( chart USA + UK + Eurochart, giugno-luglio-agosto )
L'ESTATE DEL 1998 – Rock moderno e pop facile Pantani fa la storica doppietta Giro-Tour e la Francia domina i Mondiali di Calcio
casalinghi, che si contraddistinguono per lanciare un numero record di
hit nelle classifiche musicali. In America invece il Presidente Clinton il 19 agosto dichiara di essersi dedicato a un altro genere di attività fisica, coadiuvato da Monica Lewinski. Ma Bill ha ben altre gatte da pelare: le ambasciate americane in Tanzania e Kenya sono attaccate da Al-Qaida. E la musica? Le
vendite di dischi son a livelli altissimi. Tuttavia questa
estate segna anche un punto
di non ritorno negli USA. Infatti sembra che molti dei grandi hit
estivi siano acquistabili solo tramite l’album, non venendo pubblicati su cd
single. La mossa dei discografici è’ semplice: perchè accontentarsi di
vendere un singolo quando si può piazzare l’intero album? Questo può
funzionare per artisti affermati e non sarebbe tutto sommato una grande
novità. Quello che sta accadendo tuttavia è che la stessa strategia
viene impiegata per il lancio di nuovi artisti. E così si pongono le
basi per il successivo crollo del mercato: perchè dover acquistare un
cd intero quando il brano che interessa si può tranquillamente
scaricare gratis su Napster? L’estate segna un nuovo picco nella
collaborazione tra Hollywood e il pop. Sull’onda del successo titanico
di film e colonna sonora dei due James (Cameron e Horner), ecco arrivare numerose colonne sonore multimilionarie. L'R'N'B si conferma genere trainante, ma è anche un grande momento per il
cosiddetto rock alternativo, dai più duri e puri Korn ai radiofonici Matchbox 20, mentre in UK trionfa a tutto tondo il pop
facile, anche se le Spice, punta di diamante del pop britannico da esportazione, perdono i pezzi... Le soluzioni sono scritte in colore bianco: le potete scoprire trascinandovi sopra il cursore del mouse... Domanda: Cosa succede se le due Principesse in ascesa del pop black uniscono le forze? Risposta: il N. 1 del classificone! Brandy & Monica - L'unione fa la forza Iniziamo con un po' di bricolage, che ne dite? E senza usare colla vinilica! Come fare il N. 1 del 1998? Semplice! Avete bisogno di un disco del 1982, un televisore, due produttori di grido, due star in ascesa del R'N'B e un po' di gossip...
Bene! A questo punto avete tra le mani THE BOY IS MINE, un enorme successo che arriva al N. 1 della Billboard Chart il 6 giugno, rimanendovi 13 lunghissime settimane (!), vendendo più di due milioni di copie. E il primo agognato N. 1 USA per le due ragazze (che poi ne raccoglieranno altri separatamente). Il pezzo lancia definitivamente a livello mondiale le ragazze, che fino ad allora non avevano raccolto molto in Europa. Arriva praticamente nelle Top 10 di tutti i paesi europei (N. 2 in UK e Francia). E il successo del brano lancia definitivamente l'R'N'B anche in Asia, dove il genere in precedenza non era molto popolare. Come dite? Che non vi è riuscito come tutte le altre robe che vi insegnano a fare usando la colla vinilica? Ah, scusate dimenticavo. Prima di tutto dovete diventare Responsabile Artistico della Atlantic Records e chiamarvi Paris David... Ma il duetto tra Brandy e Monica non è l'unica associazione musicale di successo dell'estate 1998. E per i protagonisti della prossima, risolvete questa semplice sciaradina/indovinello... "L'ugola sotto la canoppia è della foglia d'acero l'orgoglio, e dopo il titanico successo eccola unirsi ai tre fratelli che ballarono per tutto un sabato sera travolti da rinnovato successo..." Risolta? Dai che è facile... Risposta: Celine Dion & The Bee Gees - Highlander versione adult contemporary Allora, la sua MY HEART WILL GO ON è ancora saldamente nelle classifiche dopo mesi e mesi, e intanto Céline Marie Claudette Dion pubblica il quinto (!) singolo dal suo album "Let's Talk About Love", realizzato con un autentico parterre de roy (Carole King, Barbra Streisand, Linda Thompson, George Martin, David Foster, Pavarotti, Bryan Adams...) che si sta avviando verso il traguardo di 30 milioni di copie vendute... Il pezzo sul nuovo singolo è tra gli inediti presenti nell'album, per altro pieno zeppo di cover (ben 6 su 14 brani), ed è anche uno dei migliori dell'album, che contiene autentici picchi trash come il duetto con Pavarotti "I Hate You Then I love You" (che è meglio ricordare col titolo originale "Grande, Grande, Grande" nell'interpretazione mazziniana), eseguita, come si vede dal video, anche al Pavarotti & Friends, tenutosi a Modena il 9 giugno. Si tratta di IMMORTALITY, ballata confezionata su misura della Dion dai fratelli Gibb, che interpretano il brano con la cantante canadese, loro dichiarata fan. E il mestiere dei fratelli probabilmente evita i tipici disastri da eccesso che di solito colpiscono le produzioni della Dion, tipiche per la formula: "carica, carica, carica! Perchè troppo non è mai abbastanza!". Il singolo esce a giugno e diventa un hit paneuropeo, arriavando tra l'altro al n. 5 in UK, tuttavia non verrà mai pubblicato su singolo negli USA, dove circola quindi solo nelle classifiche airplay. E a proposito di Bee Gees, per la successiva vi basta risolvere questo quesito: "Cosa succede se si mette un ex-rifugiato, un vecchio matto bastardo membro di un Clan e una quasi debuttante a lavorare su un pezzo pop country dei tre fratelli?" Risposta: Pras Michel feat. Ol' Dirty Bastard & Mya - Un superhit per Warren Nell’estate 1998 i Fugees son già un ricordo. Tuttavia i tre componenti del gruppo sono attivissimi con i relativi progetti solisti. Se l’autunno sarà di Lauryn Hill e del suo acclamatissimo “The Miseducation Of Laryn Hill” (che esce il 25 agosto) e in primavera Wyclef Jean ha piazzato un Top 10 intercontinentale, l’estate è tutta di suo cugino, Prakazrel Michel, meglio noto come Pras Michel, che debutta come solista con un enorme successo, GHETTO SUPASTAR (THAT IS WHAT YOU ARE). Al pezzo, che anticipa l'album omonimo, partecipano una vecchia conoscenza come Ol' Dirty Bastard e la debuttante Mya. Il brano viene impiegato nella colonna sonora del nuovo film di Warren Beatty, “Bulworth” (Oscar per la sceneggiatura), commedia politica in cui il regista/protagonista si accompagna alla bella Halle Berry. Nel film si parla di un politico che, prossimo al suicidio, scopre la franchezza (e la cultura hip hop). Il campione alla base del pezzo è quanto di più lontano si potrebbe pensare da un pezzo rap: un pezzo country-pop scritto dai Bee Gees. Si tratta infatti del grande N. 1 USA del 1983 “Islands In The Stream”, ultimo N. 1 del canuto Kenny Rogers e della prorompente Dolly Parton. Il pezzo risale a quello strano periodo in cui i Gibb negli USA sfornano hit su hit per altri artisti, ma devono guardarsi dal presentarsi in prima persona su un palco, pena il fiasco. La versione rap di Pras abbina al ritornello di quel pezzo, affidato alla voce di Mya, un campione di "Get Up, Get Into It, Get Involved" di James Brown e l'arrangiamento di "Under The Influence of Love" della Love Unlimited Orchestra di Barry White. "Ghetto Supastar" si piazza al N. 2 UK, rimanendo nella Top 5 albionica per 8 settimane, quasi un record di longevità nella classifica britannica di fine anni '90, caratterizzata dalle porte girevoli. Se in tutta Europa il brano è un successo clamoroso (N. 1 della Eurochart), negli States è un discreto hit, fermandosi al N. 15. A dire il vero il pezzo di Pras si basa un po’ troppo sul ritornello di "Islands In the Stream", tuttavia siamo ben lontani dai delitti musicali compiuti da Puff Daddy... E dato che lo abbiamo evocato... Che ne dite un giallo a soluzione multipla per l'estate? Puff Daddy feat. Jimmy Page - Circonvenzione di incapace o, semplicemente, "pecunia non olet"? Sean Combs, meglio noto come Puff Daddy (o P. Diddy o come diavolo si vuol far chiamare) può essere accusato di circonvenzione di incapace? Esaminiamo i fatti. Kensington, Londra. Una limo bianca chilometrica si ferma davanti a The Tower House, un palazzo gotico creato dall'architetto William Burges e attuale dimora dell'oggetto di attenzioni da parte di Sean. È una notte fredda e le ombre proiettate dal palazzo assumono un carattere a dir poco inquietante. Tuttavia il rapper può ritenersi fortunato. Se quell'incontro fosse avvenuto 20 anni prima probabilmente si sarebbe trovato sulle sponde di Loch Ness, davanti ai cancelli di Boleskine House, la casa maledetta che fu dell'occultista Aleister Crowley. Oppure davanti a un'altra casa destinata a diventare maledetta, The Old Mill House, teatro della morte di John Bohnam... Insomma, poteva andargli peggio. Ed ecco il nostro presentarsi alla porta del villino in perfetto completino catarifrangente molto pimp, con le mani ingioiellate che manco un ex voto e pellicciotto di mammifero estinto (l’ultimo della specie l’ha fatto fuori lui). Il solito codazzo che lo accompagna, formato da avvocati, collaboratori, guardie del corpo, servitori, spacciatori, groupie, ecc..., è costretto a rimanere fuori. Entrato, viene condotto nel salone, dove è ricevuto dalla persona che voleva incontrare. È un vecchio. Il vecchiaccio ha conosciuto momenti migliori, e si può dire che dimostri più della sua età. D’altra parte le tonnellate di droghe assunte, il sesso smodato con qualche milione di fanciulle (anche con il suddetto milione in contemporanea) e qualche rito demoniaco di troppo avrebbero fiaccato chiunque. Senza parlare, con un cenno, fa accomodare l'ospite sulla poltroncina Luigi XV su cui, si dice, la Pompadour abbia dato più volte la virtù. Attorno a lui un autentico museo dell'occulto. Il vecchio è seduto sotto un ritratto di un uomo dallo sguardo cattivo. Molto cattivo. Altro che Bad Boy. Quello è Crowley, il satanista. E sembra fissare Sean, inizia a stringere la mano attorno a uno dei crocefissi in platino con diamanti... Anche il vegliardo lo fissa, seduto su una poltrona in pelle. Le malelingue dicono si tratti di pelle umana e che se la sia aggiudicata a un’asta di reperti nazisti tenutasi in qualche località sperduta del Sudamerica... Sean distoglie lo sguardo dal quadro, giusto per scorgere con la coda dell'occhio un'immensa libreria. I libri. Quella cosa che aveva fatto comprare per darsi un tono. Poi aveva scoperto che vendevano delle scatole a forma di libro. Che costavano meno e potevano essere usate per nascondere cose ehm... scomode... Solo che i libri che sono su quella libreria sembrano molto vecchi. E alcuni hanno strani titoli e strani segni. per tacer di quello aperto dentro quella teca... È in quel momento che la mummia apre la bocca. "Allora?". A Sean sul momento gela il sangue, ma subito dopo sopraggiunge l'uomo d'affari. D'altra parte non è che quel vecchio incartapecorito sta stringendo tra le mani un'arma. E così fa la sua proposta. Dato che il vegliardo sembra un po' rincoglionito, gliela deve fare più volte. Vogliono fare un film su un grosso rettilone giapponese che spacca New York. E lui ci farebbe un rappettino sulla base di un certo pezzo della band che fu del vegliardo. "Fammi campionare "Kashmir" e ti riporto in classifica!". E gli mostra le referenze di Sting, che con i proventi ottenuti da un notorio campionamento di un suo brano si è comprato mezza Toscana... Il vecchio forse ha un'altra dimora maledetta da acquistare... Dopodichè l’impellicciato con un abile gioco di mano fa compariore un contratto predisposto dai suoi 27 avvocati. E propone al vecchio di firmarlo... E a questo punto avete tre soluzioni: vediamo se indovinate! Soluzione 1) Il vegliardo emette una risata terrificante. Poi inizia a recitare alcune frasi in una lingua oscura. Al risuonare di un tuono il ritratto di Crowley sembra animarsi. L'impellicciato è colto da un'ondata di calore. E si accorge che attorno alla sua poltroncina è comparso un pentacolo sul pavimento. Un pentacolo di fuoco. E dal ritratto emerge una specie di figura demoniaca armata di un martello. Il vecchio urla: "suona il martello degli Dei!". Le ultime parole udite da Sean Combs. Il martello, enorme si schianta su di lui, riducendolo in polvere mentre la sua anima viene risucchiata nell'abisso infernale che si è aperto sotto i suoi piedi. Pochi secondi dopo, tutto finisce come nulla fosse accaduto. Sul pavimento c'è ancora il contratto. Il vecchio lo raccoglie e, arrotolandolo, si fa un cannone... Soluzione 2) Proprio mentre il vecchio sta per apporre con la mano tremante la propria firma, l'impellicciato viene scosso da un sussulto e lo ferma. In quel momento Puff ha capito che non può continuare a rubare riff e ritornelli per rapparci sopra qualche cazzata. Vuole diventare un vero musicista! E i soldi non son poi tutto. E perciò ha