privilegiando il registro medio-basso di Celentano, i due costruiscono un pezzo pop accattivante al primo ascolto, che si apre con un urlo alla Tarzan registrato da Danilo Rea, abituale pianista del team Pani, e prosegue tra ritmi elettronici e morbidi suoni sintetizzati. Le voci si alternano nelle strofe e vanno all'unisono nel ritornello, al termine del quale sembra di sentire una piccola citazione (voluta?) di Ancora ancora ancora.
Da quanto esposto finora (gli autori in carico alla PDU, gli arrangiamenti di Pani, l'understatement che ha circondato l'evento, la scelta dei brani) si può facilmente desumere che l'operazione Mina Celentano sia nata e si sia sviluppata a Lugano, e che Celentano è poco più che un ospite, illustre quanto si vuole, in un disco targato Mina.
Paradossalmente però, sarà proprio l'ospite a trarre i maggiori benefit dall'enorme successo dell'album: dopo il declino del Celentano-attore (film campioni di incasso negli anni settanta e ottanta come Mani di velluto, Segni particolari: bellissimo o Bluff, storie di truffe e di imbroglioni appartengono ormai a un'epoca remota) e la stasi del Celentano-predicatore (il famigerato Fantastico 8 risale al 1986, il breve ciclo di Svalutation al 1992, poi nessun capostruttura ha avuto più il coraggio di affidargli la conduzione di uno show televisivo), nessuno si sarebbe aspettato un ritorno alla grande del Celentano-cantante. Invece, proprio da Mina Celentano parte un incredibile rilancio del molleggiato e, mentre non si è ancora spenta l'eco dell'album milionario (che rimane in classifica per più di un anno), viene pubblicato Io non so parlar d'amore, l'album che segnerà per Adriano l'inizio di una nuova serie di successi discografici.
(Orlando R.)
 
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