Anno:
1971
Altri titoli:
Interpreti:
Nicola Di Bari
HitParade:
#1, gennaio 1972
Chart annuale:
Top 30
Altri interpreti: Mina
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Per anni nel dimenticatoio, pronto a cambiare mestiere, ma con la fortuna di andare a Sanremo con la canzone giusta (La prima cosa bella) al momento giusto (1970), Nicola Di Bari apre la strada ad un filone di cantanti "bravi e brutti" (da Gagliardi, Reitano, Astarita, Tessuto, fino a Pupo), che troveranno negli anni '70 il massimo del loro successo commerciale. “La rivincita dei Nerds”, parafrasando un famoso film.
Nicola non crea invidia fra i colleghi: gli vogliono bene tutti. A Sanremo avrebbe dovuto esordire con Gianni Morandi, ma Gianni, già in crisi professionale, rifiuta. Arriva la prima vittoria nel 1971 con Il cuore è uno zingaro, e tutti parlano di vittoria meritata. Ora l'affermazione a Canzonissima con Chitarra suona più piano, che prelude alla seconda vittoria consecutiva a Sanremo (impresa riuscita prima di lui solo a Modugno/Dorelli e a Nilla Pizzi).
Chitarra suona più piano è confezionata dallo stesso Di Bari, Evangelisti e Marrocchi proprio per vincere e in sintonia con l’interprete, credibilmente semplice e semplicemente credibile. L'immagine è quella di un’Italia bucolica, delle serenate al chiaro di luna, della chitarra a cui delegare i messaggi dell’anima ma che deve essere discreta ("chitarra suona più piano, qualcuno può sentire, soltanto lei deve capire"), con i grilli che cantano nel prato e la notte che odora di fieno.
Nella Canzonissima più seguita della storia della televisione (undici milioni e mezzo di biglietti venduti), di Bari non è il favorito: le cartoline-voto sono appannaggio di Massimo Ranieri (900 mila contro le 600 mila di Di Bari), ma le giurie sparse per l’Italia invertono il pronostico e danno ragione al garbo e alla professionalità di un cantautore che tocca così il vertice della popolarità.
Il brano va subito in Hit Parade scalzando dal primo posto addirittura La canzone del sole, mitico brano di Lucio Battisti, e vende moltissimo anche nei paesi del Sud America. In Argentina, Di Bari diventa un idolo nazionale.
Quindici anni dopo, la cover di Mina, nell'album Uiàllalla.
(Christian Calabrese)
 
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