deciso di comporre per quel film un brano sperimentale completamente inedito. Quel brano sarà un sonoro fiasco commerciale all'epoca, ma 10 anni dopo verrà considerato un classico dell'hip hop alternativo, un pezzo che ha aperto orizzonti che il rap neppure osava immaginare... Soluzione 3) Il vecchio, a cui cade per due volte la penna, firma, mentre Puff Daddy gli asciuga la bavetta da un angolo dalla bocca. Puff è tutto sommato uno onesto, e garantisce alla cariatide la citazione nei crediti e la comparsata nel video, in modo da fargli raggranellare qualche altro quattrino. Vuoi mai che stavolta la mummia si compra un castello con i fantasmi? E probabilmnete si deve essere sentito molto generoso quando ha promesso al vecchio una serie di prestazioni speciali di Lil' Kim. Il vegliardo era così contento che batteva le manine emettendo ancora più bava. In seguito i due entreranno in una sala di registrazione, coinvolgendo nel blasfemo progetto come produttore uno che sembrerebbe un tipo serio, ovvero Tom Morello dei Rage Against The Machine (secondo me pur di lavorare con Jimmy Page avrebbe prodotto pure Gigi D'Alessio). Poi il vecchio Page andrà pure a suonare il pezzo, intitolato COME WITH ME con il Puff al Saturday Night Live. E il pezzo, inserito nella colonna sonora di "Godzilla", arriverà al N. 2 UK (fermato dalle Spice Girls, che qualcosa di buono l'han quindi pure fatto!) e al N. 7 USA. E la versione "casta" del brano vedrà alcune parole pronunciate da Puff coperte da ruggiti di Godzilla (che però non è stato messo - ingiustamente - tra gli interpreti accreditati!). Secondo voi come è andata? La soluzione corretta, seppur un po' romanzata, è la N. 3, ovviamente... Pras e Puff Daddy ci permettono di introdurre un tema in particolare evidenza questa estate: la presenza di numerosi brani di colonne sonore... Un'estate al cinema Sull'onda del leggendario successo di "Titanic" e della sua colonna sonora, sono moltissdime le colonne sonore che intasano l'etere di questa estate. I brani son oltremodo vari, mentre i film sonorizzati sono accomunati dall'aggettivo "ciofeca". Si potrebbe dire che nell'estate del 1998 escano alcuni dei film più brutti dell'intero decennio. E da un decennio che ci ha regalato perle come "Independence Day", "Batman & Robin" e "Con Air" è tutto dire... Sembra che tra i "cervelli" di Hollywood si sia diffusa l'idea che i blockbuster siano dedicati a un pubblico di deficienti. Se dedicati ai maschi, la regola è: infarcisci di esplosioni, usa gli effetti speciali a sproposito, adotta un'ironia da caserma e muovi a vanvera la camera in modo da indurre un senso di mal di mare che impedisce al pubblico di cogliere l'estrema demenzialità della sceneggiatura e dei dialoghi, che sembrano scritti da uno scimpanzè con problemi di comprendonio (e probabilmente strafatto). Se invece il prodotto è dedicato alle donzelle, infilaci un po' di new age da supermercato, melassa in quantità e smorfiette telefonate, evitando accuratamente ritmi che possano svegliare dallo stato di torpore il cervello. E poi ci si meraviglia che un film tutto sommato "old style" come il "Titanic" abbia fatto sfracelli. È tra i pochi blockbuster del periodo fatti col cervello. Ma torniamo alle colonne sonore. Jimmy Page non è l'unico vecchiaccio coinvolto in una colonna sonora. Accenno (dato che il botto il pezzo lo farà in autunno) a un gruppo di vegliardi miracolosamente sopravvissuti a se stessi e ad una marea di vizi che avrebbero stroncato anche un capodoglio. No, non sto parlando di Andreotti & C., ma di Steven Tyler e dei suoi Aerosmith, che in settembre otterranno per l’unica volta un N. 1 nella classifica dei singoli USA. Certo, per farlo han dovuto vendere l’anima al diavolo, ovvero a Diane Warren, nostra signora delle ballatone, che confeziona sulla pellaccia raggrinzita (e malamente tirata) di Tyler e soci l'epica I DON’T WANT TO MISS A THING. Diciamo che la band si avvicina pericolosamente al territorio battuto da... Celine Dion. In ogni caso la colonna sonora, sospinta dalla ballatona funziona e arriva al N. 1 USA in luglio. E in autunno la ballatona sarà in vetta alle classifiche di mezzo mondo, nostra compresa. Merito anche della promozione offerta dal filmaccio musicato dal pezzo musica, “Armageddon”, classico filmazzo steroideo girato da Michael “un tanto al chilo di esplosioni” Bay, uno che riuscirebbe a infilare un’esplosione dirompente anche girando una commedia romantica, facendo ovviamente 500 stacchi in 3 secondi. La trama è “asteroide sta per farci fare la fine dei dinosauri ma Bruce Willis salva il mondo sacrificandosi”. Tra retorica e idiozia, l'unica cosa bella del film è Liv Tyler. Nel film è la figlia di Bruce e la morosa di bisteccone Affleck. Nella vita è la bimba di Steven e per me questo rappresena un autentico rompicapo genetico (come può essere venuta fuori dai geni di Steven Tyler una siffatta angelica creatura?!?). Comunque del pezzo e degli Aerosmith riparlerò quando si affronterà l'autunno del 1998. "Armageddon" è di una bruttezza eccelsa, e forse in virtù di questo, vince la sfida degli incassi contro un rivale che si rivela invece un mezzo fiasco. Probabilmente perchè è "solo" brutto... Negli anni '50 un lucertolone di gomma ha demolito Tokyo esemplificando quella che è diventata l'ossessione del popolo del Sol Levante: la catastrofe atomica. Il lucertolone, chiamato Gojira (unione di gorilla e balena in giapponese), da allora è diventato uno dei mostri cinematografici più popolari, "recitando" in numerosi film giapponesi "Kaiju eiga" ("film di mostri giganti"). Negli anni '90 grazie alla computer grafica Steven Spielberg ha fatto una marea di quattrini resuscitando il T. rex. E allora, quello stracane di Roland Emmerich che fa? Adottando la massima "le dimensioni contano" (frase di lancio anche del film), pensa che, se con un T. Rex lungo 12 metri son stati fatti tutti quei soldi, con un bestio grande come un grattacielo ne dovrebbero arrivare ancora di più! E allora eccolo rispolverare il rettilone più leggendario della storia del cinema, in versione hi-tech.. Ovviamente non c'è nulla di nuovo sotto il sole. E gli americani all'epoca devono ancora imbattersi nella propria tragedia nazionale per trattare il tema della distruzione apocalittica con la necessaria partecipazione. Conclusione: una boiata già vista che rubacchia a qualche centinaio di pellicole, per brevi tratti vagamente divertente. I giapponesi comunque non gradiranno e di lì a poco faranno un film in cui il loro Godzilla farà fuori la versione americana, battezzata solo "Zilla" (togliendo quindi ogni riferimento "sacro"). Ma la musica? Beh, per la colonna sonora non si bada a spese. Di Puff Daddy e della sua vampirizzazione dei Led Zeppelin ho già parlato. Ma ci sono altri due singoli estratti. E uno è una cover. I Wallflower di Jakob Dylan (figlio di Bob e Sara Lowndes) sono reduci da un 1997 trionfale grazie al successo milionario dell'album "Bringing Down The Horse". Ora nulla aggiungono al capolavoro bowiano HEROES (qui l'irraggiungibile originale), rendendolo appena appena un po’ più radiofonico. Insomma, una cosa inutile ma almeno non offensiva.
Parlo di “City Of Angels”, fiero rappresentante della categoria dei film “inutili” per donzelle. Allora, qui vorrei fare una premessa. Non amo Wim Wenders. O meglio, non amo gran parte dei suoi film (tra le eccezioni c'è "Paris, Texas"). E il suo “Cielo Sopra Berlino” proprio non mi è piaciuto. Quando uscì era un film che “doveva” piacere, e mi son sentito per un bel po’ di tempo una bestia, visto che mi aveva provocato una crisi di sonnolenza a ogni tentativo di visione – certo non siamo ai livelli narcolettici indotti da “Sacrificio“ di Tarkosky ma... Fatto sta che il suo insipido remake USA non era propriamente in cima alla mia lista dei film da vedere. Oltretutto l’accoppiata Meg Ryan (che, “Harry Ti Presento Sally” a parte, è sinomino di film insulso) e Nicholas Cage (che è insulso di suo) non faceva presagire molto di buono. Però mi ha fregato la colonna sonora. Piacendomi, mi ha portato a vedere il film. Una martellata sulle palle sarebbe stata meno dolorosa... E così ho constatato sulla mia pellaccia come una buona colonna sonora sia effettivamente importante per la promozione di un film. Insomma, i cinematografari sanno quello che fanno quando piazzano una bella canzoncina nel loro film. Peccato che poi si dimentichino di girare film che non siano cagate pazzesche, per dirla alla Fantozzi. Ma chi è il colpevole? Chi mi ha attirato a vedere un film in cui l'unico momento piacevole è quando la Ryan in bici si schianta contro un camion (cosa che purtroppo avviene fuori campo)? Beh, si potrebbe trattare di una congiura, dato che i colpevoli son almeno tre... E la prima è... Alanis Morissette - Il ritorno post-meditazione dell'ex incazzata La sua UNINVITED è una ballata epica che diventa la prima vera uscita ufficiale della canadese, reduce dal travolgente successo di "Jagged Little Pill". Nonostante, o forse a causa di quel successo, la cantautrice è disillusa dall'ambiente discografico e inizia a dedicarsi alla meditazione e allo yoga, andandosene per sei settimane in India. Tornata, partecipa a un paio di album come ospite, ovvero "Vertical Man" di Ringo Starr e "Before These Crowded Streets" della Dave Matthews Band. Ma ritorna sotto i riflettori proprio con "Uninvited", brano che già segnala che qualcosa è cambiato in Alanis dopo il suo viaggio in India.
Goo Goo Dolls - Tutti i colori dell'iride Anzi, dirò di più. Con 18 settimane di dominio assoluto della airplay chart di Billboard, IRIS dei Goo Goo Dolls è in assoluto il brano radiodonico di maggior successo del decennio oltreoceano. Nella Hot 100 comparirà solo a dicembre, al N. 9, quando i singoli "solo airplay" verranno considerati elegibili ai fini della compilazione della classifica. Ma ovviamente il botto il pezzo lo fa in estate. Narra la leggenda che il cantante e leader del gruppo, Johnny Rzeznik, l'abbia scritta dopo aver sofferto di un lungo blocco dello scrittore, per risolvere il quale si è pure sottoposto a una terapia psichiatrica. Incaricato di scrivere un pezzo per il film, vi riesce una notte in cui pone fine al suddetto blocco grazie anche a un certo aiuto alcolico...Beh, evidentemente, visto il successo del brano, la cosa ha funzionato. Il testo è influenzato a grandi linee dal film e dal personaggio dell'"angelo caduto per amore", in quanto parla di una persona che vorrebbe svelare la propria identità alla persona amata ("I just want you to know who I am"). L'origine del titolo è tuttavia piuttosto prosaica: sembra che Rzeznik l'abbia trovato su un giornale (alcune fonti dicono si tratti del nome di un negozio di estetista, altre che sia stato trovato negli annunci mortuari...). Ma il titolo (mai citato nel testo) ha anche più chiavi di lettura, riferendosi anche alla parte dell'occhio umano e, per estensione, a come le cose possono essere viste attraverso di esso. Meno verosimili sono invece i riferimenti ad Iris (o Iride), dea greca dell'arcobaleno. Da notare che nel pezzo figura, accanto ad archi, anche un mandolino. Era dai tempi di "Losing My Religion" dei R.E.M. che lo strumento non arrivava nelle Top 10 USA. Il singolo ottiene un buon successo anche in Europa (da noi arriverà al N. 1), mentre viene snobbato dai britannici. D'altra parte, salvo rare eccezioni, durante la fine degli anni '90 quasi nessuna delle nuove band USA riesce a ottenere oltremanica un riconoscimento paragonabile a quello ottenuto in patria. Ma lo stesso accade per le band britanniche, che vengono regolarmente snobbate negli States. Insomma, pari e patta... Purtroppo il pezzo verrà rifatto dal fastidioso Ronan Keating. E verrà cantata pure dalla nana malefica Avril Lavigne (in duetto con Rzeznik). E dato che non c'è due senza tre, dalla colonna sonora del film viene tratto anche un terzo grande successo, che tuttavia arriverà nella Top 10 USA tra autunno e inverno. Si tratta di ANGEL, bel brano acustico di Sarah MacLachlan. Va tuttavia detto che il pezzo non è stato scritto apposta per il film, ma è incluso nell'album del 1997 della cantautrice, il multiplatino "Surfacing" (vedi anche autunno 1997). Ovviamente il titolo e il testo ne hanno favorito l'inclusione nella colonna sonora, similmente a quanto accaduto anche per "If God Will Send His Angels" degli U2. Tornando tuttavia alla MacLachlan, questa estate sta ottenendo un enorme hit in terra americana con l'altrettanto bella ADIA (N. 3), associata ad "Angel" sullo stesso singolo, dal doppio "lato A" (anche se in epoca di CD single, parlare di lati non ha più senso). "Adia" sarà anche l'unico Top 20 UK della MacLachlan.
