Annate |
 
 
Compilare una classifica dovrebbe essere tra le cose più semplici di questo mondo: basta contare quante volte una determinata condizione si verifica, cioè basta contare gli "hit", cioè i "successi" che si sono ottenuti per quella condizione. La condizione può essere: la vendita di un disco o di un libro, la vendita di un biglietto per uno spettacolo o anche la visualizzazione di una pagina web. Dopodichè basterebbe contare quante volte quella condizione si è verificata in un determinato periodo e pubblicare i risultati (la mitica classifica o hit parade che, nel caso di biglietti venduti, solitamente viene chiamata box office).
E invece no. Le cose sono dannatamente complicate in quanto occorre considerare parametri quali:
- l'estensione della misurazione (contare l'intero universo o un suo sottoinsieme?)
- il periodo di tempo preso in considerazione (il giorno, la settimana, il mese, l'anno, l'eternità?)
- cosa misurare (il numero di volte o il loro valore economico? nel nostro caso, il numero di spettatori paganti o l'incasso conseguito da un film?)
- cosa riportare (i valori grezzi rilevati o la sola classifica?)
- ed altre cosucce che qui trascuriamo.
Naturalmente, consultando le varie fonti disponibili (non tante, anzi praticamente due sole: "Lo Spettacolo", rivista di studi economici sull'intrattenimento in Italia edita dalla SIAE e "Il Giornale dello Spettacolo", rivista ufficiale dell'AGIS, associazione degli esercenti
cinematografici italiani) i suddetti parametri incidono pesantemente. La cosa "divertente" è che i dati pubblicati volta per volta assumono parametri diversi. I materiali in nostro possesso si riferiscono, in funzione del periodo esaminato a:
- incassi e spettatori settimanali delle sole Capozona (incassi dei soli cinema di prima visione di una ventina di città italiana);
- incassi e spettatori della stagione cinematografica corrente (sempre delle sole Capozona);
- incassi globali conseguiti dai vari film per tutta la sua vita, però solo per i film italiani o di co-produzione italiana;
- spettatori globali conseguiti da film italiani e stranieri per i primi anni, a volte mesi, di sfruttamento;
- classifica con i maggiori incassi nell'anno solare (gli incassi conseguiti in anni contigui non vengono cumulati);
- come sopra, ma riferito ad altri periodi (semestri, quadrimestri, trimestri, mesi);
- come sopra, ma riportando solo l'ordine di incassi (senza valori nè per gli incassi nè per gli spettatori);
- classifiche (senza i valori) per periodo, ma considerando non il periodo di incasso ma il mese di uscita (quindi cumulando i periodi contigui);
- come sopra, ma considerando come periodo la stagione cinematografica (che non coincide con l'anno solare ma soltamente va da estate ad estate, quindi da Agosto al Luglio dell'anno successivo).
E così via, passando da tutte le possibili combinazioni che il kamasutra dei suddetti parametri consente...
Anzichè seguire le bizzare e sconclusionate scelte effettuate dai rilevatori degli incassi, noi vorremmo seguire un criterio univoco e modalità di presentazione dei risultati il più possibile coerenti ed uniformi. Cosa per niente banale considerando la schizofrenia e la non completezza dei dati ufficiali disponibili.
Il nostro modello prevede i seguenti criteri per l'elaborazione delle nostre classifiche:
In Italia sino a pochi lustri da non esisteva una classifica ufficiale e quelle che pubblichiamo sono delle rielaborazioni dei dati disponibili. Naturalmente queste classifiche costituiscono sempre un "best effort", cioè la migliore approssimazione possibile, considerando la semi-clandestinità dei dati suddetti. Ed altrettanto ovviamente, confidiamo nel contributo di tutti coloro che vorranno correggere ed apportare contributi per l'affinamento dei dati.