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I loro brani si prestano bene ad impasti di voci maschili e femminili, ed è per questo motivo che anche il duo Dorelli-Spaak si lancia - senza tema di recar danno a sé e ad altri - nella versione italiana di un altro successo del gruppo, Where are you going to, my love?, datato 1970 e ripreso in seguito da artisti di spicco come Olivia Newton-John, i Miracles e gli Osmonds.
Il testo italiano, di Franco Califano, è all'insegna del "ritroviamoci": una ballata romantica, un pretesto come un altro per dichiarare ancora una volta a tutti la loro love-story, nata in mezzo alle telecamere qualche anno prima, durante le riprese della versione quasi-musical dell'operetta La vedova allegra, diretta da Antonello Falqui e adattata da Giuseppe Patroni Griffi.
È forse per far dimenticare che ne La vedova allegra era stata costretta a farsi (egregiamente) doppiare da Lucia Mannucci, che in questo disco la Spaak sfoggia una voce impostata, che fa rimpiangere la naturalezza esibita anni prima in pezzi come L’esercito del Surf e Quelli della mia età.
Dorelli, pur sfoggiando all'epoca barba incolta e capelli lunghi da ragazzaccio ribelle, canta invece con l’azzimata bravura di sempre, limitando il proprio intervento alle due mezze strofe.
Nel ritornello, l’irrompere di un coro e un improbabile controcanto in falsetto lasciano qualche dubbio sull’effettivo contributo vocale di lei.
Una serata insieme a te è sigla di un'edizione radiofonica di Gran Varietà, e questo contribuisce al buon successo in classifica del 45 giri; non dimentichiamo però che la coppia in questo periodo (1973) è ospite fissa delle cronache rosa. Contemporaneamente alla versione Dorelli-Spaak esce, ma passa completamente inosservata, anche la versione dei Domodossola, un gruppo di bravissimi vocalists che nei primi anni '70 aveva gravitato nell'orbita di Mina e della sua etichetta discografica PDU, senza però riuscire ad ottenere grande notorietà.
(Luca)