American Pop! Shania Twain - Pop! La Cenerentola del country fa il botto... La Regina del genere a fine anni ’90 è sicuramente Eilleen Regina Edwards, nota come Shania Twain. La bella dell'Ontario (Twain è il nome del patrigno, che di fatto l'ha cresciuta) viene da un'infanzia tribolata, segnata dal divorzio dei genitori e dallo stato economico precario della famiglia. Da brava montanara canadese tuttavia la ragazza si da da fare, e in casa da una mano andando a caccia per i boschi, spaccando legna (idea che si potrebbe adottare per molte nostre sedicenti star) e guadagnando qualche quattrino come cameriera al locale McDonald. E giusto per alimentare l'agiografia, la nostra inizia a cantare nei bar locali per portare a casa qualche altro soldino, spesso rimanendo a cantare oltre l'orario di chiusura. Shania definirà quei locali fumosi la sua "scuola d'arte sulla strada". A 13 anni, come Eillen Twain, la ragazza debutta a uno show della TV canadese. Ma la sfiga nera è dietro l'angolo. Nel 1987 sua madre e il patrigno muoiono in un incidente d'auto e la 22enne ragazza deve occuparsi dei fratelli, che cerca di mantenere cantando in vari locali. Nel 1991 cambia il nome e ottiene il primo contratto. Il primo album, chiamato "Shania Twain" esce nel 1993 ed è un discreto successo (negli anni venderà più di un milione di copie). Ed è in questo momento che entra in contatto con il noto produttore rock Robert John "Mutt" Lange, già all'opera con gente come Def Leppard e Bryan Adams. I due legano non solo artisticamente e alla fine del 1993 si sposano. E a questo punto la ragazza trova nel marito un autentico pigmalione. Mutt le produce il secondo album, del 1995 "The Woman In Me", che si rivela un grosso successo che riesce a varcare i confini del country: venderà nel complesso oltre 12 milioni di copie. Ma il botto definitivo arriva col terzo album, "Come On Over". Uno dei più colossali successi del decennio (36 milioni di copie!!!), nonchè album di ispirazione country e album di un'artista femminile più venduto della Storia. Il tutto grazie a una mistura tra country e pop rock che non sarà raffinatissima, ma funziona alla grande in FM. In realtà, le critiche non mancano: i puristi del country accusano infatti Shania (e la contemporanea Faith Hill) di svendere il genere al supermercato pop, accusa che tuttavia non è tanto collegabile al fatto che venda (basti pensare a Garth Brooks, che vende carrettate di album ma non viene mai additato come uno “svenduto”). Più che altro è dovuta alla ricetta adottata dai coniugi Lange, effettivamente più vicina al pop facile che al country. Anzi, potremmo definirla la versione al femminile di Bryan Adams. In ogni caso gli acquirenti di dischi apprezzano. Uscito nel novembe 1997, l'album a dire il vero parte piano, ma con la pubblicazione della ballata dedicata al maritino, YOU'RE STILL THE ONE, letteralmente esplode, vendendo vagonate di copie. Il pezzo diventa il primo pop hit della cantante e arriva al N. 2 USA il 2 maggio e vi rimane per 9 lunghe settimane non consecutive, rimanendo in Top 10 per 23 settimane. E diventa anche il suo primo Top 10 UK. Il pezzo è un'autentica ode al consorte che evidenzia come tutte le critiche alla relazione (tra i due c'è una notevole differenza d'età) fossero infondate. Praticamente dice: se li stavamo ad ascoltare ci saremmo persi una cosa meravigliosa... Ah, l'amore.
MY ALL è il grande hit estivo di Mariah Carey. N. 1 USA il 23 maggio, diventa l'ennesimo hit mondiale della vocalist. Quinto hit (e terzo singolo) tratto da "Butterfly", il pezzo è scritto da Mariah con Walter Afanasieff, con cui ha collaborato più volte. Tuttavia stavolta la cantante prende il comando delle operazioni, costringendo il produttore a seguirla anzichè seguirne strettamente le indicazioni. D'altra parte, il brano nasce durante il periodo in cui si consuma la rottura tra Mariah e il marito Tommy Mottola, ovvero quando la cantante è intenzionata a far di testa propria uscendo definitivamente dal bozzolo. D'altra parte nel pezzo latineggiante (influenzato da un viaggio della cantante a Porto Rico), lei dichiara, tra i vocalizzi, di essere disponibile a dare tutta se stessa per ottenere il suo scopo. E il video mostra che la farfalla è definitivamente uscita dal bozzolo e ce la presenta citando la Venere Botticelliana...
Madonna - Illuminata sulla via orbitale Eccola qua, resuscitata come una novella Lazzara grazie alla cura electro-new age impartitale da William Orbit. Fresca del trionfo di FROZEN, ancora in classifica, la nostra mette a segno un altro bel colpo con RAY OF LIGHT, la title-track del suo settimo album di studio. Uscito il 21 maggio, il secondo singolo s'invola al N. 2 UK e al N. 5 USA (entrando in tale posizione direttamente), diventando il secondo Top 10 consecutivo per Madge. Il pezzo è ispirato a una composizione dei Curtiss Maldoon datata 1971 e intitolata "Sepheryn". In realtà quel barno è già stato oggetto di rielaborazione da parte di Orbit, che ci ha lavorato con Christine Leach prima di iniziare la collaborazione con Madonna. Alla fine il risultato finale vede molti cambiamenti nel testo e nella musica, con il brano trasformato in un mix tra dance elettronica e rock chitarristico, tuttavia sia i Curtiss Maldon sia la Leach sono stati accreditati come co-autori. Gli americani considerano questo brano innovativo, ma a dire il vero il pezzo dimostra perfettamente come Madonna abbia imparato la lezione di artisti come Bjork, rendendola più accessibile. Il brano verrà eseguito da Madonna agli MTV Video Music Awards, con l'accompagnamento di Lenny Kravitz. Il video, diretto da Jonas Åkerlund, si porterà a casa il premio come video dell'anno. E qua a dire il vero qualche polemicuccia nel nostro paese la crea, dato che assomiglia a un video di Biagio Antonacci (di cui non ho trovato il video su youtube...). Che la Material Girl, dopo aver copiato i crocefissi alla Bertè (ebbene si, s'è sentita a suo tempo pure questa!), abbia pure depredato di un'idea tanto sopraffina il povero Biagio? Beh, a dire il vero da qualcuno ha copiato, come sempre. Ma il segreto della nostra è che attinge a modelli alti, ben più dell'Antonacci. L'idea (immagini accelerate che descrivono a ritmo accelerato una giornata sul globo terraqueo) è infatti chiaramente ispirata al film "Koyaanisqatsi", epocale opera sperimentale di Godfrey Reggio prodotta da Coppola nel 1983 (e musicata, per chi non lo sapesse, da Philip Glass). Però per 5 minuti i titoloni hanno urlato Biagio plagiato da Madonna... Da notare che il brano verrà utilizzato dal DJ Mark Vidler per un mash up con "Pretty Vacant" e "Anarchy In The UK" dei Sex Pistols intitolato "Ray Of Gob"... E nel 2001 "Ray Of Light" verrà impiegata dalla Microsoft per il lancio di Windows XP... E dopo aver letto questi ultimi paragrafi, provate a risolvere questo anagramma, che evidenzia un elemento comune a Mariah, Janet e Madonna... VEDRAI PERFETTI TORBIDI PORTUALI (5, 10, 3, 4, 7) Soluzione: ABILI PRODUTTORI PER DIVE RIFATTE Tra le altre interpreti femminili che stanno ricuotendo un buon successo, va citata la ex cantante dei 10.000 Maniacs, Natalie Merchant, che ottiene un altro Top 20 USA con KIND & GENEROUS. Altro successo al femminile quello di Vonda Shepard, che approda nella Top 20 USA (airplay) con SEARCHIN' MY SOUL. Il successo del pezzo è legato al fatto che è la sigla di uno dei telefilm più popolari del periodo: "Ally McBeal", con protagonista l'ossuta avvocatessa interpretata da Calista Flockhart. Natalie Imbruglia - Straziami ma poi i dischi comprami Sto parlando di TORN di Natalie Imbruglia, che è senza di dubbio uno dei classici del decennio. La bella Natalie Jane Imbruglia, australiana con sangue siciliano nelle vene, a poco più di 16 anni, nel 1991, entra nel cast della popolare soap opera "Neighbours", nel cui cast hanno militato molte altre future popstar, in primis Kylie Minogue, ma anche Delta Goodrem e Holly Valance. Dopo un paio di anni nella soap, la ragazza molla tutto e si concentra sulla carriera musicale, trasferendosi a Londra. L'essere tuttavia l'ex star di una soap non aiuta ad essere credibili, e nel giro di un po' di tempo al ragazza si trova completamente al verde. Alla fine arriva l'aiuto provvidenziale di Roselyn Della Sabina, che le frutta un contratto con la BMG. A questo punto serve un pezzo per debuttare. Natalie e la Della Sabina scelgono un pezzo del 1995 di un'oscura band americana, gli Ednaswap. A dire il vero quel pezzo è già stato rifatto da una pletora di artisti. Anne Previn e Scott Cutler degli Ednaswap la scrivono nel 1993 e a quell'anno risale la prima versione: è in danese, si intitola "Braendt" ed è ad opera di Lis Sørensen. Ricorda abbastanza la versione della Imbruglia. Poi, nel 1995, è venuta la versione degli autori originari, gli Ednaswap appunto, leggermente più "dura". Poi è arrivata la versione, più melodrammatica, della norvegese Trine Rein, del 1996. Poi riecco nel 1996 gli Ednaswap, con una nuova versione, più lenta, da power ballad. E finalmente arriviamo al 1997, e alla versione della Imbruglia. La sua versione è decisamente più pop e ballabile, pur riprendendo in toto l'arrangiamento della chitarra delle versioni precedenti - specie da quella della Rein (e, dicono le malelingue, copiando nel finale l'arrangiamento di "She's A Star", hit di inizio 1997 dei James...). Nel 1998 gli Ednaswap ne fanno l'ennesima versione, che si avvicina proprio a quella dell'australiana. Per ringraziarla delle royalties? Il successo del brano (oltre 3 milioni di copie vendute, tenendo conto che negli USA non è uscito il singolo!) lancia in orbita Natalie che diventa di punto in bianco una delle pop star di maggior successo del pianeta (con una barca di fanciulle che subito ne imitano il taglio di capelli con la frangetta). Merito di una bellezza non comune e di un pezzo pop pressoché perfetto (che si tratti di una cover poco importa). Il testo, a partire dal titolo, "Torn", ovvero "straziata", è tutt'altro che allegro e parla di una relazione finita. A lanciare il pezzo ci pensa anche un video semplice ma efficace, in cui la bellezza acqua e sapone della nostra risalta. Insomma, il brano prima o poi doveva avere successo prima o poi e diciamo che la Imbruglia si è trovata al momento giusto con la faccina giusta. Sembra tuttavia che la ragazza all'inizio farà un po' la furba, facendo credere di averla scritta lei... Narra la leggenda che allo Show TV di Chris Evans, il presentatore si complimenterà con lei per il testo del pezzo, e lei si guarderà bene dal dire che non l'ha scritto, almeno fino a che dal pubblico uno urlerà che si tratta di una cover... Tuttavia Natalie non è una one hit wonder. Poco dopo pubblica il fortunato album di debutto, "Left Of The Middle" (oltre 7 milioni di copie vendute), da cui vengono tratti altri hit. E dopo la primaverile "Big Mistake", arriva in estate nelle classifiche il terzo singolo, WISHING I WAS THERE, entrambi brani più in stile Alanis Morissette, seppur in salsa più pop. Quest'ultimo pezzo si piazza nelle classifiche su ambo le sponde Atlantiche. Tuttavia l'album, pur piacevole, rivela da subito il limite dell’interprete, che è appunto troppo debitrice nei confronti dei milioni di ragazze con la chitarra che l’hanno preceduta. In ogni caso, la carriera della Imbruglia continuerà tra alti e bassi per tutto il decennio successivo.Anche se di “Torn” ce n’è stata solo una... Ma rimaniamo in Australia per un altro pezzo che è una vecchia conoscenza e che sta ancora funzionando alla grande in Europa. Si tratta dell'ex N. 1 USA TRULY MADLY DEEPLY degli australiani Savage Garden (di cui parlerò in altra occasione). I Savage Garden di Darren Hayes e Daniel Jones arrivano tuttavia nella Top 3 UK (e nella Top 30 USA) con la ristampa di un loro hit precedente a “Truly Madly Deeply”, ovvero TO THE MOON AND BACK. Il pezzo, con un arrangiamento molto anni ’80 e un testo che parla di una ragazza che si è rifugiata in un mondo di fantasia in seguito a dolorose esperienze vissute, è stato un grande hit in Australia (N. 1) nel 1996. A dire il vero questa è la seconda stampa internazionale del singolo, che ha tentato, con minor successo, la scalata delle classifiche nel 1997. Come detto prima, "Torn" non viene piubblicata su singolo negli USA. La strategia degli illuminati discografici è di spingere la gente ad acquistare l'album. Mossa questa che non tiene conto che chi acquista volentieri i singoli spesso è poco propenso a comprare album interi. Se ne accorgeranno con l'avvento dei download... Molti altri hit americani di questa estate sono solo "airplay", ovvero successi radiofonici. E molti di questi appartengono a un supergenere che sta funzionando alla grande negli States a fine anni '90. Gli americani lo chiamano “Modern Rock”. Rock moderno dagli USA Ora, definire il modern rock è come definire il termine “pop”. È tutto e il contrario di tutto. In base a Wikipedia, il modern rock è riconducibile a tutta la musica vagamente rock che è arrivata dopo il Punk, con l'avvento della New Wave, per differenziarlo invece dal "Classic Rock", che racchiude tutto il rock precedente o quello che a questo si rifà maggiormente. Diciamo che nel modern rock ci stanno tutte le forme di musica vagamente alternativa, dall’elettronica al rock da college al punk. Si tratta della musica che costituiva l'ossatura del Festival itinerante Lollapalooza, che tuttavia, per ironia, proprio nel 1998 viene sospeso per mancanza di gruppi disponibili a fare da headliner, dopo 7 edizioni. Inutile massacrarsi la testa pertanto nel tentare di definirlo un genere. È più un formato che Billboard ha definito e dotato di una propria classifica, giusto per differenziarlo dal classic rock o dal rock mainstream (che al precedente si rifà). Ma non è detto che un brano “modern rock” non figuri pure nella “mainstream rock”... Insomma, lasciamo perdere. Meglio ascoltare per capire come in effetti sia un gran (bel) calderone... Tra i pezzi già elencati sono considerati "Modern Rock" "Uninvited", "Iris", "Adia" e "Torn". Ma la lista è ancora bella lunga... Iniziamo con una band il cui nome deriva... 1) da un lancio nel baseball 2) dal gioco del biliardo 3) da un film porno Risposta in coda al paragrafo! Fastball - La strada per la classifica "Where were they going without ever knowing the way" "Il miglior singolo che Tom Jones non ha mai realizzato". Così è stata definita THE WAY dei Fastball, band di Austin, Texas. Il trio nasce come Magneto U.S.A., ma alla firma del contratto con al Hollywood Records son costretti a cambiare il nome. Dopo un primo album del 1996, a inizio 1998 Tony Scalzo, Joey Shuffield e Miles Zuniga svolgono ancora lavori "normali" per mantenersi. Ma tutto cambia con il secondo album, "All The Pain That Money Can Buy" e il primo singolo estratto.
Korn - Segui il capo verso il dirupo al N. 1 Con una copertina disegnata dal grande fumettista Todd McFarlane, il 18 agosto esce nei negozi il terzo album dei Korn, “Follow The Leader”. La band si è inserita sulla strada tracciata da alcune band di metà anni ’90, miscelando il suono rallentato e pesante dei Pantera e l'aggressivo crossover di Rage Against The Machine, ottimizzando la ricetta che miscela punk, metal e hip hop, lavorando sul dinamismo del ritmo ma mantenendo il suono più pesante che mai (usando chitarre a sette corde). Verrà classificata nu-metal. La band del paranoide Jonathan Davis al blues del primo metal sostituisce l’hip hop, chiamando a collaborare gente come Ice Cube, Tre Hardson dei Pharcyde e Fred Durst (nell’ironica "All In The Family"). Davis e compari non solo stravolgono la struttura canonica della rock song, assemblando in piena libertà strofe, riff, bridge e ritornello, come evidenziato da grandi pezzi come la grandiosa FREAK ON A LEASH, vero e proprio attacco all’industria musicale (uno dei tanti mossi dalla band). Il primo singolo è invece la trascinante GOT THE LIFE, vero e proprio anelito “a qualcosa di più” di Davis. Ma la band si diverte anche ad alterare la normale sequenza dei brani: l’album inizia con 12 tracce silenziose, partendo poi col brano N. 13. Questo perché a Davis, superstizioso, non piaceva il fatto che l’album finisse con il tredicesimo brano. I 12 perzzi silenziosi costituiscono un minuto di silenzio dedicato a un fan della band, malato terminale di cancro. L’album è il primo della band che esce per l’etichetta formata dal gruppo, la Elementree Records, che proprio questa estate ottiene il primo disco di platino con l’album di debutto degli Orgy, delicatamente intitolato “Candyass”, trainato dalla loro cover di “Blue Monday” (dell'originale dei New Order ho parlato a lungo nell'Estate 1983). “Follow The Leader”, grazie anche a un tour della band in stile campagna presidenziale (definito “Kampaign”), diventerà il secondo clamoroso successo dell’etichetta, con più di 10 milioni di copie vendute. Niente male per i nuovi rappresentanti delle giovani generazioni di nichilisti, incazzati e paranoidi… Se i Korn sono tra le forze emergenti del rock americano, c'è invece una band che ha fatto il rock degli anni '90 che sta iniziando a perdere pezzi... The Smashing Pumpkins - Siamo rimasti in tre... "Adore" è il quarto lavoro della band che si rivela profondamente invecchiata dopo le meraviglie di “Mellon Collie”. D’altra parte la band arriva da un periodo non facile, che li ha visti rimanere in tre, con il batterista Jimmy Chamberlin messo da parte a causa dei suoi problemi di droga (e sostituito con drum machine). E il leader Billy Corgan è stato profondamente segnato dalla morte della madre, alla quale dedica un pezzo di questo nuovo album. L’album di fatto segna una netta virata verso l’elettronica. D’altra parte già ai tempi del fortunatissimo predecessore la band predicava che il futuro stava nell’elettronica. Messe da parte le chitarre distorte, il trio vira anche nell’immagine, addobbandosi in stile gotico-vampiresco nel video di AVA ADORE, il primo singolo, girato con un unico piano sequenza, con Billy novello Nosferatu. La genesi dell’album è oltremodo tribolata. Parte a Chicago, ma i primi nastri non vanno bene a Corgan. E così si muove a Los Angeles. Il produttore Brad Wood viene licenziato e al suo posto viene chiamato Flood. L’album è essenzialmente un lavoro di Corgan, dato che a quanto detto da lui, D’Arcy e James Isha non si son rivelati molto interessati al lavoro. Probabilmente tutto questo emerge nel disco, che si rivela un mezzo flop. Nonostante le buone recensioni e la campagna promozionale che vede la band impegnata nel tour “An Evening with The Smashing Pumpkins“, finalizzato a porre l'attenzione sui pezzi dell’ultimo album a scapito dei classici della band. Negli USA parte bene, arrivando al N. 2, ma poi crolla. Va un po’ meglio all’estero, dove vende piuttosto bene (arrivando al N. 1 in vari paesi), mentre "Ava Adore" si rivela un discreto hit, arrivando, tra l'altro, al N. 11 UK. Ma forse i fan americani si son accorti più che altro dal messaggio implicito contenuto in esso: la band non sta semplicemente cambiando. Sta ormai disgregandosi. E per concludere, ecco a voi un bel Crucipuzzle rock moderno... Definizioni: 1) Temporaneamente defunto festival USA itinerante della musica alternativa; 2) gli anziani protagonisti del pezzo dei Fastball l'hanno persa; 3) industria attaccata dai Korn; 4) la band di "Closing Time"; 5) Cognome del leader dei Matchbox 20; 6) Il suo revival è tra le mode del '98; 7) Quelle di Billy stanno esplodendo, in tutti i sensi...; 8) Film in cui compare "Flagpole Sitta"; 9) Alanis vi si è dedicata; 10) Natalie lo è nel suo pezzo più famoso; 11) Stato americano da cui arrivano i Fastball; 12) Su di esso Johnny Rzeznik vi ha trovato il titolo del suo hit; 13) Nel loro album i Korn invitano a seguirlo; 14) Lo erano i Gatti di Brian Setzer; 15) A quello di Dan Wilson è dedicata "Closing Time"; 16) La loro città è stata musicata dai Goo Goo Dolls e da Alanis; 17) Nazionalità di Sarah McLachlan; 18) Biondina che si sente nell'intro di "The Way"; 19) Band che vuole trasferirsi nei quartieri alti; 20) Il N. 1 dei Goo Goo Dolls. E se non sapete proprio risolvere le definizioni, eccovele criptate (e mescolate)... Thomas, Swing, Zucche, Meditazione, Lollapazoola, Strada, Discografica, Semisonic, Everclear, Iris, Americanpie, Randagi, Texas, Canadese, Angeli, Giornale, Figlio, Straziata, Leader, Jewel Se Lollapazoola è temporaneamente estinto, l'estate 1998 è tuttavia teatro di numerosi festival rock. In Italia si tiene all'autodromo di Imola la prima edizione dell'Heineken Jammin' Festival, tra il 20 e il 21 giugno. Pienone per Vasco, ma presenza anche di Ash, Tori Amos, Natalie Imbruglia, Kula Shaker, Elisa e Jesus & The Mary Chain. L'esperimento avrà successo e continuerà, ingrandendosi anno dopo anno. In Gran Bretagna invece oramai il Festival per eccellenza è Glastonbury, chiamato affettuosamente Glasto. Nato negli anni '70, quest'anno vede tra i protagonisti Pulp, Cornershop, Chemical Brothers, Bob Dylan, Blur, Tricky, Primal Scream, Fo Fighters, Portishead e Tricky... A Glasto, che si tiene il 26-27 giugni, risponde il Prince's Trust a Hyde Park, decisamente più pop con Boyzone, Shania Twain e All saints, tra gli altri. E negli USA i nostalgici possono andare a Bethel, dal 14 agosto, per festeggiare il 29esimo anniversario di Woodstock con alcuni dei protagonisti dell'evento. Insomma, per tutti i gusti... Gli Smashing Pumpkins non sono i soli a perdere pezzi. Passiamo l'Atlantico e passiamo al pop più commerciale per trovare una situazione analoga che riguarda alcune ragazze speziate... Pop albionico e dintorni: girls o boys, ma quasi sempre b(r)and... Spice Girls – Per sempre? Mica tanto... L’estate 1998 sul versante albionico segna ancora una volta il recupero di un certo tipo di suono che sembra destinato a non morire mai (vedi che sta succedendo nel 2008...): l’Abba sound. Non che i Fantastici Quattro di Svezia siano tornati in campo. A loro bastano i proventi milionari delle loro raccolte, che vengono continuamente acquistate a piè sospinto nonostante gli spirilioni di dischi già venduti, per tacer del progetto di musical che tra breve si abbatterà come un maglio sia nel West End che a Broadway. Sta di fatto che, in una generale tendenza al recupero del sound anni ’70, spesso vampirizzato da produzioni di bassa lega, ci son alcuni singoli che sono stati realizzati con i santini degli svedesi sul mixer... VIVA FOREVER delle Spice è uno di questi. Una ballata con titolo spagnoleggiante che affronta il tema della perdita di una persona cara e sta a metà strada tra i pezzi latineggianti della Madonna e le melanconiche ballate sudamericane degli Abba. Tutto sommato è tra le poche cose decenti messe a segno dalle sciammannate. Il singolo rimette a posto le cose dopo il mezzo pazzo falso della motowneggiante STOP, arrivata “solo” al N. 2 UK. Infatti, il pezzo scritto dalle cinque con Richard "Biff" Stannard (già autore di altri loro hit come "Wannabe"), diventa il settimo N. 1 delle Spice, arrivando al N. 1 UK il primo agosto e rimanendovi due settimane. Tuttavia le Spice hanno poco di cui essere allegre, visto che il 31 maggio hanno perduto un pezzo. La rossa Geri Halliwell, autoconvintasi di essere una grande star e di avere una personalità travolgente con cui coprire le evidenti lacune artistiche, decide che la band è una gabbia che imprigiona il suo spirito artistico. E così il 31 maggio Geri ufficializza la propria uscita, salutando le amiche con un bel gesto dell'ombrello. E alla vigilia della parte americana dello Spiceworld Tour, che viene intrapresa comunque dalle quattro superstiti a partire dal 15 giugno. D'altra parte, proprio la pubblicazione tribolata di "Viva Forever" su singolo avrebbe dovuto far sospettare che qualcosa non andava. Il pezzo infatti sarebbe dovuto uscire l'11 maggio su un singolo dal doppio lato A, abbinato a "Never Give U On The Good Times". Poi il singolo viene posticipato. Allo show della Lotteria Nazionale, tenutosi il 27 maggio, le Spice si ritrovano in quattro, con Geri che si da malata. Ed eseguono "Viva Forever" con "Spice Up Your Life", che sostituisce quindi la prevista "Never Give U On The Good Times". Poi Geri se ne va. E quest'ultimo pezzo alla fine viene depennato dal singolo, in quanto in esso la "traditrice" vi aveva una parte di rilievo e pertanto avrebbe dovuto essere ri-registrato. Posticipato più volte finalmente il singolo di "Viva Forever" esce a fine luglio. "Viva Forever" viene pubblicata in quanto Geri vi canta solo nei cori. E Ginger compare anche nel video, anche se sottoforma di un pupazzo. In esso, diretto da Steven Box della Aardman (la casa produttrice di "Galline In Fuga" - nessun riferimento a Geri! - e "Wallace & Gromit"), le cinque son infatti rappresentate da fatine. Il video ha richiesto più tempo nella lavorazione dell'intero film delle cinque, "Spiceworld". Nonostante la scarsa promozione, il singolo diventa un Top 5 paneuropeo, mentre non viene pubblicato negli USA. Da ricordare, per gli amanti dell'ultratrash l'allucinante versione del pezzo realizzata dalle quattro superstiti con Big Luciano al "Pavarotti And Friends" (l'orrore... l'orrore...). Ma il popolo britannico, o meglio, quella fetta del popolo britannico costituita da teenager con la camera piena di peluches e da superchecche bisognose di modelli femminili, sta già trovando i suoi nuovi beniamini, forniti su un vassoio d’argento dal premiato allevamento di Pete Waterman, ex Stock Aitken & Waterman (no, non si son estinti a fine anni ’80!). Steps - Scalata al paradiso (o all'inferno, a seconda dei punti di vista) Sono gli Steps, quintetto misto formato da tre fanciulle (Claire Richards, Faye Tozer e Lisa Scott-Lee) e due maschietti più effeminati delle prime (Lee Latchford-Evans e Ian 'H' Watkins). Artefici di un pop facile facile, dopo un primo singolo di successo datato 1997, una specie di orripilante techno-country intitolato "5,6,7,8", i cinque firmano per la Jive Records e vengono affidati alle cure di Pete Waterman, che inizia a plasmarli. Nelle sue intenzioni dovrebbero essere una sorta di emanazione di fine millennio di band come Abba (ovviamente questi ultimi son su un livello nettamente superiore), Brotherhood Of Man o Bucks Fizz, ma con l’aggiunta di una spolverata di Take That. E così, sotto la sua guida, i cinque otterranno una sfilza di hit a cavallo tra il 1998 e il 2001, anno del loro scioglimento. E il primo Top 10 UK arriva con la cover in salsa abbesca di un pezzo delle Bananarama, LAST THING ON MY MIND, che si piazza al N. 6. Praticamente una ballata degli Abba con l'aggiunta di una ritmica dance (tanto che verranno definiti "Abba on speed" - giocando sul duplice significato di speed, velocità e droga...). E in agosto il gruppo pubblica il N. 2 UK l'altrettanto abbesca ONE FOR THE SORROW (praticamente "The Winner Takes It All" parte 2) il primo di 14 Top 5 consecutivi (!). E restando in tema di quartetti svedesi, alle Bananarama e a un loro vecchio hit pensano anche gli Ace Of Base, che piazzano nella Top 10 USA una cover piuttosto karaoke di CRUEL SUMMER (per l'originale, Estate 1983). In UK e Europa invece funziona un loro pezzo inedito, l'estiva LIFE IS A FLOWER (N 5 UK), il pezzo più suonato dalle radio europee dell'anno. Entrambi son contenuti nell'album "Flowers", il loro terzo, che li riporta al successo. L'album negli USA invece viene intitolato "Cruel Summer" e "Life Is A Flower" viene trasformata in "Whenever You're Near Me" (con nuovo testo scritto da Mike Chapman). Evidentemente i quattro pensano che i fiori non piacciono agli americani... Nonostante il successo dei singoli, i tempi di "All That She Wants" e "The Sign" son tuttavia lontani anni luce ormai... Una curiosità: la cantante principale nei primi due dischi, Malin "Linn" Berggren, lascia i maggiori oneri e onori alla sorella Jenny in "Flowers". Nessun grave motivo: solo non ama essere sotto i riflettori e la fama acquisita la disturba. Rimanendo in terra scandinava, da segnalare anche il quarto Top 10 UK degli Aqua, MY OH MY, che in realtà è stato pubblicato dal quartetto in patria nel 1997, prima del botto di "Barbie Girl". Intanto, le orme delle Spice ormai sono calpestate da numerose altre band. Le All Saints tutto sommato rivelano una propria personalità che le rende più vicine ai gruppi vocali R'N'B americani e questa estate la loro classica NEVER EVER, già N. 1 UK, arriva al N. 4 USA il 22 agosto. Tuttavia le quattro pollastre intanto si son rese responsabili di un'autentico delitto, una insulsa versione R'N'B della classica UNDER THE BRIDGE dei Red Hot Chili Peppers, accoppiata con una cover di LADY MARMALADE, grande successo del '75 delle LaBelle. Parlando di cover in salsa R’N'B da parte di gruppi femminili britannici, ecco pure le sorelle Cleopatra che rifanno pari pari I WANT YOU BACK dei Jackson 5. Ma ecco che in campo scendono il 6 giugno le B*Witched, praticamente la Spice Girls irlandesi, o meglio, la versione femminile dei Boyzone. Non per nulla due di loro, le gemelle Edele e Keavy Lynch, son le sorelle di Shaun Lynch dei Boyzone. E proprio il fratellone aiuta le due a trovare un manager, Kim Glover, che è proprietaria della Glowworm Records, sussidiaria della Epic. E così le due, più Lindsay Armaou e Sinéad O'Carroll firmano un contratto. Le quattro ragazzine, vestite da maschiacci, debuttano così con C'EST LA VIE, un poppettino che rimane due settimane in vetta alla UK chart, diventando il primo di quattro N. 1 britannici consecutivi. E non solo: le quattro sono il gruppo femminile più giovane mai arrivato al N. 1 in Gran Bretagna. Il successo viene replicato in vari altri paesi e nel 1999 le ragazzine riusciranno anche ad ottenere un piazzamento nella difficile Top 10 USA. Potenza degli emigrati dell'isola di Smeraldo? Sta di fatto che suona come se le Spice Girls avessero fatto una gita in Irlanda: bubble gum pop con influenze celtiche...
The Corrs - Come agguantare (finalmente) il successo grazie al remix... C'era una volta a Dundalk una coppia formata da Gerry e Jean Corr. Il primo impeigato amministrativo, la seconda casalinga. Tuttavia entrambi nutrono un grande amore per la musica e fanno parte di una band, i Sound Affair, che suona nei pub cover di band come Abba (rieccoli!) e Eagles. A quei concerti assistono anche i quattro figli della coppia, che inziano così a prendere confidenza con la musica... Queste le origini del gruppo famigliare composto dalle tre belle sorelle Andrea, Sharon e Caroline e dal fratello Jim. Il quartetto, nato come gruppo di folk celtico, viene segnalato nientemeno che a David Foster, uno dei produttori più importanti degli USA (tanto per fare due nomi, Chicago e Celine Dion). E proprio l'interessamento di Foster fa ottenere loro un contratto con la Atlantic nel 1995. Il primo album, "Forgiven, Not Forgotten", complice un'apparizione alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 e un tour come band di apertura di Celine Dion, trova la strada di molte classifiche, ma non di quella della Gran Bretagna. Poi, nella primavera 1997 arriva il suo successore, "Talk On Corners", prodotto da Glen Ballard, già noto per "Jagged Little Pill" di Alanis Morissette. Tuttavia il lavoro passa completamente ignorato in UK e così pure i primi tre singoli estratti. Poi si verifica la svolta: la band realizza una cover di DREAMS, grande classico dei Fleetwood Mac per un album tributo alla band. Il pezzo viene presentato (con la partecipazione di Mick Fleetwood!) in un concerto ripreso dalla BBC in occasione della Festa di San Patrizio. E una versione rimissata del pezzo viene pubblicata su singolo, diventando il loro primo Top 10 UK (N. 6 a maggio). A questo punto le cose cambiano nettamente. "Talk On Corners", ripubblicato con la cover, dopo un periodo passato a impolverarsi sugli scaffali, diventa in un batter d'occhio un best seller, arrivando alla vetta della classifica degli album a fine giugno. Dominerà la classifica UK per 10 settimane non consecutive, tra giugno 1998 e aprile 1999, diventando uno dei dischi più venduti in UK del decennio. Il successo dell'album è carburato anche dal nuovo singolo, che arriva al N. 3 UK ad agosto. Si tratta di un remix di un altro brano, WHAT CAN I DO, rimissata per l'occasione dei produttori inglesi Tin Tin Out, già responsabili di un Top 10 primaverile in proprio con la loro cover (con alla voce Shelly Nelson) di "Here's Where The Story Ends", in origine dei Sundays. Durante l'estate la fama dei Corrs cresce anche in tutto il continente. Dalle nostre parti si fanno vedere, tra l'altro, al drammatico Pavarotti And Friends, dove, in nome de una giusta cuasa, si seviziano le orecchie dei malcapitati con inverosimili versioni di brani pop cantante dai vari interpreti con il nostro Big Luciano. In quel concerto Andrea suonerà il piffero (ehm...) pure durante l'esibizione di "My Heart Will Go On" cantata dalla Dion... E a proposito di Terra di San Patrizio, e dato che li abbiamo nominati prima a proposito delle B*Witched, ecco i Boyzone. I cinque di Louis Walsh ottengono il maggiore hit della carriera (e il maggior hit dell'anno in UK) con NO MATTER WHAT, che arriva al N. 1 UK il 15 agosto, restando il vetta per tre settimane. Una canzone pop molto tradizionale scritta nientemeno che dall'accoppiata Andrew Lloyd Webber (il Re del musical, papà di "Jesus Christ Superstar" e "Il Fantasma Dell'Opera", giusto per dirne due) e Jim Steinman (autore dei successi di Meat Loaf e di "Total Eclypse Of The Heart" di Bonnie Tyler) per il musical Whistle Down The Wind. Il musical ha debuttato nel 1996 negli USA ma non è stato un grande successo. Il primo luglio debutta nel West End londinese (in versione nettamente riveduta e corretta registicamente rispetto a quella americana) e per il suo lancio viene realizzato un album con i pezzi del musical interpretati dalle pop star del momento. E come singolo viene scelto il pezzo interpretato dai Boyzone. Il successo del singolo è tale (N. 1 in 18 paesi!) che diventa il singolo di maggiore successo di sempre tratto da un musical (!), nonchè, con buona pace degli U2, il singolo più venduto di sempre in UK da parte di una band irlandese. Tanto per dire quanto ha successo, dopo quattro mesi vende ancora talmente tanto che la Polydor ne abbassa il prezzo per non renderlo più eleggibile per la classifica, in modo da non competere con il previsto nuovo singolo della boyband irlandese. Lloyd-Webber e Jim Steinman scriveranno una pubblica lettera di protesta. Oggi con i download praticamente tali espedienti sembrano appartenere ad ere geologiche passate... Già che ci siamo accenniamo anche alle altre boy band. I Backstreet Boys stanno replicando oltreoceano il successo di EVERYBODY (BACKSTREET’S BACK). Il pezzo ha fatto da apripista al secondo album del gruppo, mentre è incluso nel primo album americano, che, come già detto (vedi Autunno 1997), è una sorta di "Best Of" dei due primi lavori internazionali del gruppo. E subito dopo arriva la ballata che ha infestato le classifiche europee nel 1996, I'LL NEVER BREAK YOUR HEART. I cinque tartarugati di Lou Perlman dunque fanno sfracelli negli USA. Ma c'è un'altra boy band che riesce a piazzare un singolo nella Top 10 americana. Si tratta della band più hot tra le 13enni britanniche, ovvero i Five (o 5ive). Mentre la maxmartina WHEN THE LIGHTS GO OUT entra nella Top 10 di Billboard, i cinque ragazzotti si piazzano al N. 3 UK il 20 giugno con GOT THE FEELIN’. E il loro album, intitolato "5ive", arriva in vetta alla UK chart il 4 luglio. Venderà oltre 3 milioni di copie in tutto il Mondo. La band attualmente produce poppettini-ini-ini con inserti rap che, pur molesti, tutto sommato non rappresentano abomini. Che arriveranno, non temete, date loro tempo...
Discoteque Il 30 maggio irrompe al N. 1 britannico FEEL IT, singolo dei The Tamperer feat. Maya che campiona un classico del 1981 dei Jacksons, “Can You Feel It”, con le inconfondibili campane, combinato per l'occasione col testo della misconosciuta "Wanna Drop a House (On That Bitch)", pezzo del 1996 degli Urban Discharge feat. She. Che si tratti di un caso di vampirismo è evidente, tuttavia la rielaborazione del pezzo è sufficientemente divertene per evitare la pena capitale. Dietro la sigla tuttavia si nasconde un duo italiano: Mario Fargetta e Alex Farolfi, a cui si accompagna la cantante americana Maya Days, reduce dal musical "Rent". Ebbene si, due delle colonne di Radio Deejay sono arrivate al N. 1 britannico (e otterranno nei mesi successivi altri due Top 10). E per tutta l'estate una domanda risuona nelle disco e nelle radio europee: "What's she gonna look like with a chimney on her?". Un altro tormentone dance dell'estate si piazza al N. 2 UK e arriva dalla Germania, sebbene la nazionalità dell'autore rappresenta decisamente una novità per l'epoca. Si tratta infatti del DJ turco Mustafa Gundogdu, meglio noto come Mousse T.. E il suo hit si intitola HORNY '98 (arrapata/o). Mousse T. per l'occasione si fa accompagnare da due vocalist debitamente battezzate Hot and Juicy... Si, siamo in pieno ambito trucido, ma il pezzo funziona alla grande nelle classifiche e in discoteca. Tuttavia Mousse T. non è l'ultimo arrivato, anzi. Ha iniziato nel 1990 come tastierista di una band chiamata Fun Key B. Nel frattempo, fonda uno studio di registrazione personale e diventa un DJ molto popolare. Scrive pezzi per altri artisti e nel 1993 fonda col collega Errol Renalls la Peppermint Jam Records, etichetta di musica house e acid jazz. E nel 1998 ottiene l'hit di dimensioni colossali. Il successo del pezzo porta il DJ in serie A e a realizzare remix per gente come Tom Jones ("Sexbomb") e Michael Jackson. Da notare che le due ragazze che l'accompagnano rispondono al nome di Emma Lanford e Nadine Richardson. La prima collaborerà ancora con il DJ, cantando in un'altro Top 10 UK, "Is It Cos' I'm Cool", del 2004. Nel 2006, "Horny" verrà unita in un mash-up con "Bohemian Like You" dei Dandy Warhols, chiamato "Horny As A Dandy". A proposito di Germania, l'11 luglio si tiene a Berlino la nuova Love Parade che attira più di un milione di partecipanti. Tuttavia la manifestazione viene vista come troppo "commercializzata" da alcune frange che già dal 1997 hanno creato una manifestazione parallela e opposta, che da quest'anno viene chiamata "Fuckparade" (ovvero "Fuck The Love Parade")... Un altro produttore di base in Germania, il poliglotta della dance Sash!, invece piazza l’ennesimo N. 2 UK con MYSTERIOUS TIMES, brano stavolta cantato in inglese dall'aspirante diva dance Tina Cousin. LOOKING FOR LOVE, cover (e come si sente!) di "I Didn't Know I Was Looking For Love" brano del 1993 degli Everything But The Girl, diventa l'unico hit di Karen Ramirez quando arriva al N. 8 in UK a luglio. In seguito è anche un buon hit europeo. Ma la musica dance riserva questa estate autentiche bombe... Stardust - Polvere di Stelle francese Il 22 agosto arriva al N. 2 UK un'autentica perla della house francese: MUSIC SOUNDS BETTER WITH YOU degli Stardust. In questo caso la definizione di one-hit wonder si presta perfettamente alla Polvere di Stelle. Infatti è una collaborazione che dura giusto una canzone tra il cantante Benjamin Diamond e i produttori Thomas Bangalter (metà dei Daft Punk) e Alan Braxe. Dopo aver trionfato nelle discoteche estive, il pezzo esplode nella chart UK a fine estate per poi diventare un enorme hit paneuropeo durante l'autunno. Molti arriveranno a definirlo il più grande pezzo house del millennio... Il singolo è basato su un campione di un brano datato 1981 di Chaka Khan, "Fate". Le origini del brano risalgono al Rex Club di Parigi, dove i tre stanno suonando un live set. Bangalter e Braxe realizzano una base su cui Diamond di getto inizia a cantare il titolo del brano. Il giorno dopo i tre vanno in studio e realizzano la versione definitiva del pezzo, aggiungendovi il campione di Chaka Khan. Nonostante le offerte milionarie tuttavia i tre decideranno di non dar seguito all'esperienza. Mentre Bangalter si riunirà a Guy-Manuel de Homem-Christo per lavorare al secondo album dei Daft Punk, Diamond e Braxe realizzeranno lavori solisti. Da notare che per mesi il brano non viene accompagnato da un video, neppure quando sfonda in Gran Bretagna. Quando arriverà tuttavia, il video sarà diretto dal grande Michel Gondry. Per la serie i francesi non badano a spese... Ma gli inglesi non son da meno, dato che mettono in campo nientemeno che il DJ/produttore che sta per essere nominato il Re del Big Beat... Fat Boy Slim - Norman inizia a ballare lo Skank "Right about now, the funk soul brother. Check it out now, the funk soul brother!" Quentin Leo Cook, nome d'arte Norman Cook, già membro di quella meraviglia anni '80 che rispondeva al nome di Housemartins, fondatore di vari esperimenti pop-dance, tra cui Beats International e Freak Power, autore di hit dance sotto lo pseudonimo di Pizzaman, sembra aver trovato l'alter ego definitivo, ovvero lo Smilzo Grasso. Sotto tale identità ha già messo le mani su alcuni lavori altrui ed è proprio grazie al suo frenetico remix che "Brimful Of Asha" dei Cornershop trova la strada per la vetta della UK chart. E come Fatboy Slim il nostro sforna in prima persona uno dei pezzi dance più memorabili del decennio, una sorta di surf techno funk in acido che si piazza al N. 6 UK a fine giugno: THE ROCKAFELLER SKANK. Il singolo apre la strada al nuovo album del nostro, il suo secondo, "You've Come a Long Way, Baby". Il pezzo rappresenta al meglio lo stile di Cook: campionamenti del passato, ritmica adrenalinica e un sapore funk. Costruito attorno a un campione vocale del rapper Lord Finesse, campiona un pezzo Northern Soul del 1972, "Sliced Tomatoes" dei Just Brothers, e "Beat Girl", strumentale della John Barry Orchestra dell'anno di grazia 1960. Il singolo diventa un hit europeo e trova anche la strada della classifica americana, diventando il primo successo oltreoceano di Cook dal 1990, anno di "Dub Be Good To Me" dei Beats International. Il video segna invece l'inizio della collaborazione di Fatboy Slim con il geniale Spike Jonze, che produrrà altri video acclamatissimi come "Praise You" e "Weapon Of Choiche". E intanto Norman mette le sue manine, all'epoca d'oro, anche sui lavori di altri artisti. Come "Body Movin'" (con video ispirato alla versione cinematografica di "Diabolik" di Mario Bava), secondo estratto dal nuovo album di un trio di ragazzi terribili (e geniali), una delle uscite più clamorose di tutta l'estate 1998... The Beastie Boys - Un pizzico sul collo di Mr. Spock "From the family tree of old school hip hop / Kick off your shoes and relax your socks / The rhymes will spread just like a pox / Cause the music is live like an electric shock..." Anticipato dal fenomenale singolo INTERGALACTIC, arriva a luglio nei negozi il quinto formidabile album del trio hip hop formato da Michael "Mike D" Diamond, Adam "MCA" Yauch e Adam "Ad-Rock" Horovitz. "Hello Nasty" si piazza al N. 1 su ambo le sponde dell'Atlantico, entrando nelle Top 10 di 17 paesi. Merito anche del primo estratto, una sorta di delirio spaziale che si apre con una voce robotica al vocoder (anticipando l'invasione che colpirà le classifiche a breve, da "Believe" in poi) che campiona Rachmaninoff (nell'interpretazione di Les Baxter) e un pezzo dei Crusaders quando ancora si chiamavano The Jazz Crusaders, "Love Is Blue" (ahimè nessun link). Il testo spazia da Mr. Spock ("Like a pinch on the neck from Mr. Spock") a Urano, dal rapper Kool Moe Dee a The Five Stairsteps. Memorabile anche il video, girato a Tokyo, in cui i tre pilotano un robottone in uno scontro con un mostro di gomma su scenari di cartone. Altro che il Godzilla di Emmerich! Se negli USA il singolo arriva al N. 28, diventa l'unico Top 5 della band in UK. L'album è anticipato da numerose voci, tra qui quella, messa in giro dalla band stessa, che si tratti di un album country (!). La band è solita fare scherzi del genere e sulla copertina della successiva raccolta "The Sound Of Science" racconteranno una storiella inverosimile che vede Mike D colpito da un oggetto volante non identificato perdere la memoria e credere di essere un cantante country di nome Country Mike. E dato che lo psichiatra dice di assecondarlo, la band lo avrebbe assecondato fino a che non ha riacquistato la ragione... Ovviamente è una panzana inventata dai tre mattacchioni, ma nel 2000 Mike realizzerà (solo per parenti e amici) "Country Mike's Greatest Hits", una raccolta di pezzi country. Diventerà uno dei bootleg più richiesti su Ebay dai fan della band... Alla fine quando l'album esce il 22 luglio, vende negli USA in una sola settimana quasi 700.000 copie. Il lavoro segna il ritorno dei tre a New York, dopo circa dieci anni passati in California. Il lavoro, realizzato in collaborazione con il produttore Mario Caldato Jr., che segue la band dai tempi di "Paul's Boutique" (1989), segna anche l'ingresso tra i collaboratori di Mix Master Mike, eletto nel 1996 migliore DJ del mondo, che prende il posto del dimissionario DJ Hurricane. E la nuova collaborazione porta ad un'ulteriore evoluzione del suono della band, sempre più mirato verso un suono alternativo, con un inserimento ancor più massiccio di pezzi strumentali ed esplorando anche forme inedite per la band, come la ballata. Da notare che l'album vincerà il Grammy come miglior disco alternativo, mentre "Intergalactic" ne vincerà uno come miglior singolo rap. Per l'unica volta nella storia un artista hip hop vince anche un premio destinato alla musica alternativa. E rimanendo in ambito fantascientifico non possiamo non parlare di LOST IN SPACE degli Apollo 440. Si tratta della formidabile versione Big Beat (N. 4 UK) del tema dell’omonimo telefilm d’annata, realizzata dal gruppo elettronico di Liverpool per il film ispirato a quella serie. Se il film passerà alla storia solo per aver deposto dal N. 1 della classifica settimanale degli incassi USA il “Titanic” di James Cameron (rimasto in vetta per mesi), la nuova versione del tema del telefilm è decisamente godibile. E a luglio gli Apollo 440 si uniscono nientemeno che a Jean Michel Jarre in RENDEZ-VOUS 98, dedicata, anche questa, ai Mondiali di Calcio Francesi...
La Partita di Pallone L’evento sportivo dell’estate 1998 sono sicuramente i Mondiali di Calcio che si svolgono in Francia. E l'evento ha le sue notevoli ripercussioni sulle classifiche musicali del Vecchio Continente e delle Isole Britanniche. Strana sorte quella degli inglesi, che, ringalluzziti dopo l'europeo casalingo del 1996 (vinto dalla Germania), sperano che questa sia la volta buona. Ovviamente non lo è, ma prima dell'eliminazione della nazionale inglese la speranza porta molti inglesi a comparare molti singoli a tema... Si potrebbe dire che la UK chart sia attraversata da una particolare forma di febbre che, citando il romanzo di Nick Hornby e il relativo film, è la "Febbre a 90°", ovvero quella per il pallone... E così, accanto alla resurrezione della deliziosa THREE LIONS dei Lightning Seeds, l'inno degli Europei di due anni prima, che nella versione ’98 ritorna in vetta alla UK chart il 20 giugno, soffiandolo alle B*Witched, e rimanendoci 3 settimane. Gli Inglesi ci credono ancora: il calcio sta per tornare a casa... E così, al N. 2 UK, alle spalle dei Lightning Seeds si piazza VINDALOO di Fat Les, nome dietro cui si cela un gruppo a dir poco composito, formato nientemeno che da Alex James dei Blur, dall'attore Keith Allen (specializzato in hit calcistici, avendo scritto con i New Order l'inno associato a Italia '90, "World In Motion" ) e dall'artista Damien Hirst. Memorabile il video, che sfotte quello di "Bitter Sweet Symphony" dei Verve. Inutile dire che entrambi i singoli crollano subito dopo l’eliminazione della nazionale inglese... Ma non prima di aver venduto una carrettata di copie. E ancora oggi entrambi i pezzi vengono cantati negli stadi britannici. Un mezzo fiasco in termini di vendite invece l’inno uffciale adottato dalla BBC, ovvero (HOW DOES IT FEEL TO BE) ON TOP OF THE WORLD, ad opera di England United, nome dietro il quale si nasconde una strana accozzaglia di gruppi: Spice Girls, Echo & The Bunnymen, Space e Ocean Colour Scene. Conclusione: doveva attirare i fan del pop e dell'indie, invece tutti lo schifano. Come ci si sente in vetta al mondo? Beh, considerato tutto, calcisticamente parlando, è una domanda che sarebbe meglio non rivolgere agli inglesi... Non l'hanno capito neppure gli ex anarcoidi Chumbawamba, a cui va anche peggio con TOP OF THE WORLD (OLE, OLE, OLE). Vabbè buttarla in pezzi facili per fare soldi con la scusa di destinare i proventi al sovvertimento del sistema, ma il pezzo è proprio brutto... Non che i pezzi scelti come inni ufficiali della manifestazione francese siano da meno, tutt'altro! Il trionfo dei padroni di casa si accompagna al fastidiosissimo coro del pezzo ufficiale della manifestazione... Ricky Martin - Scuote il suo bon bon per i calciatori Trattasi di LA COPA DE LA VIDA. Esempio di tamarraggine suprema, la canzone segna il ritorno dell’ex Menudo dopo il successo di “Maria”, di cui, giusto per non confondere il pubblico, è quasi la copia carbone (in peggio). Mentre “Maria” è riuscita a introdursi nella chart britannica, questa nuova proposta non riesce a invadere le Isole Albioniche. Non penso che Ricky si sia preoccupato, dato che il singolo è un hit mondiale delle dimensioni di un leviatano: arriva al N. 1 in 60 paesi! Questo grazie anche al formidabile traino pubblicitario offerto dall'esibizione del cantante durante i Mondiali. Se ben ricordo, la canta sia nella Cerimonia di Apertura sia prima della Finale tra Francia e Brasile. Se in Europa esce la versione originale in spagnolo, inserita nell'album uscito a inizio '98, "Vuelve", negli USA, meno sensibili a quello che chiamano "soccer", il pezzo esce in versione inglese, intitolata "The Cup Of Life", e verrà incluso nell'album del 1999 "Ricky Martin", quello della "Vida Loca", cantando la quale l'anno prossimo Ricky sculetterà dal N. 1 USA e UK... Il portoricano non è tuttavia l’unico che si guadagna la pagnotta approfittando dei mondiali del pallone. C’è pure Dario G (nome di derivazione calcistica, vedi Autunno 1997) che ci propina la "fantasia musicale" CARNIVAL DE PARIS, brano che poi verrà impiegato anche nelle successive manifestazioni calcistiche (compresi i recenti Europei). Il video è praticamente la versione calcistica del suo precedente "Sunchyme".
Tutte le tonalità del black E iniziamo proprio dall'Hip Hop. La classifica estiva degli album USA è praticamente dominata da colonne sonore e album di questo genere. Le già citate colonne sonore di "City Of Angels" e "Armageddon" passano rispettivamente tre e due settimane al vertice. Tuttavia tra loro si infilano ben quattro album hip hop. Del maggiore successo della stagione, ovvero dei Beastie Boys, abbiamo già parlato poco fa. Ma loro vanno oltre i confini del genere. Va invece segnalato che vi sono due album di un'etichetta che arrivano al N. 1, ciascuno per due settimane. Il primo dal 20 giugno, il secondo dal 22 agosto. L'etichetta è la No Limit Records, nata a Richmond nel 1990 (cesserà di esistere nel 2003). Il nome deriva da quello del negozio di dischi in cui viene creata da Percy Miller, meglio noto al pubblico come Master P. Narra la leggenda che l'abbia fondata con i 10.000 dollari ricevuti dal nonno come eredità. Ed è proprio Master P a piazzare a giugno al N. 1 USA "MP Da Last Don", il suo settimo album e secondo N. 1 consecutivo (venderà più di 4 milioni di copie). Rapper grossolano (come d'altra parte tutta la banda della No Limit), è più che altro un perfetto businessman con un vero e proprio impero (con tanto di erede designato, il figlio Romeo) fondato sul rap. Propone un rap tutt'altro che raffinato, a metà strada tra quello "sporcaccione" sudista e il "gangsta". Questo tipo di rap è all'epoca osteggiato dalle major, e questo fa la sua fortuna, perchè è l'unico (per fortuna) a propinarlo. Il doppio cd che esce questa estate viene spacciato per il suo album del ritiro (tenterà di diventare un giocatore di football americano...). La mossa evidentemente funziona, ma tra due anni verrà smentita da "Only God Can Judge Me" (un titolo un programma...). I GOT THE HOOK UP è l'hit estivo (tratto dalla colonna sonora del film omonimo, interpretato dal rapper) e segue alla stessa posizione, ovvero al N. 16 USA la precedente fastidiosissima MAKE EM' SAY UHH!, realizzata dal rapper assieme ad alcuni suoi accoliti: Silkk The Shocker (suo fratello minore), Mia X e Mystikal. Ad agosto arriva al N. 1 invece il debutto per la No Limit di Snoop Dogg, che passa al suono caratteristico dell'etichetta, una sorta di mix tra quello West Coast e Dirty South, con l'album "Da Game Is to Be Sold, Not to Be Told". Snoop ha mollato l'etichetta che l'ha portato al successo, la Death Row, per una serie di motivi. Il suo pigmalione Dr. Dre se n'è andato per conto suo nel 1996 per beghe contrattuali, l'amico Tupac è stato ammazzato e il "paron" Suge Knight ormai fa più notizia nella cronaca nera. Legato a un contratto capestro, il nostro riesce a liberarsene, "regalando" all'etichetta e al suo (ex) capo un'ultima registrazione, affettuosamente chiamata "Fuck Death Row". Il passaggio alla No Limit, che di fatto è l'etichetta indipendente più popolare del periodo, porta anche all'accorciamento del nome, che da Snoop Doggy Dogg passa a Snoop Dogg. Ovviamente per molti il passaggio equivale ad un tradimento. E l'album non viene accolto molto bene dalla critica. Tuttavia, come testimonia la posizione in classifica raggiunta, vende bene. Praticamente mette in atto il titolo, "l'importante non è essere sulla bocca degli altri, l'importante è essere venduti (o meglio vendere)". Il primo singolo è STILL A G THANG, che arriverà al N. 19 USA a settembre. Tupac è morto ma nelle classifiche c'è già il suo degno erede, che con lui condivide una vita decisamente violenta. Il 6 giugno arriva sparato al N. 1 USA "It's Dark And Hell Is Hot", debutto per la Def Jam di DMX (all'anagrafe Earl Simmons, il nome d'arte deriva da una drum machine digitale) e primo dei 5 N. 1 consecutivi che raggranellerà. L'album, cupo e gotico a partire dal titolo, di fatto rilancia l'Hardcore hip hop, ovvero quella frangia dell'hip hop più "dura e pura", caratterizzata da sonorità più dure e testi diretti e violenti. E si guadagna al contempo il rispetto negli ambienti più legati alla strada e il successo commerciale. Tutta un'altra cosa rispetto all'hip hop propinato da Puff Daddy, una cui produzione viene tuttavia campionata nel singolo GET AT ME DOG (N. 39 USA) (i cani - ovviamente aggressivi - sono una mania del rapper). L'estate non passa tranquilla per DMX, che viene arrestato con l'accusa di aver violentato una spogliarellista nel Bronx. Verrà scagionato dall'esame del DNA... Non temete avrà mooolte altre rogne con la giustizia... Passiamo a qualcosa di più tranquillo? Incrocio tra Hip Hop e R'N'B tutto al femminile è quello di Nicole Monique Wray, meglio nota come Nicole, che si abbina a Missy Elliott (reduce dal successone dell'album "Supa Dupa Fly") per MAKE IT HOT, produzione del futuro Re Mida Timbaland che giunge al N. 5 USA in agosto. Se Missy si sta avviando a diventare una delle figure più importanti e innovative del panorama hip hop, questo resta invece l'unico hit per la bella Nicole.
Il destino dei Next tuttavia è comune a molte altre band vocali R'N'B americane degli anni '90 che ottengono un grande successo in patria con brani che invece i britannici snobbano, salvo poi acquistarne in massa qualche cover karaoke ad opera della boy band di turno. E la cosa succede anche questa estate, quando FREAK ME del quartetto degli Another Level (praticamente i Blue versione 1.0, verranno cestinati quando questi ultimi, dal maggiore potere onanistico, verranno assemblati) arriva alla vetta della UK chart il 18 luglio. Si tratta infatti della cover fotocopia di un sensuale N. 1 USA datato 1993 per un gruppo R’N’B americano, i Silk, all'epoca snobbato dai sudditi di Elisabetta...
Un altro cantante R'N'B è Jon B. (Jonathan David Buck). Jon ha iniziato come autore per la La Face Records di Babyface e L.A, Redi (la stessa per cui incide Usher). Arrivato al secondo album solista, ottiene il suo più grande hit (N. 7 USA) con il doppio lato A ARE U STILL DOWN / THEY DON'T KNOW. Nel primo pezzo compare anche Tupac, e questo probabilmente influisce non poco sul suo successo. BE CAREFUL, N. 7 UK e grande hit radiofonico negli USA ci porta invece a conoscenza di Sparkle (all'anagrafe Stephanie Edwards), scoperta di R. Kelly (che duetta con lei nel pezzo). Oddio, conoscendo le abitudini del losco individuo la definizione “scoperta” è un po’ ambigua. Ma nel caso di Sparkle si tratta esclusivamente di "scoperta artistica". Anche perchè a quanto successivamente emerso, R. Kelly, a cui piacciono, come ben noto anche alla legge, molto giovani, era intento a scoprire le grazie della nipote della cantante, le cui prestazioni col cantante/produttore vengono pure immortalate in un video che girerà per la rete (evidentemente la zia non le ha detto abbastanza chiaramente di "stare attenta"...). Storiacce a parte, Sparkle è stata notata da R. Kelly che l'ha fatta cantare nei cori del primo album di Aaliyah, altra sua scoperta (notoriamente anche qui in tutti i sensi), e in "Share My World" di Mary J. Blige. E ora la ragazza sembrerebbe destinata a una propria carriera, che viene inagurata con questa bella ballata e con un album che va bene. Purtroppo poi la ragazza lascerà l'etichetta del mentore per passare alla Motown. Il suo secondo album farà fiasco e poi scoppierà la storiaccia della pornonipote. Passato il momentaccio la si rivedrà a Las Vegas cantare con l'amica Toni Braxton. Sul versante pop-soul britannico da segnalare alcuni brani di notevole successo. In primis LIFE di Des’ree. Il brano si ferma al N. 8 UK, ma diventa un enorme hit in mezza Europa, Italia compresa, dove si insedierà al N. 1. Non sarà invece un hit in America, dove la sua precedente "You Gotta Be" invece era arrivata in Top 10. Il successo del pezzo nei paesi non anglofoni è probabilmente aiutato dal fatto che il testo assume un'importanza minore. Perchè dico questo? Perchè questo brano vincerà nel 2006 un poco ambito sondaggio della BBC sul peggior testo della storia del pop. Sembra che il "merito" sia dovuto in particolare alle seguenti strofe dylaniane: "I don't want to see a ghost, it's the sign that I fear most / I'd rather have a piece of toast and watch the evening news". Ovvero: "non voglio vedere un fantasma, è il segno di cui ho più paura / preferisco prendere un pezzo di pane tostato e guardare il telgiornale". A questo punto potremmo far partire un nuovo sondaggio: che droga aveva preso Des'Ree? Lei si giustificherà dicendo che è una canzonicina semplice che parla di paure, superstizioni e viaggi. Sta di fatto che dopo di questa non ne azzeccherà più una... Rimanendo in ambito britannico, c'è da segnalare anche il ritorno di Mick Hucknall, ormai unico elemento dei Simply Red, che arriva al N. 1 britannico con l'album "Blue", trainato dal Top 10 THE AIR THAT I BREATHE, cover R'N'B dello splendido classico portato al successo dagli Hollies (vedi Primavera 1974). La band britannica R'N'B (seppur ben intriso di pop easy listening) di maggior successo del periodo sono però i Lighthouse Family, il cui secondo album sta vendendo a palate. Il duo è arrivato al quarto Top 10 tratto dal disco: LOST IN SPACE (da non confondere ovviamente con il pezzo degli Apollo 440), mentre la precedente HIGH è ancora in giro nelle classifiche europee a più di 6 mesi dall'uscita. Ne riparlerò. Pop reggae per l'americana dell'Oklahoma Lutricia McNeal, una che ha trovato l'America in... Svezia. La cantante con uno dei nomi più allucinanti della storia è infatti arrivata in Europa dove si è associata ai produttori svedesi Rob'N'Raz (già noti a fine anni '80 per una collaborazione con Leila K - qualcuno ricorda "Got To Get"?), con cui ottiene alcuni hit in Svezia. Poi avvia una carriera solista che le frutta una manciata di grossi hit europei di cui STRANDED, N. 3 UK, è il maggiore. E con Lutricia abbiam parlato di Svezia. E dalla Svezia arriva anche un altro artista di grande successo questa estate. Tuttavia per parlarne ci dobbiamo spostare più verso il pop-rock (abbinato a un sano quiz per testare le vostre conoscenze in materia: per ogni terna di domande la prima risposta vale 1 punto, la seconda 2, la terza 3)... E non barate usando internet! Rock in The UE Eagle-Eye Cherry - L'ultima notte di Occhio d'Aquila "Take this wine and drink with me / Let's delay our misery" Eagle-Eye. No, non è un nome d'arte. È proprio il suo nome. Come chiamiamo il bimbo? Ma Occhio d'Aquila, amore! Beh, sempre meglio di certi nomi che ultimamente certi calciatori affiabbiano ai figli... Eagle-Eye Lanoo Cherry nasce in Svezia nel 1971. Suo padre è il grande trombettista jazz Don Cherry ed è il fratellino minore della già nota Neneh Cherry. E con Neneh passa parte dell'infanzia in tour con papà. Dopo aver passato una dozzina di anni negli USA, dove tenta anche la carriera d'attore, nel 1996 il nsotro torna in Svezia per dedicarsi esclusivamente alla musica. E lì scrive e registra l'album di debutto, "Desireless". E dal suddetto album pubblica come singolo nell'ottobre 1997 un singolo, SAVE TONIGHT. Il pezzo parla di un'ultima notte con l'amata prima di un'inevitabile partenza e invita appunto a conservare il ricordo di quei momenti. Il successo arriva prima in Svezia, dove arriva al N. 2, e poi si espande in tutta Europa tra la primavera e l'estate 1998. E proprio questa estate entra nella Top 10 britannica, piazzandosi al N. 6. Arriverà al N. 5 USA a cavallo tra il 1998 e il 1999. Eagle-Eye riuscirà a piazzare anche un secondo Top 10 in UK, "Falling In Love Again". I suoi successivi lavori otterranno un discreto successo, ma non riuscirà più ad egualiare il successo del suo singolo di debutto.
Placebo - Le amiche di Brian Brian Molko. Quello che avrebbe tanto voluto essere il frutto delle nozze tra David Bowie e Marc Bolan e che alla fine potrebbe essere considerato la (lontana) zia in acido di certe pop star con chioma ad ananasso che la Germania esporterà nel nuovo millennio... Quest'estate Brian e i suoi Placebo, ovvero Stefan Olsdal e Steve Hewitt, mettono a segno uno dei pezzi che provocano più polemiche dell'anno. Con una struttura ritmica ipnotica che ricorda la di poco precedente "Ava Adore" degli Smashing Pumpkins (già vista prima), PURE MORNING ha un testo che è un autentico concentrato di provocazioni. Con esso Brian celebra dell'amicizia con le fanciulle, in modo decisamente alternativo. A quanto pare queste sue care amiche (definite "sanguinanti", riferendosi alle mestruazioni, per distinguerle dagli amici maschi) gli forniscono l'erba, e son ben disponibili a fornirgli qualunque altra cosa, magari vestite in pelle... D'altra parte un amico con il seno e tutto il resto è meglio... E il video non è da meno, con Brian che sembra sull’orlo di suidicarsi, salvo poi riservare una sorpresa.Il barno arriva alla N. 4 UK e anticipa l'album "Without You I'm Nothing", che segna il definitivo decollo internazionale della band. Va detto che inizialmente la traccia dovrebbe finire sul lato B di un singolo, ma la band ne è talmente soddisfatta da promuoverla a pezzo principale del primo singolo tratto dal nuovo lavoro. Ma cos'è una mattina pura? Beh, è la mattina di Brian, quando lui va a letto mentre il resto del mondo si sveglia. In quel momento la solitudine lo assale e l'unica cosa che vorrebbe è un amico/a a cui aggrapparsi mentre si addormenta. Che tenero, eh? Certo, se l'amico ha le tette ed è vestito in pelle, meglio... "A friend in need's a friend indeed A friend with weed is better A friend with breast and all the rest A friend who’s dressed in leather" 7) I Placebo son mai stati a San Remo? 8) Come si chiamva il marziano alter ego di Bowie nei primi anni '70? 9) A che film, dedicato a un loro nume tutelare, Brian e soci hanno partecipato? Se Brian Molko non è un tipino facile, neppure la cantante della prossima band può essere considerata un tipo semplice... Parlo di Shirley Manson dei Garbage. Il quartetto, dopo aver piazzato in Top 10 UK il singolo “Push It” al N. 1 degli album il secondo lavoro, “Version 2.0”, porta tra i primi 10 di Britannia anche la seconda traccia estratta, I THINK I’M PARANOID, una sorta di "millefoglie musicale" (oltre un centinaio di tracce!) che diventerà ulteriormente popolare grazie a uno spot TV. Il brano, a detta di Butch Vig, parla dell'industria musicale. E una strofa ("If I feel down, prop me up with another pill") fa riferimento a un fatto accaduto: un giorno Shirley non sta bene e un collaboratore le da una pillola per calmarla... Non ha funzionato...
13) Parlando di pezzi calcistici, qual'è il vero titolo del brano che sulle nostre sventurate curve è diventato famoso come "Po Po Po Po Po"? 14) Come si intitola il primo album dei Coldplay? 15) E riparlando di pezzi calcistici, che pezzo dei Village People risuona spesso negli stadi europei? Tra i recuperi eccellenti di questa estate, vale la pena segnalare YOU’RE THE ONE THAT I WANT, storico duetto da "Grease" tra John Travolta e Olivia Newton-John che, uscito per festeggiare il ventennale del film, arriva al N. 4 UK. Arriva invece al N. 12 (stesso piazzamento raggiunto in origine nel 1985) BOYS OF SUMMER di Don Henley. 16) Di che band fa parte Don Henley? 17) Che altro duetto tra Travolta e la Newton-John tratto da "Grease" è arrivato al N. 1 UK nel 1978? 18) Con che grande cantante americana Henley ha duettato nell'album di debutto di questa, datato 1981? Risultati: 0 punti - Scusa, ma sei venuto qui dentro per sbaglio, vero? 1-6 punti - Mumble mumble, non è che ascolti solo Vasco o i Tokio Hotel? In ginocchio sui ceci! 7-12 punti - C'è ancora da fare, ma le basi ci sono... 13-20 punti - Bravo! Buona conoscenza media! Non sei ancora malato come il sottoscritto! Il tuo cervello è ancora sano! Premialo col tuo disco preferito! 21-27 punti - Complimenti! Mi sa che adesso ti aspetterà una terrificante discussione pipparola relativa a quale sia stato l'album chiave degli anni '90... 28-35 punti - Sei un professionista allora! Mi assumi? 36 punti - Ne sai (molto) più di me! Quand'è che mi dai il cambio? Soluzioni: 1) Youssou N'Dour 2) "Buffalo Stance" 3) "Beat Dis" dei Bomb The Bass 4) "Something Stupid" 5) "I Said I Love You" 6) Van Halen 7) Si, nel 2001, e Brian ha pure spaccato la chitarra sul palco 8) Ziggy Stardust 9) Velvet Goldmine 10) "The World Is Not Enough" 11) "Nevermind" dei Nirvana 12) The Beach Boys 13) "Seven Nation Army" dei The White Stripes 14) "Parachutes" 15) "Go West" 16) The Eagles 17) "Summer Nights" 18) Stevie Nicks E parlando di Don Henley, passiamo ad affrontare le offerte musicali che arrivano dal Vecchio Continente... Che collegamento ci può essere? Europop! Allora, nell'anno di (dis)grazia 2003 un bieco individuo chiamato DJ Sammy prenderà il classico di Don Henley e lo massacrerà con una truzzissima cover eurodance cantata dalla solita fighetta, similmente a quanto già fatto con "Heaven" di Bryan Adams. Ok, ma voi direte, che c'entra un delitto del 2003 con i successi pop continentali dell'estate 1998? Semplice, perchè il bieco DJ, all'anagrafe lo spagnolo Samuel Bouriah, e la fighetta, all'anagrafe l'olandese Marie-Jose van der Kolk, nota col nome d'arte di Loona, son già in circolazione nel 1998. E formano una vera e propria coppia alla Bonnie e Clyde, dato che pure si sposeranno. Ebbene i due dominano per 6 settimane la classifica tedesca con BAILANDO. E, come i futuri successi di DJ Sammy, anche "Bailando" è una cover, dato che l'originale è delle Paradisio (che a dispetto del nome son belghe!) ed è stata un successo nel 1997 anche dalle nostre parti. L'originale era già abbastanza tamarra per cui i nostri si limitano a fotocopiarla... E sarà una cover anche il suo successivo hit da N. 1 tedesco, "Hijo De La Luna", versione fotocopia della ballata anni '80 dei Mecano (da noi nota come "Figlio Della Luna"), a cui per firtuna non aggiungono un tump tump dance... Ma Loona e DJ Sammy non son nulla in confronto a due tra i più terrificanti revenant della storia, in confronto ai quali gli zombie mangiabudella di Romero son simpaticoni. Pensavamo di essercene liberati definitivamente alla fine degli anni '80. Poi purtroppo mi sa che hanno finito i (molti) soldi guadagnati ed eccoli rispuntare come la gramigna... Sono i Modern Talking, che ci "deliziano" con la versione fine millennio di YOU'RE MY HEART, YOU'RE MY SOUL. L'originale era già brutta abbastanza, ma riescono a superarsi aggiungendovi un tump tump più marcato e un negrazzo che fa il rap (d'obbligo negli anni '90 come il talk box nell'epoca attuale...). Praticamente siamo nel gotha della monnezza musicale... I tedeschi ovviamente non sembravano aspettare altro dato che li spediscono in visibilio subito ai vertici della loro classifica... Il pezzo poi lancia l'album del ritorno, "Back for Good", che passa settimane in vetta alla classifica tedesca e venderà a livello globale 6 milioni di copie... Il lato positivo è che il cantante Thomas Anders si è finalmente tagliato i lunghi boccoli... Parlando dell'Autunno 1997 abbiamo affrontato un trend tipico delle ultime stagioni: l'hit esotico. Ovvero gli europei vanno nel Villaggio Vacanze nel Continente Nero o in qualche altro paese esotico. Lì, tra una Macarena e un Ballo del Qua Qua, gli animatori propinano loro anche qualche "prodotto locale". E quando gli Europei tornano a casetta belli abbrustoliti, sono colti dalla smania di ascoltare qualcosa che ricordi i giorni felici passati a divertirsi per forza. Ed ecco quindi dei surrogati predisposti per l'occasione. Alla stregua dei mobili esotici che si trovano al Supermarket del Mobile... E così ecco i francesi Nomads di YAKALELO, sorta di miscuglio tra sonorità medio-orientali, europop, rap e... "Kalimba De Luna" (?)... Su un fronte un po' più verace, ecco la cover di PATA PATA (no link youtubesco), in origine grande successo della grande Myriam Makeba (anno di grazia 1967) interpretata dalla senegalese Coumba Gawlo.
Dana è tuttavia anche il nome di una tribù celtica, e c'è chi ce lo ricorda questa estate. Si tratta dei Manau, un trio hip hop bretone formato da Martial Tricoche, Cédric Soubiron e Hervé Lardic, che abbina melodie celtiche con ritmiche hip hop. Il singolo LA TRIBU DE DANA esemplifica perfettamente il loro stile. Inserito nell'album di debutto "Panique celtique", vende oltre 1,7 milioni di copie e diventa uno dei più venduti di sempre in Francia: praticamente passa quasi tutta l'estate in vetta alla classifica d'oltralpe (12 settimane), e il suo successo si estende - meritatamente - nei paesi vicini. Beh, come appena visto, non tutte le cose che arrivano dal Vecchio Continente son improntate al trash... Con una tutto sommato simpatica versione R'N'B ritmata di STAND BY ME gli statunitensi 4 The Cause trovano l'America in Europa, arrivando tra l'altro al N. 2 tedesco (in patria si son fermati al N. 82...). Il quartetto vocale di Chicago è di fatto un altro gruppo famigliare, formato da quattro cugini. Sono partiti nel 1993 col nome Young Warriors for Christian, poi diventati Young Warriors for tha Crusade e infine Young Warriors 4 the Cause, poi accorciato. Evidentemente il loro Santo in Paradiso lo trovano. In autunno riusciranno addirittura a penetrare la Top 20 UK. Tuttavia il giochetto non riuscirà più e resterà il loro unico hit. E noi? Beh, non siamo senza colpa. Noi abbiamo la già citata Alexia. Ma tra gli hit continentali c'è anche un pezzo italico cantato in Italiano: si tratta di LAURA NON C'E' dello Sting de 'noaltri, Nek. USCITE CHIAVE Periodo ricchissimo di uscite quest’estate. Di alcune tuttavia ci sarà occasione di parlare in altre occasioni, dato che domineranno le classifiche autunnali, come "The Miseducation of Lauryn Hill" e "This Is My Truth Tell Me Yours" dei Manic Street Preachers. Parliamo invece di album che non troveranno la strada per le zone alte delle classifiche ma che si guadagneranno lo status di cult.... Il 23 giugno esce “Mermaid Avenue”, realizzato dall’accoppiata formata da Billy Bragg e Wilco. Come è stato possibile unire il cantautore politicizzato inglese e il gruppo country alternativo americano? Beh, il merito è del fantasma di Woodie Guthrie. Il leggendario cantautore folk americano, padre spirituale di tutti i cantautori e defunto il 3 ottobre 1967 è infatti la casua che porta Bragg ad unire le forze con i Wilco. No, non gli è apparso in sogno. Nel 1992 Bragg suona a un concerto commemorativo della nascita di Guthrie, al Summerstage di New York. Qui lo sente la figlia di Guthrie, Nora, che gli propone di musicare alcuni testi scritti dal padre. Per Billy l’impegno tuttavia è troppo oneroso e accetta solo nel 1995. Tuttavia capisce di non poter farcela da solo, e allora contatta i Wilco. L’album che ne deriva prende il nome dalla strada di Coney Island, a Brooklyn, in cui Guthrie visse durante la seconda guerra mondiale. Registrato tra Chicago e Dublino, il lavoro pesca alle radici della musica popolare americana, al folk bluegrass. Ma non è archeologia musicale: omaggiando il grande cantautore, se ne traghettano i testi nell’epoca del rock. E così che l’album si guadagna un posto tra gli album del decennio secondo “Rolling Stone”. Tra le tracce, vale la pena citare le meravigliose ballate WAY OVER YONDER IN MINOR KEY, in cui compare ai cori Natalie Merchant che canta anche BIRDS AND SHIPS. Mentre INGRID BERGMAN rivela l’amore cinematografico di Guthrie, CALIFORNIA STAR brilla per l’interpretazione di Jeff Tweedy dei Wilco. Un altro album folk esce il 30 giugno. Si tratta di "Car Wheels on a Gravel Road", album che porta al successo la cantautrice Lucinda Williams, arrivata al quinto lavoro. Vera cantastorie, la Williams registra l’album a Nashville, collaborando con grandi come Emmylou Harris e Steve Earle. Le ci son voluti 6 anni per pubblicare un nuovo album. Diciamo che si è presa tutto il tempo che serviva. Ma il risultato dimostra che ne è valsa la pena. L'album, che la porta a un buon successo di vendite e a un grande successo di critica, travalica i confini del folk e del counrtry per intraprendere un viaggio nella musica popolare americana, pop compreso, ma evitando gli hard discount frequentati dalle varie Shania Twain e Faith Hill. E la sua voce notevole racconta storie spesso dal finale tragico, come 2 KOOL 2 BE 4-GOTTEN (purtroppo non c’è un vidoe migliore su youtube). Da ricordare anche DRUNKEN ANGEL e la title-track. E concludiamo in territorio metal alternativo. Il 30 giugno esce anche “System Of A Down”, debutto del gruppo omonimo. Con una copertina che cita un lavoro grafico di John Heartfield per il partito comunista tedesco durante il Terzo Reich e lo slogan “5 dita per afferrare i nemici” che ritorna sul retro di copertina, il lavoro presenta al pubblico la band californiana guidata da Serj Tankian. La band è nata dalle ceneri di un gruppo di Los Angeles chiamata Soil, in cui militava Tankian con il chitarrista Daron Malakian, che fondano così i System Of A Down, nome che deriva da una poesia scritta da Malakian. A dire il vero si dovevano chiamare Victims Of The Down, ma il loro bassista nonché (allora) manager Shavo Odadjian ritiene che System suoni meglio… Dopo svariati demo realizzati per pubblico, la band viene notata suonare nel 1997 al leggendario Whisky A Go Go dal produttore Rick Rubin e così la band realizza un demo destinato ai discografici. E questo li porta a un contratto con la American/Columbia Records. Il quartetto formato da Tankian, Malakian, Odadjian e dal batterista John Dolmayan unisce metal, blues, rap, hardcore e influenze orientali (i membri son tutti di origine libanese e armena) e non delude le attese. Testi impegnati ma iniettati di umorismo, accompagnati a passaggi melodici alternati a brusche accelerazioni e inseriti quasi jazz, definiscono il marchio di fabbrica della band. Tra i pezzi, da citare SUGAR e SPIDERS. E per concludere... Un bel crucintarsione (il cruciverba non son riuscito a farlo...)! Risolvendolo, unendo le lettere in grigio comparirà una frase... orizzontali 1) Titolo dell'album del '98 dei ragazzi bestiali; 5) Quella della Dion è grande e non parlo di voce; 7) Iniziali del produttore che fu di Alanis e poi di Andrea; 8) Titolo dell'hit di Natalie; 9) Chi è il dottore accanto a cui reciterà Billie Piper?; 12) Nome del papà del leader dei Wallflowers; 16) Canuto countryman campionato da Pras e ispiratore di Sarah; 17) Iniziali del titolare dell'orchestra campionata in "Ghetto Supastar"; 19) Vi arriva al N. 1 "Feel It"; 20) Come finisce Starr? 21) Iniziali di uno dei due autori di "Whistle Down The Wind"; 22) Le iniziali del Vecchio Bastardo che ha collaborato con Pras; 25) I titolari originali dei sogni dei Corrs; 30) Del suo raggio canta Madonna; 31) La tribù che ha vinto l'Eurofestival; 32) Cognome del cantante dei Mavericks; 33) Quello che cerca Laura per l'Europa; 34) Le Spice dopo Geri; 36) Cognome del cantante dei Fastball; 39) Lo sono i Punk francesi; 40) Nome del cantante dei System Of A Down; 42) I Grassi di "Vindaloo"; 44) Specialità della Aardman; 46) Le Saints di "Never Ever"; 47) Iniziali di chi musicò "Koyaanisqatsi"; 51) Gli hanno rifatti gli Another Level; 52) Quella angelica è musicata dai Goo Goo Dolls; 54) Maestro di Cerimonie e... Mariah; 55) Il Club parigino in cui è nata la Polvere di Stelle; 56) Isola da cui arrivano le B*Witched; 58) Lo è Mariah nel video di "My All"; 60) Numero di settimane di dominio tedesco di Loona. verticali 1) Grande hit della Famiglia del Faro; 2) I Savage Garden ci vogliono andare mentre Loona ne canta la progenie; 3) Occhio D'Aquila vorrebbe passarla trombando, mentre per Raul suggerisce di passarla ballando; 4) Titolo dell'hit di questa estate di Lutricia; 5) I Backstreet Boys non te lo romperanno mai, mentre quello di Celine andrà avanti; 6) Lo sono gli scandinavi della base; 10) Nome di battesimo della Scott-Lee dei Gradini; 11) La Rossa degli Abba; 12) Il signor David Jones, nume tutelare di Molko (e non solo); 13) Iniziali dei ragazzi del vicolo sul retro; 14) L'album multimilionario di Sarah McLachlan; 15) La prima versione di "Torn"; 18) Iniziali del regista de "Il Cielo Sopra Berlino"; 23) Aiutano Janet a non sentirsi sola; 24) Gli dedicano un pezzo sia Will Smith che Dan Wilson; 26) Usher canta della sua, mentre i Fastball di chi l'ha persa; 27) Il produttore che illuminò la Madonna; 28) Recidivi tedeschi; 29) Una delle ossessioni di DMX; 32) Nome di due Spice; 35) L'ex ragazza incazzata che è andata in India; 37) I danesi che bagnano; 38) Come i giapponesi han chiamato un rettilone americano; 40) Il brano alla base del raggio luminoso di Madonna; 41) Iniziali del portoricano sculettante; 43) Iniziali del biologo molecolare che faceva swing; 45) La può produrre un ascolto intensivo degli album della Dion; 48) La band nu-metal che segue il capo; 53) Le hanno nuove sia Mariah che Janet; 55) Personaggio interpretato in un telefilm da Billie Piper; 57) Nome del leader degli Everclear; 59) Iniziali della cantante "cara e generosa" che collabora anche con Billy. Soluzione: Alla prossima puntata, visita ad un'estate di metà anni '70, quando una pinna triangolare attira folle al cinema e nelle discoteche si balla l'hustle. E c'è chi dice che non è innamorato... Marco Fare clic qui per inserire un commento a questa monografia.  
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